Guerre giudaiche
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Le guerre giudaiche sono tre interventi militari degli antichi romani a carico della popolazione giudaica in rivolta:
- la prima, nel 66-70, ha interessato parte del territorio ora conosciuto come Palestina, è iniziata sotto il regno di Nerone e terminata sotto il regno di Vespasiano, culminata con la distruzione del Secondo Tempio di Gerusalemme ad opera di Tito, figlio di Vespasiano ed imperatore di Roma dal 79 all'81;
- la seconda, nel 115-117, chiamata anche "guerra di Kitos", ha interessato le città della diaspora, iniziata e conclusa sotto il regno di Traiano;
- la terza, nel 132-135, ha interessato parte del territorio ora conosciuto come Palestina, iniziata e conclusa sotto il regno di Adriano, sostenuta da Simone Bar Kokhba, che credevasi il Messia. Dopo questa, il nome di Iudaea, Giudea, fu cambiato in quello di Syria Palaestina.
Le cause di queste tre rivolte vanno ricercate nell'epoca precedente alla dominazione romana, dove vennero sviluppare le teorie apocalittiche e premessianiche, che trovarono ampio spazio nella letteratura d'epoca e in special modo nel Libro di Daniele, idee che successivamente in epoca romana avrebbero permesso l'identificazione dell'impero romano come quarto impero premessianico. Sotto Roma, i rapporti religiosi furono improntati alla convivenza basata sulla reciproca estraneità; la non assimilabilità del Dio e dei costumi ebrei comportò la riproposizione negli ambienti culturali e nella popolazione dei motivi polemici di origine greco - ellenistica dell'epoca precedente la dominazione romana ma non ebbe influenza sul piano politico. Anzi, i romani tutelarono i diritti degli ebrei, sia della Palestina che della diaspora. Per le autorità romane il giudaismo non rappresentò un problema ne un pericolo reale; le difficoltà vanno cercate nelle questioni amministrative e nella tutela dell’ordine pubblico. Le misure restrittive e punitive furono una conseguenza della sconfitta militare.
Sono infine da ricordare altre due ribellioni ebraiche contro i Romani, sebbene non siano normalmente incluse tra le "guerre giudaiche":
- la rivolta ebraica contro Gallo del 351-352, terminata con la distruzione delle città ribelli,
- e la rivolta ebraica contro Eraclio del 613, che portò gli Ebrei a governare Gerusalemme per cinque anni.
[modifica] Bibliografia
- G. Firpo, Le rivolte giudaiche, Editore Laterza