See also ebooksgratis.com: no banners, no cookies, totally FREE.

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Classi Black Prince, Warrior, Minotaur - Wikipedia

Classi Black Prince, Warrior, Minotaur

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Questa voce è da wikificare

Questa voce di guerra non è ancora formattata secondo gli standard: contribuisci a migliorarla seguendo le convenzioni di Wikipedia e del Progetto guerra.

[[Immagine:|300px]]
Descrizione generale
[[Image:|50x25px|]]
Tipo  Incrociatore corazzato
Classe  Warrior
Numero unità {{{numero_unità}}}
Costruttori  {{{costruttori}}}
Cantiere 
Matricola  {{{matricola}}}
Ordine 
Impostazione
Varo 
Completamento  1909
Entrata in servizio 
Proprietario 
Radiazione 
Destino finale 
Caratteristiche generali
Dislocamento  14.600 t
Stazza lorda  t
Lunghezza  158,2 m
Larghezza  22,7 m
Altezza  m
Pescaggio  8,23 m
Profondità operativa  m
Ponte di volo 
Propulsione  2 gruppi motrici a vapore con 2 assi e 27000hp
Velocità  23 nodi nodi
Autonomia  n.mi. a nodi ( km a km/h)
Capacità di carico 
Numero di cabine  {{{numero_di_cabine}}}
Equipaggio  755
Passeggeri 
Equipaggiamento
Sensori di bordo 
Sistemi difensivi 
Armamento  4 cannoni da 233, 10 da 190, 14 da 76mm

siluri: 5 da 457mm

Corazzatura  cintura centrale 152mm alle estremità 76 ,ponte protetto 19-38mm, barbette 203,2mm.
Mezzi aerei  no
Note
Motto 
Soprannome 

La genealogia degli incrociatori corazzati inglesi conobbe gli ultimi nove esponenti con le 3 classi Minotaur, Black Prince e Warrior, che costituirono il disegno definitivo per questo tipo di navi, tra quelle prodotte in Gran Bretagna. Esse vennero realizzate tra il 1906 e il 1909 e seppure costituiti da 3 classi nominalmente distinte, tutti avevano un'unico progetto base. La prima classe era data da Black Prince e Edimbourgh, poi seguirono i 4 Warrior, con la capoclasse, Achilles, Cochrane, e Natal. Infine arrivarono i 3 Minotaur, con la capoclasse, il Defence e lo Shannon.

In generale il loro progetto risentiva di quello dei 'Drake', di cui erano sostanzialmente un derivato, e questo significava anche che essi somigliavano ai Cressy, ma con un sistema propulsivo più potente che consentisse di raggiungere quantomeno i 23 nodi, ora che essi avevano da operare assieme (o contro) corazzate capaci di almeno 18 nodi o più. Rispetto ai 'Drake' i Black Prince erano dotati di scafi più corti e più larghi di rispettivamente, circa 5 e 1 metro.

Essi avevano un'apparato motore meno potente che consentiva comunque una velocità di circa 23 nodi come massimo. Questa era data da un gruppo di motrici a vapore a triplice espansione su ciascuno dei 2 assi portaelica, per un totale di 27000hp. Ciascuna delle 8 caldaie tipo Yarrow era collegata a coppie con uno dei 4 fumaioli, abbastanza alti ma assai compatti, sistemati al centro nave, mentre le motrici erano dietro. Tutto l'apparato motore era sistemato sotto un ponte corazzato principale, che si inarcava verso il basso a proravia, ma per una migliore protezione vi era un secondo ponte superiore senza inclinazione. La cintura corazzata era sistemata lungo tutta la lunghezza della nave, con spessori minori alle estremità, 2 alti alberi, sottili, erano sistemati dietro la bassa plancia e dietro il ponte scialuppe, ciascuno con una coffa ma anche con una diffusa dotazione di antenne filari radio, all'epoca dvvero molto ingombranti. Lo scafo di per sé era con un doppio fondo per tutta la lunghezza, e un'inclinazione positiva per la linea di prua con uno sperone moderatamente pronunciato tradiva ancora una progettazione di tipo arcaico, del resto ancora comune in quegli anni. Lo scafo aveva 5 ponti complessivi fino a quello di coperta, eccetto che a poppa dove ve n'erano 4.

