Chiesa di San Cristoforo (Caslano)
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A Caslano la chiesa parrocchiale di San Cristoforo, è un edificio costituito da un'aula a pianta rettangolare con due cappelle laterali e coro quadrato, costruito fra il 1636 e il 1653 in stile barocco sui resti di un precedente oratorio, ricordato nel 1352 di cui rimane il coro costituente la nuova sacrestia.
La facciata neoclassica, scandita da paraste sorreggenti il frontone triangolare, presenta un bel portale tardorinascimentale del 1677, affiancato da putti-atlanti fungenti da capitelli, sovrastato con un moderno mosaico dedicato al santo patrono, eseguito nel1966 da Aurelio Gonzato(1914-...). Il muro meridionale reca un affresco monocromo di Pietro Bettelini di Caslano.
All'interno la navata e il coro sono voltati a botte lunettata, con dipinti ornamentali del XIX sec.; sulla volta a crociera della campata precedente il presbiterio: affreschi ornamentali del 1912 con gli Evangelisti, opera di Adelchi Maina di Caslano. L'altare maggiore è del 1742. Il coro reca sulla volta le figure affrescate di San Carlo Borromeo, San Nicolao della Flüe, Francesco di Sales e Cristoforo; sulla parete di fondo in ampia mostra d'altare in stucco lucido: la pala con la Cena in Emmaus è attribuita a Giovan Battista Bagutti (1742-1823) di Rovio che la eseguì alla fine del Settecento. La balaustra marmorea è coeva.
Si possono ammirare sulle pareti e volte delle cappelle laterali gli stucchi, del 1684, di Martino Neuroni, incornicianti riquadri con Episodi della vita della Vergine e di Gesù; l'altare coevo nella cappella dedicata alla Madonna, presenta un paliotto in scagliola degli anni 1730-1735. Alla parete nord l'altare neoclassico di San Giuseppe del 1830 si deve a Giovanni Negri. Nella sagrestia, obliqua rispetto all'asse della chiesa, sotto l'intonaco appaiono affreschi tardomedioevali con scene della Passione.
In cimitero, notevoli tombe momumentali: quelle delle fam. Biasca, Azzi, Vicari, Greppi.
[modifica] Bibliografia
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 402-403.
