Discussione:Homo erectus
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L'articolo risulta anche su cronologia.it, ma l'autore si è registrato su Wikipedia..e chiede che fine hanno fatto i suoi articoli.. a lui la parola!
- Frieda (dillo a Ubi) 17:22, Ott 6, 2004 (UTC)
anche questo frammento apparso su cronologia a firma Giandomenico Ponticelli è mio
Ma è giusto il termine razza per definire l' Homo erectus? Non è considerata più come una specie del genere Homo?Kalumet Sioux 23:51, Nov 26, 2004 (UTC)
io chedo che le razze si distinguano per una differenza nel codice genetico. Come è risaputo gli uomini di neanderthal avevano un cromosoma in più come le scimmie, e cosi anche le altre specie ad eccezione degli Homo sapiens sapiens.
Io invece sapevo il contrario, cioè che le razze, facendo parte della stessa specie, avessero lo stesso codice genetico...le differenze sono solo esterne, fenotipiche. Inoltre si dovrebbe parlare di sottospecie perché il termine razza viene più correttamente usato per le specie selezionate artificialmente (cani, cavalli, pecore, ecc.). Nel caso dell' Homo sapiens neanderthalensis questo è stato trattato (o l'hai trattato) come sottospecie di Homo sapiens, ma in questo caso riterrei più corretto fosse trattato come specie del genere Homo, perché è suggerito dal nome stesso...altrimenti si parlerebbe di Homo sapiens herectus. K-Sioux 13:12, Gen 23, 2005 (UTC)
L’Uomo Trinil (Homo Erectus): frammento di calotta cranica di gibbone, dal quale a 16 mt. di distanza è stato ritrovato un femore umano. Da questi due frammeti è stato ricostruito l’Homo Erectus (da suicidio). Ormai universalmente riconosciuto come puttanata storica, ma non abbastanza da eliminarlo dalla scaletta evolutiva (e dalle enciclopedie).
- Ormai universalmente riconosciuto come puttanata storica da chi? L'Homo erectus è una specie ormai ben conosciuta per decine di ritrovamenti. -- Pace64 08:40, 27 gen 2007 (CET)
Ritrovamenti? quando ne faranno UNO fammi un fischio...
Ribadisco: frammenti di ossa frontali o temporali, o anche crani completi (tralaltro difformi) non sono uno scheletro. L'apparato locomore superiore ed inferiore ed un cranio costituiscono l'anatomia completa dello scheletro. E' indispensabile dimostrare che il titolare del cranio, lo sia anche dell'apparato anatomico capace di far procedere il primate (non sporadicamente bensì costantemente) in posizione eretta. Fatto quest'ultimo indimostrato. La scienza è tenuta ad attendere srupolosamente a quei principi legati alla prudenza ed alla inopinabilità delle scoperte, altrimenti diventa para-scienza o per meglio intenderci fantascienza, in quanto le fantasie ricostruttive, superano di gran lunga i dati oggettivi e tangibili. E’ indubbio che ricercare ossa da far apparire come intermedi tra l’uomo e la scimmia non possa apparire semplice, ma se usiamo l’intelligenza, noteremo che se ci trovassimo di fronte ad un osso carpiale di un ghepardo, potremo asserire che indubbiamente apparteneva ad un’animale con i caratteri intermedi tra un cane ed un leone, ed ecco confezionato l’agognato “anello di congiunzioneâ€. Luca
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- Caro Luca, oltre allo scheletro, perché non chiedi anche un cadavere intero mummificato, già che ci sei, così ci togliamo tutti i dubbi sull'anatomia? Questi stupidi fossili hanno purtroppo l'irritante caratteristica di essere incompleti. La scienza è tenuta ad attendere srupolosamente a quei principi legati alla prudenza ed alla inopinabilità delle scoperte: guarda che la scienza è sempre opinabile, ti confondi con i dogmi. Quanto al ghepardo come anello di congiunzione tra il cane ed il leone, si commenta da sé. Ciao. -- Pace64 17:38, 12 feb 2007 (CET)
