Agostino Beltrano
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[modifica] Vita
(Napoli 1607 – 1656) L’attività di Beltrano è documentata a Napoli nelle chiese di S. Maria degli Angeli a Pizzofalcone (1644 – 45), di S. Agostino degli Scalzi (1649), di S. Maria della Sanità (1654 - 56) e di S. Maria Donnaregina Nuova (1655). Gli antichi storici lo ritengono allievo di Massimo Stanzione, ma la sua primissima attività risulta influenzata dall’ambiente naturalistico della bottega di Filippo Vitale, frequentata anche da Falcone e da Pacecco De Rosa, dei quali è soprattutto con il primo che presenta evidenti affinità. Questi suoi interessi lo guideranno, in maniera più o meno costante fino a qualche anno prima della metà del secolo, inefficaci composizioni sia di destinazione religiosa (tele per il Duomo di Pozzuoli, affreschi in S. Maria degli Angeli a Pizzofalcone) che profana (Ritratto di Carlo Tocco, Pio Monte della Misericordia). Poi dal 1649 circa, anno in cui sono documentate le due tele per la Cappella Schipani in S. Agostino degli Scalzi (S. Girolamo e S. Nicola da Tolentino) il suo stile sembra avviarsi verso soluzioni di accademia stanzionesca e tale si manterrà ancora nell’ultima produzione documentata. La tela di San Biagio in Santa Maria della Sanità a Napoli è l’ultimo lavoro noto di Beltrano, morto di peste nel 1656. Achille della Ragione - Agostino Beltrano, uno stanzionesco falconiano - Napoli 2008 Achille della Ragione - Aggiunte al catalogo di Beltrano - Napoli 2007