Izquierda Unida (Spagna)
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Izquierda Unida è una coalizione politica spagnola di sinistra radicale, che si ispira all'eurocomunismo e al repubblicanesimo. Fu fondata nel marzo 1986.
Quando fu indetto il referendum sull'entrata della Spagna nella NATO, in cui vinse il Sì all'ingresso nell'Alleanza Atlantica, vi fu tuttavia una buona affermazione dei No (quasi 7 milioni di spagnoli). Per questo motivo vennero convocate le elezioni politiche anticipate dal governo di Felipe González (PSOE), sostenitore del Sì.
Alle elezioni si presentò Izquierda Unida, che raggruppava tutte le formazioni di sinistra che in precedenza erano state contrarie all'ingresso della Spagna nella NATO. I partiti fondatori furono: Partito Comunista di Spagna (PCE), Partito Comunista dei Paesi della Spagna (PCPE), Partito di Azione Socialista (PASOC), Sinistra Repubblicana, Federazione Progressista (FP); il Partito Carlista ed il Partito Umanista aderirono da indipendenti.
Si costituì una Commissione Politica per dirigere la coalizione, presieduta da Gerardo Iglesias, segretario generale del PCE.
IU partecipò alle elezioni generali del giugno 1986 con esigui risultati, ottenendo 7 seggi col 4,6% dei voti. Nonostante il risultato modesto però, le varie forze politiche della coalizione decisero non solo di mantenerla in vita ma anche di impegnarsi per la costituzione di un unico partito.
Tra il 1986 e il 1988 alcuni dei partiti minori che inizialmente avevano costituito IU l'abbandonarono (il Partito Umanista, la Federazione Progressista ed il Partito Carlista).
Nel febbraio del 1989 si celebrò la I Assemblea Generale di IU, che approvò la sua trasformazione da coalizione elettorale a "movimento politico e sociale", e viene scelto Gerardo Iglesias come coordinatore generale.
L'attuale coordinatore generale è Gaspar Llamazares, proveniente dal Partito Comunista ma su posizioni di innovazione ecopacifista.
Dopo aver sostenuto il primo governo di Zapatero dal 2004 al 2008, nell'attuale legislatura i due deputati di Izquierda Unida si sono astenuti durante il voto di fiducia; in Spagna esso è un voto a maggioranza semplice, l'astensione dei piccoli partiti favorisce la maggioranza relativa ed è quindi "benevola".