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Al di là della simpatica battuta sulla mummia, ribadisco che ai fini scientifici è indispensabile dimostrare che il titolare del cranio, lo sia anche dell'apparato anatomico capace di far procedere il primate (non sporadicamente bensì costantemente) in posizione eretta. Se per te questa necessità non risulta rilevante ai fini della determinazione di una scoperta, ti invito all' approfondimento della para-scienza, disciplina quest'ultima che non richiede l'esistenza di dati oggettivi, ma sussiste grazie alla fantasia ed alle supposizioni. Gli stupidi fossili, come li definisci tu, proprio per la caratteristica di essere gravemente lacunosi, non permetteno una lettura esaustiva di ciò che dovevano essere in origine. Eppure, tant'è stata la voglia di trovare l'origine dell'uomo, che hanno preferitò spacciare un grosso balzo di fantasia, con un grosso balzo in avanti nella ricerca scientifica dei nostri progenitori. Per il ghepardo, trovami che differenza riesci a riscontrare tra il mio esempio, e le fantasiose ricostruzioni evolutive. Luca
« Nature 316, 788 - 792 (29 August 1985); doi:10.1038/316788a0
†Los Angeles County Museum, Los Angeles, California 90007, USA ‡National Museums of Kenya, Box 40658, Nairobi, Kenya §Department of Cell Biology and Anatomy, Johns Hopkins University School of Medicine, Baltimore, Maryland 21205, USA The most complete early hominid skeleton ever found was discovered at Nariokotome III, west Lake Turkana, Kenya, and excavated in situ in sediments dated close to 1.6 Myr. The specimen, KNM-WT 15000, is a male Homo erectus that died at 12 1 years of age, as judged by human standards, but was already 1.68 m tall. Although human-like in many respects, this specimen documents important anatomical differences between H. erectus and modern humans for the first time. » |
Te lo traduco parzialmente: "Nel sito di Nariokotome III, Lago Turkana occidentale, Kenia, è stato scoperto il più completo scheletro di antico ominide mai trovato. Esso è stato estratto da sedimenti datati 1,6 milioni di anni fa. [...] Questo esemplare, sebbene simile all'uomo moderno sotto molti aspetti, documenta per la prima volta importanti differenze anatomiche tra H. erectus e l'uomo moderno.
Se vuoi vedere lo scheletro vai qui Bye. -- Pace64 19:04, 2 mar 2007 (CET)
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- Attendevo impazientemente che tu facessi questa “scopertaâ€. Ä°l “Ragazzo di Turkana†a cui ti riferisci, e la cui struttura scheletrica eretta non si differenzia da quella dell'uomo moderno, ha da subito fatto sorgere atroci dubbi ai ricercatori. Ricordo lo statunitense Alan Walker, che affermò di dubitare che "un normale patologo potesse distinguere la differenza tra lo scheletro fossile e quello di un uomo moderno†così come l’evoluzionista Richard Leakey, nota che la differenza tra l'Homo erectus e l'uomo moderno è pari ad una variazione di razza. Si potrebbero considerare le differenze nella forma del cranio, nel grado di protrusione della faccia, nella robustezza della fronte e così di seguito. Tali differenze però, non sono probabilmente più pronunciate di quelle che vediamo oggi tra le diverse razze geografiche degli umani moderni. Una simile varazione biologica si presenta quando le popolazioni vivono geograficamente separate le une dalle altre per significativi periodi di tempo come risaputo. Il Prof. William Laughlin dell'Università del Connecticut, compì parecchi esami approfonditi sugli Inuit e sugli abitanti delle isole Aleut, e osservò che queste popolazioni erano straordinariamente simili all'Homo erectus. La conclusione a cui arrivò, fu che tutte queste distinzioni erano in realtà razze differenti di Homo sapiens (uomo moderno). Allorquando si considerino le ampie differenze che intercorrono tra gruppi remoti quali gli Esquimesi e gli Aborigeni, noti per appartenere alla singola specie dell'Homo sapiens, pare giustificato concludere che lo stesso Sinanthropus (esemplare eretto-ALC) ne faccia parte. Vi è, d'altra parte, un'enorme vuoto tra l'Homo erectus, che è considerata una razza umana, e le scimmie che lo precedettero nello scenario dell'evoluzione umana (Australopithecus, Homo abilis, Homo Rudolfensis). Ne consegue che i primi uomini apparvero nelle testimonianze fossili improvvisamente e direttamente, escludendo ogni concatenazione evolutiva. Ammettere, tuttavia, questo fatto è del tutto contrario alla filosofia dogmatica e all'ideologia degli evoluzionisti. Quindi rappresentano l'Homo erectus, come una creatura per metà scimmia, così come nelle ricostruzioni, persistono tenacemente nell'attribuirvi tratti scimmieschi. D'altra parte, in tali immagini, scimmie quali l'Australopithecus o l'Homo habilis vengono umanizzate. Tale metodo cela il tentativo di "avvicinare" le scimmie agli esseri umani, colmando così il vuoto intercorrente tra queste due distinte classi viventi. Fai un esperimento. Prendi uno scheletro di aborigeno e quello di un pigmeo, e stabilisci quale dei due sia il progenitore dell’altro, ed in quanto tempo il primo scheletro si sia trasformato nell’altro, questa è la “scienza†dell’evoluzione...Luca
