We Can't Dance
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We Can't Dance | ||
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Artista | Genesis | |
Tipo album | Studio | |
Pubblicazione | 12 novembre 1991 | |
Durata | 71 min: 23 sec | |
Dischi | 1 | |
Tracce | 12 | |
Genere | Pop rock | |
Etichetta | Atlantic Records (Usa) | |
Produttore | Nick Davis & Genesis | |
Premi | ||
Dischi d'oro | 1 | |
Dischi di platino | 4 |
Genesis - cronologia | ||
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Album precedente Invisible Touch (1986) |
Album successivo The Way We Walk, Vol.1: The Shorts (1992) |
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We Can't Dance (1991) è il quindicesimo album in studio dei Genesis. Sarà anche l'ultimo album in cui compare Phil Collins.
Indice |
[modifica] Il disco
We Can't Dance fu il primo album dei Genesis in cinque anni, dopo il successo internazionale di Invisible Touch del 1986. L'album, uscito come doppio LP e un solo CD, raggiunse la posizione n. 1 delle classifiche in Inghilterra e la posizione n. 4 negli Stati Uniti, vendendo diversi milioni di copie nel mondo (inclusi 4 milioni solo negli Stati Uniti). Dall'album vennero estratti diversi hits, tra i quali No Son of Mine, Hold on My Heart, I Can't Dance e Jesus He Knows Me. Altri singoli tratti dall'album furono Tell Me Why in Europa ed Inghilterra e Never A Time in America, tutti supportati da videoclip tranne l'ultimo.
Nonostante il cospicuo potenziale commerciale, We Can't Dance contiene tuttavia anche diversi pezzi lunghi, nella miglior tradizione del gruppo, cosa che rende l'album decisamente più valido del suo predecessore Invisible Touch, nel quale questo elemento era stato maggiormente trascurato. Sia Driving The Last Spike(dal toccante testo che racconta il sacrificio di tante vite umane per la costruzione delle ferrovie inglesi nell'Ottocento) che Fading Lights (uno dei migliori lavori della band, con il suo lungo inciso strumentale) superano infatti i dieci minuti di durata, mentre Dreaming While You Sleep (una storia il cui protagonista fugge dopo avere investito una donna) raggiunge i sette minuti e Living Forever ha nella sua seconda parte una bellissima improvvisazione strumentale.
Dopo la pubblicazione dell'album, il gruppo passò tre mesi - dal maggio all'agosto del 1992 - in tour negli stadi per promuovere l'album, con un'appendice nelle arene e teatri inglesi nell'autunno dello stesso anno - registrando il tutto esaurito nella maggior parte delle esibizioni, e dando ai fan l'ultima possibilità di vedere il gruppo prima dell'abbandono di Phil Collins e del tour della reunion del 2007.
[modifica] Curiosità
La malinconica ballata "Since I lost you" fu scritta da Phil Collins per commemorare la morte del figlio di Eric Clapton, suo grande amico. Mai presentata dai Genesis in concerto, fu eseguita da Collins in occasione del suo concerto per la serie Storytellers nel 1997.
[modifica] Tracce
- No Son of Mine (Collins) - 6:39
- Jesus He Knows Me (Collins) - 4:16
- Driving the Last Spike (Collins) - 10:08
- I Can't Dance (Collins) - 4:01
- Never a Time (Rutherford) - 3:50
- Dreaming While You Sleep (Rutherford) - 7:16
- Tell Me Why (Collins) - 4:58
- Living Forever (Banks) - 5:41
- Hold on My Heart (Collins) - 4:38
- Way of the World (Rutherford) - 5:38
- Since I Lost You (Collins) - 4:09
- Fading Lights (Banks) - 10:16
(Nota: tutti i brani sono acreditati a Banks, Collins e Rutherford; gli autori indicati tra parentesi sono riferiti ai testi)
[modifica] Formazione
Formazione storica: Tony Banks | Phil Collins | Peter Gabriel | Steve Hackett | Mike Rutherford
Altri componenti: Anthony Phillips | Chris Stewart | Jonathan Silver | John Mayhew | Mick Barnard | Ray Wilson |
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Album in studio | |
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From Genesis to Revelation | Trespass | Nursery Cryme | Foxtrot | Selling England by the Pound | The Lamb Lies Down on Broadway | A Trick of the Tail | Wind & Wuthering | And Then There Were Three | Duke | Abacab | Genesis | Invisible Touch | We Can't Dance | Calling All Stations |
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Album live | |
Genesis Live | Seconds Out | Three Sides Live | The Way We Walk |
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