Cornice (architettura)
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La cornice è l'elemento superiore della trabeazione negli ordini architettonici classici. Sulla facciata dei templi forma il frontone.
Trae origine dalla necessità di creare un coronamento sporgente che allontanasse l'acqua piovana dalle strutture portanti e per questo la sua forma è caratterizzata da una netta sporgenza (chiamata "soffitto" della cornice). Nell'ordine dorico il soffitto è ornato da una serie di placche rettangolari ("mutuli"), che tendono a riprendere il medesimo ritmo dell'alternanza di metope e triglifi nel sottostante fregio e sono ornati da più file di piccole bozze troncoconiche (guttae o "gutte"). La cornice ionica, utilizzata quindi anche nell'ordine corinzio, è invece caratterizzata da un soffitto piano, dotato di un peduncolo, e dalla presenza dei dentelli e man mano di altre modanature decorate.
Nell'architettura greca al di sopra della parte sporgente (geison) si trova la sima spesso dipinta, dotata di gocciolatoi per lo scarico dell'acqua piovana, a volte resi in forma di teste di leone. Nell'architettura italica ed etrusca questi elementi sono prevalentemente resi in terracotta dipinta o arricchita da raffigurazioni plastiche.
In epoca ellenistica e romana, la tradizionale suddivisione tra gli ordini architettonici si va perdendo e vengono create nuove forme miste. Da elaborazioni prodotte nell'architettura alessandrina dalla cornice ionica si sviluppa un nuovo tipo di cornice, con il soffitto sorretto da mensole e decorato tra di esse da cassettoni con vari ornamenti, che diviene canonico nell'architettura romana imperiale a partire dall'epoca augustea.
Più in generale, si intende con il termine cornice un elemento con modanature aggettanti che costituisca un'incorniciatura, per esempio intorno ad una finestra.
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