I nuovi cannoni da 233mm Mk XI da 50 calibri, con una potenza sufficiente (granate da 170kg e raggio di 13km a 13 gradi di alzo) a perforare le corazze delle navi da battaglia sulle brevi distanze, erano sistemati in affusti singoli, 1 a prua, 1 a poppa, 2 ai lati. Essi erano finalmente sufficienti per ottenere un grande volume di fuoco contro i bersagli navali, a differenza dei Drake con 2 soli cannoni. Ma l'istallazione a esagono era sufficiente per sparare solo con 4 armi per lato e occupava nondimeno una grande volume di spazio. L'armamento secondario di 10 cannoni da 152mm era stipato in casematte laterali con un livello molto basso sul mare, che le rendeva raramente utilzzabili con cattivo tempo. Solo in seguito alcuni cannoni vennero portati al livello del ponte.

Dopo la realizzazione delle prime 2 navi si mise mano a un miglioramento. Seguirono così i 4 Warrior, che sostituitvano i cannoni da 152mm con armi da 190/50mm. Mk II. Esse erano ottime armi, sistemate in torretta sul ponte di coperta e con un campo di tiro migliore dei cannoni da 152mm, ma presentavano almeno uno svantaggio, ovvero quello se l'armamento secondario serviva soprattutto come anti-torpediniere, queste navi migliorarono sì in termini di capacità di fuoco contro bersagli potenti, ma persero reattività nei confronti di quelli leggeri a ridotte distanze. Peraltro, è arduo affermare che essi fossero una involuzione in termini di efficienza dell'armamento rispetto agli incrociatori precedenti.

Visto che oramai l'armamento secondario era cresciuto verso armi più potenti che possibile, nell'ultima versione del progetto di incrociatori, la Classe Minotaur, i cannoni da 190mm. diventarono 10, tutti in torrette singole, grazie alla riduzione da 6 a 2 delle torrette da 233mm. Queste erano ora binate, per cui la potenza di bordata era passata da 640+250kg (B.P.), a 640+180kg(W.), infine a 640kg+450kg. Il peso della bordata dell'armamento principale restava uguale, malgrado la riduzione del numero delle artiglierie da 233mm, avendo adesso tutti i cannoni posizione sulla linea di mezzeria. La trasformazione della batteria principale da 6 torri singole a 2 binate consentì di passare da 4 a 10 torrette singole da 190mm, sistemate sul ponte di prua. Questo miglioramento di sistemazione consentì ai 'Minotaur' di essere chiaramente i migliori incrociatori corazzati inglesi, e tra i migliori dell'epoca. L'unico problema era che nel frattempo numerose marine erano passate ai cannoni da 254mm, ovvero 10 pollici anziché 9,2 che sparavano colpi da 230kg a ritmi solo di poco inferiori e costituitvano un problema per le navi da battaglia su distanze maggiori. Un altro inconveniente era dato dal fatto che le torri di artiglieria secondarie costituivano un notevole ingombro. La loro disposizione sarebbe stata migliore e più compatta se si fossero adottate piuttosto 4 torri binate, con o senza gli altri 2 cannoni in torri rimaste singole. Ma questo, per qualche motivo, non venne fatto, nonostante che i cantieri inglesi produssero per i russi il Rurik, armato con pezzi da 254 e 203mm sistemati tutti in torrette binate.

Nel frattempo, nel mentre venne fatto evolvere l'armamento principale e secondario, anche le mitragliere da 40mm vennero sostituite da 14 pezzi da 76mm , migliorando notevolmente l'armamento leggero antisilurante, certo non ancora visto anche in funzione antiaerea. Questo và messo in paragone con la disposizione delle artiglierie del Rurik, che lasciarono il posto a ben 22 cannoni da 120mm.

