Maestri ebrei
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Come tutti i Profeti anche i Maestri ebrei hanno sempre avuto nel corso della storia del popolo d'Israele il ruolo di guide spirituali anche impartendo gli insegnamenti morali, etici e religiosi della Torah. Già Mosè, il capo dei Profeti, venne deifinito Rabbenu che, derivante dalla parola ebraica Rav, significa nostro Maestro. Essi, come oggi, dovevano eccellere in molte doti spirituali tra cui certamente la sapienza e la facoltà di giudicare:
« Ogni Sanhedrin (trad. Sinedrio) in cui siano due membri che sanno come parlare le 70 lingue, e tutti possono comprenderli, è idoneo a funzionare come Sanhedrin. Se ce ne sono tre (che sano parlare tutte le lingue) è un Sanhedrin medio; se ce ne sono quattro è un Sanhedrin dotto » |
Ogni Ebreo ha il dovero religioso di procurarsi un Maestro che deve a sua volta "acquistarsi" molti discepoli e mai smettere il proprio percorso spirituale supportato dalla propria fede.
All'interno del popolo d'Israele sorsero, in epoche diverse, differenti tipi di Maestri:
- Soferim: scribi, "uomini di lettere", essi facevano comprendere la Torah al popolo; Ezra, abile Sofer, venne considerato di importanza pari a quella di Mosè: fu Ezra infatti a restaurare l'ordinamento e la dottrina della Torah riportando il popolo allo splendore originario dopo la cattività babilonese. Ezra ebbe anche il grande merito di fondare la Magna Congregazione, la Kenesseth HaGhedolah, che formò quelli che saranno i predecessori dei Dottori del Talmud: la Magna Congregazione precedette il Sinedrio.
- Tannaim: questi Maestri, tra cui Hillel accanto a Shammai, risalgono al periodo della codificazione della Mishnah: la parola, dalla radice ebraica shanah che significa ripetere, riguarda la trasimissione della Torah Orale da Maestro a discepolo.
- Amoraim: Dicitori ed Interpreti, essi redassero i commenti raccolti nella Ghemarah.
- Tosafisti: sono i glossatori che seguirono.
- Rabbini Saborei
- Gheonim
[modifica] Maestri del Talmud
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