Arlecchini Eldar

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Nell'universo fittizio di Warhammer 40.000, gli Arlecchini sono un gruppo interno alla razza Eldar. Sono i custodi della Biblioteca Oscura e servono Cegorach, il Dio Ridente ( forse lo C'Tan Necron detto "L'ingannatore"). Sono ben accolti dalle altre fazioni Eldar, tra cui spiccano per i vivaci colori dei loro costumi, per l'agilità e per la potenza combattiva.

Indice 1 Storia 2 Caratteristiche 2.1 Combattimento 2.2 Truppe 2.2.1 Grande Arlecchino 2.2.2 Veggente Oscuro 2.2.3 Giullare della Morte 2.2.4 Mimo 2.2.5 Solitario 3 La Biblioteca Oscura

[modifica] Storia

Gli Arlecchini sono la più enigmatica fazione nella variegata società Eldar. Essi vagano nella Rete, cercando e distruggendo il Caos e le sue manifestazioni. Il loro unico scopo pare quello di distruggere il Caos, il loro peggiore nemico.
Ogni Arlecchino deve attraversare una prova, prima di essere accettato in una compagnia. Tale prova è chiamata semplicemente Il Rituale; in caso di successo, è in grado di liberare un Eldar dalla paura di Slaanesh. Per questo motivo, gli Arlecchini non portano Pietre dell'Anima, e riescono a viaggiare nella Rete senza paura e senza addestramenti ulteriori.
Il loro stile di vita è simile a quello degli attori girovaghi o dei Trovatori medievali. Occasionalmente essi escono dalla Via per visitare un Arcamondo, un mondo degli Esuli o addirittura Commoragh. In questi luoghi gli Arlecchini allestiscono le Masques; complicati spettacoli di danza e pantomima, con copioni ispirati alla mitologia e alla lunga storia degli Eldar (la Caduta, la nascita di Slaanesh e così via)

[modifica] Caratteristiche

[modifica] Combattimento

La razza Eldar è per costituzione molto agile e veloce. Per via del loro stile di vita, gli Arlecchini sono ancora più agili dei normali Eldar. Questa caratteristica è ampliata dalla cintura a-grav; una cintura che proietta un debole campo antigravitazionale, permettendo all'Arlecchino acrobazie impossibili. Invece dell'armatura, gli Arlecchini utilizzano una versione portatile dell'Oloscudo, che i loro fratelli degli Arcamondi montano sui veicoli; questo meccanismo proietta un'immagine deformata, rendendo più difficile colpire il portatore. Una versione evoluta è il Domino; l'immagine proiettata viene spezzata in una miriade di schegge riflettenti (come i cristalli di un lampadario), rendendo il portatore virtualmente impossibile da colpire.
La guerra psicologica è una delle abilità degli Arlecchini. Essi usano delle speciali Maschere, contenenti un amplificatore psichico e un proiettore di ologrammi; le Maschere sono in grado di visualizzare immagini spaventose, di proiettare un'aura di morte o di mostrare le peggiori paure del nemico (come ad esempio affrontare il nemico più temuto).
Le armi degli Arlecchini mostrano una notevole brutalità:

• Il Cannone Stridente spara un proiettile dalla forma di lama, che vola con un caratteristico, lacerante, stridio ed è ricolmo di una tossina letale. A contatto con il nemico, la tossina sovraccarica il metabolismo, facendo esplodere il corpo del bersaglio e ricoprendo i compagni del morto con i resti maciullati del cadavere.
• Il Bacio dell'Arlecchino ha la forma di un grosso ago, portato al polso come una comune arma da punta. In realtà l'ago è cavo, e contiene un fascio di fili monomolecolari. Quando viene conficcato nel nemico, i fili si svolgono all'interno del corpo, liquefacendo gli organi e uccidendo il bersaglio tra atroci sofferenze.

[modifica] Truppe

[modifica] Grande Arlecchino

È, in guerra e in pace, il capo della compagnia. Durante una Masque, recita il ruolo del Dio Ridente.

[modifica] Veggente Oscuro

Il Veggente Oscuro non ha poteri di preveggenza, a differenza del suo omologo Eldar. I suoi poteri psichici sono relativi alla telepatia e al modificare la mente degli altri, con visioni e illusioni. Durante le Masque il Veggente Oscuro cerca di attirare l'attenzione del pubblico e crea effetti speciali. In battaglia usa i suoi poteri e delle granate allucinogene per confondere il nemico. Tratto caratteristico è l'inespressiva maschera d'argento.

