7,62 × 51 mm
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Il calibro 7,62 × 51 mm (7,62 NATO) corrisponde al 308 winchester e deriva dal calibro più potente 30/06. In effetti, la .308 Winchester non è altro che una versione accorciata, di circa dodici millimetri, e lievemente modificata, nella parte apicale del bossolo, della più anziana .30/06. Il che significa in termini balistici una leggera perdita di gittata, di circa il 15%, ma un tiro più teso e dritto. Questa modifica si rese necessaria nel dopoguerra per l'impiego in armi militari automatiche, nelle quali inoltre tanto minore è la corsa dell'otturatore in fase di espulsione del bossolo e di riarmo, tanto più veloce e scevra da inceppamenti risulta la cadenza di fuoco. Il .30/06 infatti, ampiamente usato dagli Americani durante la Seconda Guerra Mondiale nel famoso fucile M1 Garand, e risultato comunque fin dall'inizio sovradimensionato anche per il tiro singolo di impiego bellico, si dimostrò assolutamente impossibile da gestire su armi in grado di sparare a raffica, anche in termini di controllabilità dell'arma stessa. La 7,62x51, sotto forma di .308 winchester, sua gemella civile (la differenza fra le due cartucce è solo nell'angolazione del colletto del bossolo, più marcato nella munizione militare; e nel tipo di innesco, di tipo "Berdan" non ricaricabile, sempre per la munizione militare) si è anche rivelata particolarmente adatta per essere camerata in carabine semiautomatiche, dedicate alle battute al cinghiale o ad altri ungulati, grazie alla stupefacente precisione intrinseca; essa trova oggi una giusta collocazione pure in fucili a otturatore girevole scorrevole o a colpo singolo, con i quali fornisce rosate abbondantemente al di sotto di un MOA (Minute Of Angle), misura dell'ampiezza di una rosata pari a un pollice (25,4 mm) a 100 yarde (91,7 metri).