Bias (distorsione)
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La parola bias (dall'inglese bias, inclinazione)[1] indica gli effetti d'un errore sistematico in varie discipline.
Un esempio di bias nelle applicazioni tecniche è l'isteresi.
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[modifica] Aspetti cognitivi
Il bias è una forma di distorsione causata dal pregiudizio verso un punto di vista o un'ideologia. La mappa mentale d'una persona presenta bias laddove è condizionata da idee preconcette. Un sistema decisionale, come per esempio un algoritmo, può presentare dei bias. Come la distorsione in generale, non è possibile eliminarli ma si può tenerne conto a posteriori, correggendo la percezione per diminuirne gli effetti.
Un'applicazione alla sociologia è il Modello di propaganda che vuole spiegare le distorsioni (dette media bias) delle notizie nei mezzi d'informazione.
[modifica] Il bias di conferma
« Si tratta di un peculiare e ripetitivo errore del capire umano di propendere maggiormente e con più enfasi nei confronti delle affermazioni più che delle negazioni » | |
Il bias di conferma è un fenomeno intellettuale al quale l'uomo è soggetto. È un processo mentale che consiste nel prendere atto delle informazioni ricevute e selezionarle in modo da porre maggiore attenzione e, quindi, attribuire maggiore credibilità a quei dati che confermano le proprie credenze e, viceversa, ignorare o sminuire quelli che contraddicono le nostre credenze supposte.
Questo processo, se abilmente sfruttato, è un grande strumento di potere, in quanto riesce a portare un individuo o una collettività a negare addirittura l'evidenza.
[modifica] L'hindsight bias
Un altro tipo di bias cognitivo è l'hindsight bias', che consiste nell'errore del giudizio retrospettivo. L'hindsight bias è la tendenza delle persone a credere, erroneamente, che sarebbero state in grado di prevedere un evento correttamente, una volta che l'evento è ormai noto. Il processo si può sintetizzare nell'espressione: "Ve l'avevo detto io!".
[modifica] Metodo sperimentale
Nella scienza sperimentale e applicata sono fattori psicologici che intervengono nella verifica delle ipotesi (anche nel funzionamento di strumenti e nella registrazione dei risultati). Possono essere d'origine culturale, cognitiva, percettiva, e, in particolare, tendere a confermare una certa previsione.
Il bias può quindi considerarsi un errore sistematico (vedi effetto di selezione).
Nelle pubblicazioni scientifiche si cerca d'escludere queste distorsioni colla revisione specialistica (peer review).
[modifica] Scienze matematiche
Nella statistica, si tratta d'un margine d'errore sempre presente che va attribuito all'osservatore (nel momento in cui elabora i dati e, successivamente, nel momento in cui li interpreta).
Una distorsione riconducibile al bias è nota come overfitting.
Nell'informatica si parla di bias per indicare certe limitazioni o automatismi che semplificano un algoritmo, allo scopo d'individuare dati più significativi.
Il bias interviene anche nello standard di calcolo IEEE 754 dei microprocessori.
[modifica] Elettrotecnica
Nell'elettrotecnica possono definirsi così i disturbi sistematici che alterano un valore di riferimento, la misura e la correzione (mediante dispositivi elettrici, magnetici o meccanici) degli stessi; per esempio, una tensione anomala ricorrente in un tratto di linea telegrafica. La causa può essere nell'infrastruttura o nel sistema di trasmissione.
Si parla in particolare di bias nel campo delle tecniche di riproduzione del suono, per correggere le distorsioni: in particolare è un segnale ad alta frequenza aggiunto a quello registrato su di un nastro magnetico.
Nella radiodiffusione via satellite, è il meccanismo di controllo che seleziona, agendo sulla tensione, la polarizzazione del dispositivo LNB dell'apparecchio ricevente, permettendo la ricezione di un numero doppio di segnali.
[modifica] Note
- ^ Tullio De Mauro (8 febbraio 2008). Self-serving bias Internazionale (730): 13.