Angelo Paino
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Angelo Paino Vescovo della Chiesa cattolica |
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Arcivescovo Metropolita di Messina, Archimandrita del SS. Salvatore | |
titolo Arcivescovo Titolare di Antonoe, Arcivescovo Titolare di Serre |
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Nato | 21 giugno 1870 a Santa Marina Salina (ME) |
Ordinato sacerdote |
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Consacrato vescovo |
25 luglio 1909 ad Acireale (CT) da mons. Giovanni Battista Arista |
Vescovo | |
Deceduto | 29 luglio 1967 a Messina |
Arcivescovi cattolici · Vescovi cattolici Arcivescovi cattolici italiani ·Vescovi Italiani · Elenco delle diocesi italiane dati catholic-hierarchy.org |
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Progetto Cattolicesimo · uso tabella |
Angelo Paino fu vescovo della chiesa Cattolica e 106° arcivescovo di Messina.
Indice |
[modifica] Biografia
[modifica] I primi anni
Nato a Santa Marina Salina (ME) il 21 giugno 1870 da Onofrio e Anna De Stefano, laureato in teologia e in utroque iure a Napoli, ed in filosofia presso la Pontificia Accademia di San Tommaso in Roma, fu ordinato sacerdote il 16 settembre 1894. Il suo maestro Privitera alla tesi di laurea disse: "Angelus, de Angelis, angelice locutus est". Fu quindi professore di teologia a Napoli, Canonico teologo nella Cattedrale di Anglona e Tursi, rettore del seminario di Anglona e, poi, di Trapani.
[modifica] Episcopato
Eletto vescovo di Lipari il 20 aprile 1909 da papa San Pio X all'età di soli 39 anni, fu consacrato ad Acireale il 25 luglio 1909 e prese canonico possesso della diocesi il 22 agosto 1909. Il 10 gennaio 1921 fu eletto arcivescovo titolare di Antonoe e coadiutore dell'arcivescovo di Messina mons. Letterio D'Arrigo Ramondini. Quindi, il 22 dicembre 1922, fu eletto vicario capitolare, il 10 febbraio 1923 la sua nomina ad Arcivescovo Metropolita di Messina e Archimandrita del SS. Salvatore fu confermata dalla Sede Apostolica con Bolla del Pontefice Pio XI e il 3 marzo dello stesso anno prese canonico possesso dell'Arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela. Fu assistente al Sacro Solio e resse il governo pastorale dell'arcidiocesi sino al 7 marzo 1963, giorno in cui, a causa delle mutate disposizioni canoniche, furono accolte le sue dimissioni presentate per raggiunti limiti di età; venne quindi nominato arcivescovo titolare di Serre.
[modifica] La morte
Decano dei vescovi del cattolicesimo, si spense nel Seminario Arcivescovile di Messina il 29 luglio 1967 all'età di 97 anni,dopo aver invocato sulla sua diocesi e sui suoi figli l'intercessione della Beata Vergine Maria della Sacra Lettera.Il suo ricordo resterà perenne, avendo egli guidato la ricostruzione e la rinascita di Messina prima dalle macerie del terremoto del 1908 (si pensi alla ricostruzione del campanile e alla commissione per l'orologio astronomico) e poi dalle rovine della II guerra mondiale, e avendo lasciato una notevole eredità di imprese. Per quelle materiali resterà, come disse il suo successore Mons. Fasola in occasione delle solenni esequie celebrate alla presenza di numerosi vescovi e arcivescovi, "perenne il linguaggio delle pietre" e dell'Arcivescovo Paino, ai posteri, parleranno a lungo anche le pietre.
[modifica] Operato
L'arcivescovo Paino agì sempre secondo il suo motto: "In Fortitudine Pax". Istituì nella diocesi eoliana ben 16 parrocchie e rivendicò, senza tuttavia ottenere risultati positivi, la proprietà della mensa vescovile (secondo una donazione del conte Ruggero dell'XI secolo) sulle cave della pomice. Rilevò tutti gli obblighi degli enfiteuti verso la chiesa di Lipari e creò, col suo personale contributo, un ospedale-ospizio nella stessa città di Lipari. Lasciando Lipari, donò la sua casa paterna alla parrocchia di Santa Marina Salina, e costituì una borsa di studio in favore dei chierici della sua città.
[modifica] Arcivescovo Ricostruttore
A Messina Paino si guadagnò gli appellativi di "Arcivescovo ricostruttore" e "Muratore di Cristo". Sono dovute a lui, dopo il Terremoto del 1908, la riedificazione ex novo di 132 chiese , il restauro e l'ampliamento di altre 72 chiese, nonché la costruzione di 132 case canoniche, di 7 istituti d'istruzione media e superiore, 12 grandi istituti di beneficenza e assistenza, 10 asili infantili, 2 biblioteche, 2 seminari. A ciò bisogna aggiungere la colonna votiva del porto di Messina, su cui si staglia l'immagine benedicente della Madonna della Lettera, patrona della città e dell'arcidiocesi, il sacrario e la campana del caduti di Cristo Re [1], la Concattedrale del SS. Salvatore [2], affidata alla Congregazione dei Salesiani e la Cattedrale di Messina, che oggi ne ospita le spoglie mortali, ricostruita per ben due volte a seguito sia dei danni del terremoto del 1908 e dei bombardamenti bellici del 1943 che la incendiarono completamente, ed elevata per lui al rango di basilica minore da papa Pio XII. A lui si deve anche la costruzione del Duomo di S. Sebastiano, nella vicina città di Barcellona Pozzo di Gotto, la più grande chiesa della provincia, seconda solo alla cattedrale del capoluogo messinese, e fregiata anch'essa del titolo di basilica minore nel 1992 da Papa Giovanni Paolo II.
