Almuñécar
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Almuñécar | |
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Nome originale: | Almuñécar |
Stato: | Spagna |
Comunità autonoma: | Andalusia |
Provincia: | Granada |
Latitudine: | 36° 43' N |
Longitudine: | 3° 41' O |
Altitudine: | m s.l.m. |
Superficie: | 83 km² |
Popolazione: - Totale - Densità |
(2001) 21.420 ab. 258,07 ab./km² |
CAP: | 18... |
Prefisso tel: | (+34)... |
Targa: | GR |
[ Sito istituzionale] |
Almuñécar è un comune spagnolo di 21.420 abitanti situato fra la montagna e il mare nella comunità autonoma dell'Andalusia, in provincia di Granada, sul rio Verde, nella parte granadina della Costa del Sol nella comarca della Costa Tropical a uguale distanza di 75 Km. da Granada e da Malaga.
È un porto di pesca e centro balneare con le sue 29 spiagge nei 16 Km. di costa del territorio comunale nel cosiddetto Tropico d'Europa perché la sua temperatura media di 29° in estate e di 18° in inverno e le condizioni climatiche subtropicali consentono all'agricoltura della comarca, unica in Europa, di dedicarsi alla coltivazione della canna da zucchero e di frutti tropicali come mango, banane, papaia, avocado e cirimoya.
L'economia, oltre che sulla pesca e sull'agricoltura, si basa sul turismo non solo balneare e degli sport nautici per il quale il comune si è dotato di un porto sportivo, ma anche sul turismo culturale con l'istituzione di corsi di lingua, letteratura e storia della Spagna e dei paesi latino-americani in grado di soddisfare tutte le esigenze: di durata breve o lunga, per principianti o di livello superiore, di lingua commerciale, medica o turistica, per gruppi o per persone singole.
Indice |
[modifica] Storia
È certa la presenza umana nella zona almeno nell' Età del Bronzo. In epoca storica i popoli stanziali di cultura argarica furono colonizzati alla fine del IX secolo a.C. dai Fenici che diedero il nome di Ex alla località che divenne poi con l'avvento di Roma nel III secolo d.C. il municipio romano di Sexi Firmun Iuli. I Romani trovarono una città già strutturata con economia basata sulla pesca e la salatura del pesce e battente moneta propria e la dotarono di un acquedotto, di tempi e di un teatro. Con la fine dell'Impero e la calata dei popoli barbari la città decadde e gli Arabi che se ne impossessarono nel 755, con le truppe guidate da ʿAbd al-Raḥmān I, trovando solo rovine degli edifici romani. La città fu posta dai musulmani entro la cora (dall'arabo qaryat, "villaggio, circoscrizione") di Elvira (più tardi Granada) e prese il nome di Ḥiṣn al-munakkab, cioè " castello protetto"[1]. Gli Arabi si dedicarono alla pesca costiera e all'agricoltura introducendo la coltivazione della canna da zucchero oltre a quelle tradizionali mediterranee degli agrumi, della vite, dell'olivo e dei cereali, costruirono l' Alcazar[2] e la Moschea cattedrale[3]. Quando il Califfato si frantumò nei diversi regni, detti Taifas, Almuñécar fece parte del sultanato di Granada. Dopo la caduta di Baza nel 1489 la Costa di Granada si arrese alle truppe cristiane e la firma del relativo atto ufficiale avvenne ad Almuñécar nel dicembre dello stesso anno. Il re Carlos III che regnò dal 1759 al 1788 le concesse il titolo di città con lo stemma che ha le teste di tre pirati saraceni che galleggiano sulle onde del mare e al disopra di loro una barca a vela a strisce bianche e rosse.
Nei secoli successivi non si ebbero per la città eventi particolari se non l'introduzione di nuove colture tropicali e lo sviluppo turistico accentuato a partire dalla metà del secolo scorso con la costruzione di adeguate infrastrutture.
[modifica] Monumenti
Casco antiguo è il nucleo antico sovrastato dal castello con le strade strette e tortuose e coi resti degli edifici romani. Castillo arabe de Sant Miguel rovine dell'Alcazar della città araba con quattro torrioni fatti costruire dall'imperatore Carlo V (Carlos I come re di Spagna). Fortaleza de Herradura resti della fortezza romana poi araba. 'Fabrica de saladuraresti romani di una fabbrica per la salatura del pesce. Museo Arqueologico detto Grotta romana dei sette palazzi, si tratta dei sotterranei del tempio romano di Minerva adibiti a museo. Torres Arabes de Vigilancia. Iglesia de San Miguel del XIII secolo. Iglesia de la Encarnacion del XVII secolo. Acueducto romano ancora in uso. Columbario romano. Necropolis fenicia Puente de Noy. Monumenti eretti nel XX secolo ai Fenici, agli Uomini del mare, all' Acqua, ad Abderraman. Mirador en el Peňon del Santo punto di vista panoramico supra un enorme masso su cui è stata innalzata nel secolo passato un'alta croce. Arco en honor a Blas Infante innalzato il secolo scorso in onore del fondatore del nazionalismo andaluso. Parque Botanico El Majuelo. Parque Ornitologico Loro Sexi Parque Natural Cerro Gordo nel punto più elevato selvaggio e spettacolare del litorale. Parque de la reina Excita
[modifica] Dintorni
A 4 Km. Herradura baia protetta dalle montagne, località balneare del comune di Almuñecar con porto sportivo. A 20 Km. Salobreña sovrastata dalle rovine del castello arabo. A 23 Km. Motril centro di coltivazione della canna da zucchero e di raffinerie di petrolio. A 30 Km. Lancaròn centro idro-minerale e di villeggiatura ai piedi del Cerro del Caballo. A 30 km. la Cueva de Nerja grotte calcaree, ricche di concrezioni, con una buona illuminazione e resti di pitture rupestri.
[modifica] Feste
Festival del jazz, Festival internacional de circos, certamen internacional de guitarra Andres Segura, El dia de la Cruz, Semana Santa, Feria gastronomica, Noche de San Juan.