L'uomo senza qualità
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'uomo senza qualità è un romanzo dello scrittore austriaco Robert Musil. In Italia è stato tradotto prima da Anita Rho e in seguito da Ada Vigliani.
L'opera racconta di Ulrich, un uomo ideale che, riassumendo in sé tutte le qualità o le non qualità del secolo appena iniziato, il Novecento, vive privo di reali interessi; questa situazione è descritta come vera e propria malattia della volontà. L'opera, che restituisce le vene emersoniane che percorrono l'opera dell'autore, afferma l'importanza del senso della possibilità, arrivando a sostenere che nel futuro le azioni si svolgeranno sempre di più nel pensiero piuttosto che "nella vita pratica".
Lontano da Oblomov, altro celebre svogliato letterario protagonista dell'omonimo romanzo di Ivan Goncharov, Ulrich rappresenta una critica a tutte le filosofie dei suoi compagni nella vita-romanzo, uomini archetipi del nuovo secolo, che a giudizio di Musil cercano di fuggire dal mondo; è certo che fa parte (in quanto personaggio) del "gruppo degli inetti", che ha come esponenti nella letteratura italiana ad esempio Zeno (protagonista de "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo) o nei personaggi di Tozzi. È palese la vuotezza della cosiddetta "azione parallela", dove un grande comitato deve decidere con anni di anticipo quel qualcosa di grandioso che l'impero austroungarico dovrà realizzare per celebrare un suo importante anniversario che non potrà mai concretizzarsi; questo perché la data attesa cade dopo la prima guerra mondiale e dunque la dissoluzione dell' impero stesso (Musil inizia a scivere il romanzo nell'immediato dopoguerra nell'ambito della Finis Austriae). Azione parallela è anche la trama esteriore del romanzo che è un accumulo di gesti velleitari e inconcludenti.
L'influenza del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche è evidente: quando Ulrich "desidera" salvare il criminale Moosbrugger è guidato da una filosofia prima che da un senso della realtà, totalmente alienato dal senso comune. Il romanzo, monumentale, vede l'autore non rinunciare mai alla propria onniscienza o inseguire sperimentalismi come quelli provati degli stessi anni dall'irlandese Joyce; Musil dubita della capacità e del senso di una narrazione: l'inizio del romanzo da lui giudicato arbitrario (trattandosi in effetti di un romanzo del Nulla) lo definisce una specie d'Introduzione così come il finale sarebbe stato una specie di Conclusione.
Musil muore prima di concludere il proprio capolavoro mentre Ulrich abbandonava il comitato dell'Azione Parallela, e chiuso in casa con una sorella gemella improvvisamente comparsa, cominciava esistenziali discorsi sull'Amore e il Sentimento sull'ombra di grandi suggestioni come l'ermafroditismo e il viaggio mistico. Il flusso del romanzo sembrava ormai approdato alla palude di una spettacolare immobilità, il tempo era trascorso nel mondo di Musil e dalla Finis Austriae negli ultimi anni di composizione erano già apparsi sulla scena il Nazismo e l'ideologia del Regno Millenario. Il Regno millenario di Ulrich è stasi, "mentalità delle vacanze", paura del vuoto, della morte, distruzione della comunicazione. Il particolare atteggiamento narrativo di Musil che lui stesso definisce del Saggismo contribuisce a rendere questo straordinario libro una vera Bibbia del Nichilismo e dunque del Decadentismo.
[modifica] Edizioni
- Edizioni originali
- Der Mann ohne Eigenschaften, 1930-1933.
- Der Mann ohne Eigenschaften, edizione critica a cura di Adolf Frisé, 1978.
- Traduzioni italiane
- L'uomo senza qualità, traduzione di Anita Rho, introduzione di Cesare Cases, Torino: Einaudi, 1956; 1962 (coll."Gli Struzzi"); 1962 (coll. "I Millenni").
- L'uomo senza qualità, nuova edizione italiana a cura di Adolf Frisé, traduzione di Anita Rho, Gabriella Benedetti e Laura Castoldi, introduzione di Bianca Cetti Marinoni, Torino: Einaudi, 1996 (coll. "NUE"); 1997, 2005 (coll. "ET", ISBN 8806173820).
- L'uomo senza qualità. Pagine inedite, traduzione e cura di Claudia Sonino, Milano: Il saggiatore, 1983 (coll. "Biblioteca delle Silerchie").
- L'uomo senza qualità e scritti inediti, edizione e presentazione di Adolf Frisé, traduzione, note e bibliografia di Ada Vigliani, prefazione di Giorgio Cusatelli, Milano: Mondadori, 1998, 2001 (ISBN 8804419725).
- Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di letteratura