Katar
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Il katar (Devanāgarī: कटार), conosciuto anche come Daga bundi, è un tipo di spada corta da pugno nativa del subcontinente indiano e popolare anche altrove per i suoi attacchi agili e veloci. La sua particolarità sta nella sua impugnatura orizzontale, che colloca la lama dell'arma di fronte alle nocche di chi la impugna. Tipicamente, i katar venivano impiegati nel combattimento corpo a corpo ravvicinato, e risultava particolarmente efficace nella penetrazione delle armature. Le lame erano spesso sovrapposte o ondulate per infliggere danni maggiori. Alcuni avevano un meccanismo in grado di far dividere le lame. In questo tipo di katar, l'impugnatura è composta da due sezioni che, accostandosi, attivano il meccanismo che dispiega le lame. Questa capacità permetteva di infliggere seri danni, attivando il meccanismo una volta che le lame erano all'interno dell'avversario e fendendolo dall'interno. I "Katar incappucciati" sono particolari varietà di katar che dispongono di un'elsa posta a protezione del dorso della mano. L'utilizzo dei katar cadde in disuso a partire del 19° secolo.
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[modifica] Generalità
Il katar è la più vecchia e più caratteristica delle armi tipo pugnale in India. La particolarità sta nell'impugnatura che è composta di due barre parallele connesse da due o più traversine, una delle quali risiede in cima alle barre ed alla quale è connessa la lama. Il resto forma l'impugnatura, ad angolo retto con la lama. La lama è sempre a doppio taglio e di una lunghezza di circa 90 centimetri. Le lame dell'India del sud sono larghe alla base ed hanno lame dritte, spesso dotate di scanalature parallele ai bordi. Le lame europee del 16° e 17° secolo che venivano usate spesso dai Mahrattas avevano la lama imbullonata a delle proiezioni dell'impugnatura. La punta di questi katar era spesso rinforzata allo scopo di perforare le armature di maglia, e le lame non di rado venivano forgiate in un unico pezzo con l'impugnatura. Il katar è un'arma prettamente Indu e non si ha notizie di una sua diffusione al di fuori dell'India.
[modifica] Tipi di Katar
A volte le lame erano divise ed esistono katar con due o tre lame. Gli armaioli indiani costruirono occasionalmente katar cavi in grado di contenerne uno più piccolo, o katar con le lame pieghevoli, che apparivano come una sola ma che all'occorrenza, per mezzo di un meccanismo, potevano essere dispiegate alla pressione dell'impugnatura. I katar con più lame sono chiamati anche suwayah.
Molti katar sono dotati di un'elsa in grado di proteggere la mano.
Al City Palace Museum di Jaipur è presente un esemplare di katar con due pistole a colpo singolo ad ogni lato della lama. Il design innovativo dell'arma permetteva di mettere fuori combattimento fino a due avversari prima ancora di ingaggiare un corpo a corpo.
[modifica] Utilizzo
Il katar è più simile ad un'estensione del braccio che ad un pugnale, e risulta molto più naturale attaccare o difendersi. Per pugnalare l'avversario è necessario colpirlo in modo diretto, come se si stesse sferrando un pugno, anziché di taglio, come con un pugnale o con una daga, portando così ad uno stile di combattimento molto più acrobatico.
A volte il katar viene utilizzato come main-gauche nella scherma con due armi. Quando ad essere usato è un katar con più lame, questo può essere utilizzato per intrappolare l'arma dell'avversario.
Chi attacca con i katar è avvantaggiato nei passaggi angusti proprio grazie al singolare modo in cui viene utilizzato.
[modifica] Armi simili
Un'evoluzione del katar utilizzata dai Mahrattas è rappresentata dal guanto-spada chiamato pata; mentre in occidente esiste il pugnale a T, la cui fattura è molto simile a quella del katar.
Katar è anche il termine utilizzato generalmente per indicare una corta arma da taglio la cui impugnatura è simile a quella rappresentata nell'immagine, impiegata principalmente di punta, anche se esistono katar contundenti, senza punte o lame, creati per infliggere danni non letali.