[modifica] Mecenatismo e filantropia
Angelo Paino fu anche grande mecenate, tanto da rimanere esempio alla pari dei più illustri pontefici e vescovi nella tradizione della Chiesa. Dei sui interventi beneficiarono anzitutto l'Università di Messina: declassata ad ateneo di seconda classe, per il quale lo Stato concedeva un misero contributo, grazie alla sua tenacia tornò agli splendori e alla fama delle origini. Di tale impegno l'Ateneo di Messina gli rese omaggio conferendogli la laurea honoris causa in Filosofia, l'11 agosto 1948, con voto unanime del Senato Accademico, essendo Magnifico Rettore Gaetano Martino. Seguì, poi, l'impegno perché la biblioteca Neviani, composta allora da 4000 volumi e 12000 opuscoli, rimanesse agli studiosi messinesi come in origine l'aveva destinata il Prof. Neviani donandola all'Accademia Peloritana, scongiurando il rischio che venisse venduta agli americani. Anche la Corte d'Appello deve il suo rientro a Messina alle istanze dell'Arcivescovo Paino presso l'on. Matteo Gentili. Va ricordato, infine, il progetto, poi sfumato a seguito della vendita delle opere per finanziare le innumerevoli iniziative caritatevoli, di arricchire la città di una importante galleria d'arte, che insieme ad una biblioteca ( realizzata e intitolata "Painiana" ) e ad un museo di storia nazionale avrebbe dovuto accrescere il lustro della "sua" Messina. A tale scopo , con importanti acquisti aveva accumulato preziose collezioni di pitture antiche e moderne, sculture, mobili. L'isolato 131 di Messina era stato progettato per accogliere l'importante raccolta. Ma a seguito degli eventi bellici e delle mutate esigenze del popolo santo affidato al suo governo, il grande patrimonio artistico venne venduto per finanziare il funzionamento delle cucine economiche, che iniziarono ad erogare gratuitamente pasti caldi a partire dall'inverno 1943, l'acquisto di coperte e vestiario, distribuiti ai bisognosi della diocesi, e iniziarono immediatamente i lavori di ricostruzione della Basilica Cattedrale, che poté riaprire i battenti nell'agosto del 1947, ancor prima che fossero operanti le leggi relative ai finanziamenti per le riparazioni dei danni bellici. In occasione di tali lavori, l'Arcivescovo Paino vendette persino la sua preziosa croce pettorale, donatagli dalla città nel 1929 a ricordo della prima apertura e dedicazione dopo i danni del tragico sisma del 1908 (la croce pettorale acquistata e gelosamente custodita dall'on. Uberto Bonino, gli fu ridonata dallo stesso il 20 giugno 1959, in occasione dei solenni festeggiamenti per il giubileo episcopale). Principesco nel donarsi agli altri, riserbò la più assoluta povertà per se. Povero e frugale nei suoi pasti, povero nei suoi abiti, povero nei suoi appartamenti privati in Episcopio ed in Seminario, ove si trasferì dopo le dimissioni.
[modifica] Azione pastorale
L'azione pastorale dell'Arcivescovo Paino si estrinsecò in momenti forti e in numerose occasioni che seppe creare per offrire il sostanzioso alimento della predicazione e della meditazione. Vanno certamente menzionate le cosiddette missioni al popolo, affidate alla predicazione della Compagnia di San Paolo, dell'Opera del Cardinal Ferrari di Milano, nel 1929 e nel 1939. Altre Missioni furono, poi, organizzate nel 1945 e affidate ai Padri Gesuiti, nel 1948 e nel 1954,allorquando fu coinvolta l'intera Arcidiocesi di Messina. Altri eventi, voluti, organizzati e gestiti in prima persona dall'Arcivescovo Paino, furono importanti per la loro incidenza nella vita spirituale della Chiesa di Messina: nel 1934 il Congresso per l'apostolato della preghiera, nel 1937 il Congresso Eucaristico Diocesano dal quale scaturì un forte rilancio dell'insegnamento della dottrina cattolica in tutta l'arcidiocesi, nel 1948 la Peregrinatio Mariae con la sacra immagine della Madonna di Montalto che visitò tutte le parrocchie dell'arcidiocesi (Santuario di Montalto), nel 1949 a conclusione della Peregrinatio Mariae fu organizzato il Congresso Mariano.In occasione delle due riaperture al culto della Basilica Cattedrale di Messina, procedette all'affrancamento di tutti i pegni depositati al Monte di Pietà.
Della sua carità restano: l'Ospizio Collereale, con annessa casa per il clero, e quello delle Piccole Suore di Gazzi in Messina, gli orfanotrofi di Cristo Re con l'Istituto per sordomuti, ora affidato alla Congregazione dei Rogazionisti del Cuore di Gesù, un padiglione del Sanatorio di Campitalia donato all'Arciconfraternita dei Rossi insieme a diversi ettari di bosco.
[modifica] Collegamenti esterni
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Messina e Archimandrita del SS. Salvatore | Successore: |
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Letterio D'Arrigo Ramondini | 1923 - 1963 | Francesco Fasola |