29er
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Progettato da Julian Bethwaite, guru dello skiff già designer dell'olimpico 49er e di 18 piedi australiani con cui ha vinto 2 titoli mondiali, il 29er è uno skiff puro accessibile e propedeutico al suo 'fratello maggiore'.Ha il vantaggio di una notevole leggerezza, 90 kg armato e senza pesi di equalizzazione aggiuntivi, e vanta una superficie velica di 13,2 mq tra randa e fiocco più 17mq di gennaker. In Europa viene costruito da Ovington Boats, cantiere che produce anche 49ers, 18 piedi ed il Musto skiff, ed è garanzia di qualità e robustezza.E' una barca adatta per equipaggi tra 105 e 140 chili. Arrivata in Italia all'inizio di quest'anno grazie alla partecipazione della classe ai
mondiali Isaf 2002, sta riscuotendo un interesse eccezionale. Un primo trial-days è stato organizzato
sul lago di Garda nel mese di ottobre 2002 con ampia partecipazione di pubblico, e tutti coloro che hanno avuto occasione di provarlo hanno detto semplicemente: ENTUSIASMANTE!In condizioni ottimali il 29er supera agevolmente la velocità del vento, ed equipaggi allenati hanno passato i 20 nodi. Nella chat internazionale si parla di una velocità massima mai toccata di 28 (VENTOTTO!) nodi con un reale di 35: a bordo di una barca di 4,40 metri bompresso escluso, vi assicuriamo che si tratta di un'esperienza assolutamente da vivere.Il 29er è uno skiff puro, non uno pseudo-skiff, e regala le
emozioni degli skiff con il vantaggio di non essere scorbutico come il suo fratello maggiore 49er.E'
facilissimo da raddrizzare in caso di scuffia, all'inizio evento tutt'altro che infrequente, in quanto la deriva con la barca girata a 90 gradi si trova a 30 centimetri a pelo d'acqua. Una sola
persona di 55 kg è sufficiente a riportare l'imbarcazione in posizione eretta con 15 nodi di vento.
Il pozzetto autovuotante poi permette di dimenticarsi dell'acqua e di ripartire immediatamente. Mai più piedi rotti o tagli sugli sgottatori!Nata per durare, con vele in mylar di spessore
sovradimensionato per evitare precoci rotture ed uno scafo costruito con la stessa tecnica del laser,
due robusti gusci assemblati assieme. Tra gli altri vantaggi quelli della trasportabilità sul tetto del veicolo grazie all'albero divisibile ed un fantastico rapporto qualità-prezzo.