A proposito di siluri, è interessante che essi non erano pochi tubi di lancio da 533mm ma una serie di 5 variamente angolati, ma ancora da 457mm. Modello 1904. La potenza motrice dei 'Minoutar', che erano leggermente più lunghi dei 'Warrior', era adesso superiore del 13%, ma la velocità restava analoga.

[modifica] La squadra perduta nella nebbia

Gli incrociatori corazzati di quest'ultima generazione vennero usati in zone operative europee, ma non ebbero modo, durante i primi 2 anni della Prima guerra mondiale, di partecipare a grandi fatti d'armi. L'unico tragico evento che rimase negli annali della loro carriera bellica fu l'affondamento del Nathal,a causa di una esplosione nei depositi munizioni, nel 1915.

Ma durante la Battaglia dello Jutland vennero usate tutte le altre navi di queste 3 classi. Infatti, 4 erano assegnate alla Prima squadra incrociatori, e altrettante alla Seconda. Queste navi erano destinate a fornire appoggio e capacità esplorative alla flotta da battaglia principale.

La prima squadra era al comando di Arbuthnot, che alle 17,53 si trovava vicino allo schieramento nemico a sufficienza da ordinare il fuoco contro l'incrociatore leggero Wiesbaden, che venne presto ridotto male ma per qualche motivo non venne finito così che rimaneva ancora nelle condizioni ideali per lanciare i siluri sulle navi della Grand Fleet di Jellicoe. Sopratutto, l'ammiraglio della 1° squadra incrociatori non informò il suo superiore della presenza di navi da guerra nemiche.

Poco dopo la linea di corazzate tedesca, appena dietro gli incrociatori, aprì il fuoco sulla 1° Squadra, in risposta erronea all'apertura del tiro delle corazzate di Jellicoe. Probabilmente gli incrociatori corazzati inglesi vennero scambiati per navi di linea.

A quel punto il Defence, la nave ammiraglia, venne a trovarsi in mezzo a una serie di colonne d'acqua minacciosamente vicine, e l'incubo peggiore degli inglesi a bordo cominciò a concretizzarsi, mentre erano sottoposti ad un bombardamento a cui non potevano praticamente rispondere.

Colpito da proiettili precisi e letali, capaci di penetrare in profondità prima di esplodere con la loro carica di TNT, il Defence venne profondamente scosso da 2 salve in rapida successione. Proseguì vacillando sulla rotta, ma poi venne distrutto da una tremenda esplosione.

Il Warrior era a poppavia, ad appena 400 metri, e una nube di fumo e pesanti rottami lo investirono subito dopo, come se fosse vicino ad un vulcano in eruzione. La nave ammiraglia era sparita con tutto il suo equipaggio e le granate tedesche, implacabili, continuarono a cadere. Il Warrior era il più moderno degli incrociatori corazzati inglesi, ma venne centrato in pieno da 15 colpi di grosso calibro e 6 più piccoli. Ebbe a bordo 68 caduti, la prua e la poppa erano in fiamme, i cannoni sparavano solo su comando locale e la sala macchine di sinistra era fuori uso. Alla fine esso sarebbe stato distrutto come il Defence se non fosse riuscito a porsi sotto l'ala protettiva della flotta da battaglia inglese e se la Warspite non avesse avuto un'avaria al timone che la costrinse a 2 ampi giri, attirando l'attenzione tedesca, con 13 colpi in pieno e un necrologio a suo carico della propaganda. Passato il peggio, l'HMS Warrior cercò di proseguire con i suoi motori, ma non ce l'avrebbe fatta, senonché il baricentro della battaglia si spostò dalla sua zona e vi fu modo di essere soccorso dalla nave portaidrovolanti Engandine, che ne tentò il traino a partire dalle 19,40. Le sue eliche generavano potenza per 19 nodi di velocità ma in pratica le 2 navi proseguivano solo a 7. Il viaggio per guadagnare un porto sulle coste scozzesi, distanti 480km, permise di percorrere durante la notte tra il 31 maggio e il primo giugno circa 160km, ma nonostante ogni sforzo il Warrior sprofondava inesorabilmente negli abissi. Le paratie stavano cedendo in concomitanza con un mare sempre più mosso e così alle 7,15 la nave alzò la bandiera 'K' che significava l'abbandono da parte dell'equipaggio. Alla fine l'Engandine raccolse i marinai superstiti e si allontanò quando l'acqua lambiva già il cassero di prora.