- Bene, su questo si può discutere (non qui, ti scrivo sulla pagina di discussione del tuo IP, visto che non sei registrato). Resta il fatto che le tue osservazioni rappresentano un modo di vedere isolato nella comunità scientifica e quindi non registrabile su un'enciclopedia. Ciao -- Pace64 Discutiamone 08:52, 5 mar 2007 (CET)
- Attendevo impazientemente che tu facessi questa “scopertaâ€. Ä°l “Ragazzo di Turkana†a cui ti riferisci, e la cui struttura scheletrica eretta non si differenzia da quella dell'uomo moderno, ha da subito fatto sorgere atroci dubbi ai ricercatori. Ricordo lo statunitense Alan Walker, che affermò di dubitare che "un normale patologo potesse distinguere la differenza tra lo scheletro fossile e quello di un uomo moderno†così come l’evoluzionista Richard Leakey, nota che la differenza tra l'Homo erectus e l'uomo moderno è pari ad una variazione di razza. Si potrebbero considerare le differenze nella forma del cranio, nel grado di protrusione della faccia, nella robustezza della fronte e così di seguito. Tali differenze però, non sono probabilmente più pronunciate di quelle che vediamo oggi tra le diverse razze geografiche degli umani moderni. Una simile varazione biologica si presenta quando le popolazioni vivono geograficamente separate le une dalle altre per significativi periodi di tempo come risaputo. Il Prof. William Laughlin dell'Università del Connecticut, compì parecchi esami approfonditi sugli Inuit e sugli abitanti delle isole Aleut, e osservò che queste popolazioni erano straordinariamente simili all'Homo erectus. La conclusione a cui arrivò, fu che tutte queste distinzioni erano in realtà razze differenti di Homo sapiens (uomo moderno). Allorquando si considerino le ampie differenze che intercorrono tra gruppi remoti quali gli Esquimesi e gli Aborigeni, noti per appartenere alla singola specie dell'Homo sapiens, pare giustificato concludere che lo stesso Sinanthropus (esemplare eretto-ALC) ne faccia parte. Vi è, d'altra parte, un'enorme vuoto tra l'Homo erectus, che è considerata una razza umana, e le scimmie che lo precedettero nello scenario dell'evoluzione umana (Australopithecus, Homo abilis, Homo Rudolfensis). Ne consegue che i primi uomini apparvero nelle testimonianze fossili improvvisamente e direttamente, escludendo ogni concatenazione evolutiva. Ammettere, tuttavia, questo fatto è del tutto contrario alla filosofia dogmatica e all'ideologia degli evoluzionisti. Quindi rappresentano l'Homo erectus, come una creatura per metà scimmia, così come nelle ricostruzioni, persistono tenacemente nell'attribuirvi tratti scimmieschi. D'altra parte, in tali immagini, scimmie quali l'Australopithecus o l'Homo habilis vengono umanizzate. Tale metodo cela il tentativo di "avvicinare" le scimmie agli esseri umani, colmando così il vuoto intercorrente tra queste due distinte classi viventi. Fai un esperimento. Prendi uno scheletro di aborigeno e quello di un pigmeo, e stabilisci quale dei due sia il progenitore dell’altro, ed in quanto tempo il primo scheletro si sia trasformato nell’altro, questa è la “scienza†dell’evoluzione...Luca
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Infatti non ho la pretesa di apporre modifiche a questa voce, ma soltanto di esprimere la mia opinione su questa discussione. Nulla di ambizioso, soltanto l'amore per una corretta esposizione dei fatti, e non una ceca obbedienza alla vulgata comune. Comunque sono registrato da diverso tempo come vedi, ma per velocità ho sempre effettuato l'accesso senza login. Ciao