[modifica] Giullare della Morte

In tempo di pace, il Giullare della Morte interpreta il ruolo della Morte. Il suo vestito è decorato con le ossa di altri Giullari, ed è noto per il suo macabro senso dell'umorismo, infatti la sua risata durante una battaglia preannuncia la morte di un nemico. In guerra ha il ruolo di specialista; utilizza il Cannone Stridente o armi anticarro.

[modifica] Mimo

Nelle Masque, il Mimo ha una varietà di ruoli, quasi sempre demoni o entità mistiche. Il Mimo non parla mai, affidandosi a un complesso linguaggio dei gesti noto come Lambruith . "Esperimenti" condotti da Ahriman e dagli Assassini del Tempio di Callidus hanno però mostrato che, con opportuni stimoli, un Mimo può convincersi a parlare. In generale i Mimi agiscono come esploratori, in pace e in guerra. Le Masque sono molto spesso annunciate da Mimi tramite danze rituali; i Mimi di solito sbucano dal nulla, negli Arcamondi più strettamente sorvegliati, senza che qualcuno riesca a capire da dove vengano. In combattimento sono assassini eccellenti.
Un Mimo non toglie mai la propria maschera, lasciando sempre incognita la sua identità.

[modifica] Solitario

Una delle posizioni più importanti e temute è quella del Solitario. Egli è il cacciatore di teste della troupe, sempre alla ricerca di nuovi potenziali membri. Il Solitario è rispettato, temuto e compatito dagli altri Arlecchini; egli infatti è condannato a una vita isolata e triste. In battaglia combatte sempre da solo, e non si unisce mai ad altri Arlecchini. In rarissime occasioni, all'interno di una Masque ha il ruolo di Slaanesh in persona, che nessun altro è in grado di recitare. Questa offesa costa cara; al momento della morte, l'anima del Solitario sarà torturata per l'eternità dallo stesso Slaanesh. A volte, il Dio Ridente riesce a ingannare il Grande Nemico, e a fuggire con l'anima del Solitario: ma è un evenienza rara.
Non molti sono abbastanza forti da accettare questo fato, la consapevolezza della tortura eterna. Ma allo stesso tempo questa condanna, il non avere nulla da perdere, li rende guerrieri senza paura, spietati e abilissimi. Si dice che i Solitari più anziani vengano eletti a Guardiani della Biblioteca Oscura; guerrieri invincibili con un ruolo tra i più importanti dell'universo. Gli Eldar credono che toccare o parlare al Solitario sia fonte di grande sventura.

[modifica] La Biblioteca Oscura

Con la Caduta, gran parte del sapere Eldar è andato perduto. Tuttavia, quanto si è potuto salvare è stato raccolto in un unico luogo. Un luogo che solo i maggiori Arlecchini sanno ritrovare, nascosto nelle pieghe e nei meandri della Via. quel luogo è la Biblioteca Oscura.

Il modo per raggiungerla è ignoto a coloro che non sono Arlecchini. Probabilmente, avendo come unico accesso la Via, la Biblioteca si trova nel Warp, o nello spazio profondo.

I Guardiani Scribi, oltre a sorvegliare la Libreria, trascrivono il sapere degli antichi e impediscono che vada perduto. La Biblioteca è protetta anche da uno scudo psichico "senziente", che non fa passare chi è considerato "immaturo"; chi non ha sufficiente conoscenza o manca di forza necessaria a proteggersi dalla corruzione del Caos. Al di fuori degli Arlecchini, sono stati ammessi gli Illuminati (una setta composta da umani che sono sopravvissuti alla possessione del Warp) e alcuni Inquisitori.

La Biblioteca è la massima fonte di conoscenza del Caos. Nei suoi tomi sono contenute tutte le notizie su inganni, influenze, forme, creature, pericoli, promesse e orrori del Caos; vi si trova un elenco dei nomi e delle azioni dei Marines che tradirono, e la verità sulla Caduta degli Eldar. Tanto sapere può aiutare a combattere gli Dei del Caos - oppure a servirli meglio. Molti corrotti servi del Caos sacrificherebbero qualunque cosa per dare un solo sguardo ai tomi della Biblioteca. Se uno di loro riuscisse a entrare qui, acquisterebbe tanto potere da divenire un vero e proprio dio oscuro.

Durante la XIII Crociata Nera Ahriman ha scoperto l'ingresso della Biblioteca, ma è stato fermato dagli Arlecchini.