Il Duke of Edimbourgh aveva nel frattempo perso il contatto con il Defence e il Warrior, i primi 2 incrociatori della Prima Squadra, perché non fece a tempo, seguendo gli altri 2, a passare prima che la squadra di navi da battaglia inglesi di Jellicoe gli tagliasse la strada. Questa fu la salvezza, perché nessuna delle altre si salvò e l'incrociatore si riunì alla indenne Seconda squadra.

Nel frattempo anche il Black Prince era stato colpito pesantemente, ma sebbene in condizioni critiche trasmise ancora alle 19.42 un rapporto radio. Poco dopo la mezzanotte di una notte pressoché priva di visibilità per la nebbia e il fumo delle navi, in un'epoca in cui non vi era ancora il radar, esso venne a trovarsi in mezzo alla retroguardia tedesca, che si stava ritirando inseguita dai cacciatorpediniere inglesi, come lo Spitfire, della classe 'S'.

Il Black Prince venne inquadrato, ad un certo punto, dalla corazzata Turinghen, che lo illuminò con i riflettori da appena 1000 metri di distanza prima di devastarlo quasi a bruciapelo con 15 colpi a segno da 305mm, ciascuno da circa 350kg.

Nel frattempo lo Spitfire combatté con tanta foga da entrare in collisione dalla corazzata Nassau, riportando gravi danni. Mentre cercava di rabberciarsi alla meno peggio, immobile in mare, venne quasi in collisione con il relitto di una grande nave che procedeva per inerzia. Essa aveva solo 2 fumaioli, con un violento incendio che divampava tra di essi. Si trattava quasi per certo del Black Prince, con 2 fumaioli abbattuti dalle cannonate nemiche, ma venne sulle prime scambiato per un'incrociatore da battaglia. Subito dopo la nave, malgrado le fiamme e la mole, sparì nella nebbia, come nelle tenebrose leggende di vascelli fantasma dei secoli passati. Poco dopo si udì una tremenda esplosione. Del Black Prince e del suo equipaggio non rimase traccia.

Dopo la Battaglia dello Jutland, l'incrociatore corazzato non ebbe più modo di distinguersi, troppo lento com'era rispetto alle corazzate, dalle quali poteva essere facilmente sopraffatto se si avvicinava a distanza di tiro utile. Troppo grande per non essere visto, era troppo lento per disimpegnarsi specialmente contro le navi a turbina di nuova generazione. I vecchi incrociatori corazzati, per quanto ancora disponibili in quantità e molto costosi, non erano in grado di affrontare quelli nuovi ma anche questi ultimi erano vulnerabili agli incrociatori da battaglia ,originariamente concepiti per combatterli e dotati di pesante armamento e turbine a vapore, anche se la RN perse pure 3 incrociatori da battaglia allo Jutland, per cui 2 generazioni di navi (la seconda delle quali era stata costruita per contrastare la prima) si incamminarono assieme sul viale del tramonto. Con vari passaggi gli si sarebbero succeduti, come una naturale evoluzione, gli incrociatori pesanti, con motori a turbina e armamento monocalibro, e le corazzate veloci.

Curiosamente, infine, le perdite inglesi furono ripartite tra tutte e 3 le classi di incrociatori corazzati più recenti, nonché le uniche usate nella battaglia.

Gli incrociatori superstiti non ebbero più modo di dimostrare la loro utilità come navi esploranti e combattenti, e rimasero senza impiego, limitandosi a pattugliamenti sulle rotte commerciali e poco più. Dopo la fine della guerra quasi tutti vennero rottamati (il Cochrane già nel 1918) chiudendo rapidamente un'era nelle costruzioni navali.


[modifica] Bibliografia

Armi da guerra N.90

[1]: Naval weapons of the world, sito con un database praticamente completo sugli armamenti navali degli ultimi 100+ anni, in continuo aggiornamento


aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -