Astrea (divinità)
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Astrea nella mitologia greca era una vergine stellare simboleggiante la Giustizia.
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[modifica] Il mito
Astrea era ritenuta figlia di Zeus e di Temi secondo una tradizione, secondo un'altra invece era figlia di Asteo e di Eos.
Scesa tra i mortali nell'età dell'oro, diffuse i sentimenti di giustizia, come fece la madre prima di lei, e di bontà; ma poi, disgustata dalla degenerazione morale del genere umano, dapprima si rifugiò nelle campagne, e poi al principio dell'età del ferro risalì definitivamente in cielo, dove splende sotto l'aspetto della costellazione della Vergine. In seguito venne identificata con la dea Diche. Astrea aveva anche una sorella Pudicizia che lasciò la terra insieme alla sorella.
Si credeva inoltre che fosse madre di Ipno (dio del Sonno).
[modifica] In epoca moderna
Il poeta Vincenzo Monti compose una poesia Il ritorno di Astrea che giocava anche sulla assonanza tra Astrea e Austria, che tornava a dominare Milano dopo la parentesi napoleonica.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
[modifica] Fonti
- Ovidio, Metamorfosi
[modifica] Moderna
- Robert Graves. I miti greci. Milano, Longanesi. ISBN 88-304-0923-5
- Angela Cerinotti. Miti greci e di roma antica. Prato, Giunti, 2005. ISBN 88-09-04194-1
- Anna Ferrari. Dizionario di mitologia. Litopres, UTET, 2006. ISBN 88-02-07481-X
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