KIM-1

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KIM-1, che sta per Keyboard Input Monitor, era una piastra basata sul processore 6502, prodotta dalla MOS Technology, Inc. e venduta nel 1975. Ebbe un grande successo per il suo prezzo basso e le ampie possibilità di espansione.

[modifica] Storia

Il primo processore della MOS Technology, il 6501, poteva essere inserito nelle schede madri che montavano il Motorola 6800, permettendo agli utenti (come ingegneri e hobbisti) di avere un sistema di sviluppo con hardware già disponibile sul mercato. Questo indusse la Motorola ad intraprendere una azione legale contro la MOS, costringendola a togliere il 6501 dal mercato. Uscì quindi il 6502, che differiva dal precedente per una diversa disposizione dei pin. Identico al 6501, aveva lo svantaggio di non poter essere messo in nessuna scheda madre esistente sul mercato. Chuck Peddle, il capo del gruppo che lavorava al 650x alla MOS (nonché membro formale della squadra della Motorola che lavorava sul 6800) progettò il KIM-1 per soddisfare questo bisogno.

Il KIM-1 all'origine doveva essere destinato agli ingegneri, trovò invece grande interesse per gli hobbisti. Un sistema completo poteva essere costruito con meno di 500 dollari, compreso un terminale e un lettore a cassette. Erano disponibili molti libri contenenti piccoli programmi in Assembler. Quando KIM divenne popolare, fu sviluppato un interprete BASIC, che richiedeva una espansione RAM di 4KB. L'interprete si caricava dalla cassetta in circa 15 minuti.

Nel 1976 Rockwell International (fabbricante di 6502 su licenza), assieme a Synertek rilasciò il proprio kit, l'AIM 65. L'AIM comprendeva una tastiera ASCII, uno display LED di 20 caratteri alfanumerici a 14 segmenti ed una piccola stampante da registratore di cassa. Era fornito di debugger per il codice macchina. Gli utenti potevano acquistare anche la ROM che includeva un assembler e l'interprete Microsoft BASIC.

C'era anche una variante della Synertek, il SYM-1, che era una via di mezzo tra il KIM e l'AIM; aveva lo schermo piccolo del KIM, una piccola tastiera a membrana di 29 tasti (numeri esadecimali e tasti di controllo), le interfacce di espansione della AIM e il RS-232.

Poco tempo dopo l'introduzione del KIM nel mercato, MOS Technology, Inc. fu acquistata dalla Commodore e dopo poco terminò la produzione del KIM. Chuck Peddle iniziò a lavorare ad una versione migliorata, con una tastiera QWERTY, lettore di cassette e uno schermo monocromatico, gestito da un nuovo chip grafico. Il firmware nella ROM includeva il BASIC. Il risultato è il Commodore PET, lanciato nel 1977, fu uno dei tre che appariranno sul mercato in quell'anno: gli altri erano l'Apple II (basato sul 6502) e il TRS-80 (con il chip Zilog Z80).

[modifica] Descrizione

KIM-1

Il KIM-1 consisteva in una piastra con tutti i circuiti su una faccia. Includeva i tre circuiti integrati principali; il processore 6502 e due chip 6530 contenenti 1KB di ROM, 64 byte di RAM e diverse linee I/O. Poteva essere aggiunto 1K di RAM grazie a circuiti integrati separati. Erano inclusi sei LED a 7 segmenti (come una calcolatrice) e una tastiera a 24 tasti. Molti pin della porzione I/O dei 6530 erano connessi ai due connettori che potevano essere usati come un a porta seriale per comandare un terminale o un lettore di nastro perforato. Uno di questi connettori faceva anche da connettore di alimentazione e poteva essere anche collegato ad un registratore a cassette.

Il KIM-1 comprendeva un software che veniva caricato all'avvio, chiamto TIM, memorizzato nella ROM. Questo software monitor permetteva di utilizzare il registratore a cassette come memorizzazione, comandare lo schermo LED e gestire la tastiera. Il KIM-1 era uno dei primi computer a singola scheda, avendo bisogno solamente di un alimentatore esterno. Questo fatto, assieme al suo basso costo, lo rese popolare alla fine degli anni '70.