Vincenzo Martellotta
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Vincenzo Martellotta (Taranto, 1° gennaio 1913 – Castelfranco Emilia, 27 agosto 1973) è stato un militare italiano. Prestò servizio come incursore nella Regia Marina durante la seconda guerra mondiale venendo decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Dopo aver conseguito la maturità classica presso il Liceo Morea di Conversano (BA) si iscrive al 1° anno nella Facoltà di Ingegneria dell'Università di Napoli, attratto dal mare, inoltra domanda all'Accademia Navale di Livorno e nell'ottobre 1931 fu ammesso allievo nel Corpo delle Armi Navali.
Nel 1934 viene destinato all'Istituto Superiore di Guerra a Torino e, presso il Politecnico di questa città, conseguì la laurea in Ingegneria Industriale. Promosso Sottotenente A.N. nel 1935 e Tenente A.N. nel 1936, nell'ottobre 1937 e dopo aver terminato il Corso integrativo presso l'Accademia Navale, viene destinato a Massaua quale ufficiale dirigente delle Officine Siluri e Artiglieria e dell'Autoreparto.
Rimpatriato nel 1939, svolse incarichi prima presso la Direzione Armi Subacquee alla Spezia e poi presso il Reparto Siluri, Lanciasiluri, Torpedini e Collaudo Sommergibili a Taranto. Nell'ottobre 1940 passa alla Xª Flottiglia MAS ed al termine del duro corso addestrativo partecipa all'azione su Malta il 26 luglio 1941 e a quella su Alessandria d'Egitto sulla notte dal 18 al 19 dicembre 1941, che culminò con l'affondamento di due corazzate e di una petroliera inglese. Coadiuvato dal 2° operatore Capo palombaro di 3a classe Mario Marino, attaccò la petroliera Sagona affondandola e danneggiando il cacciatorpediniere britannico Jervis.
Tratto prigioniero dopo la vittoriosa azione, rimpatriò nel febbraio 1944 e partecipo alla guerra di liberazione nei "Mariassalto". Terminato il conflitto partecipò volontariamente allo sminamento ed alla bonifica dei porti di Genova, San Remo, Oneglia e Porto Maurizio, e, assieme al fratello Diego, maggiore dei Bersaglieri ed esperto in chimica di guerra, alla bonifica dei porti di Brindisi, Bari, Barletta, Molfetta e Manfredonia.
Nel 1947, con gli uomini del Nucleo di cui era al comando, domò un incendio sviluppatosi in un deposito di esplosivi a Bari e neutralizzo un potente aggressivo chimico fuoriuscito da un ordigno, scongiurando cosi gravissimi danni alla cittadinanza. Per questa azione, nella quale riporto ustioni da iprite tali da rendere necessario il suo ricovero in ospedale, venne decorato di Medaglia d'Argento al Valore Civile.
Promosso tenente colonnello A.N. nel gennaio 1953, nel 1960, venne collocato in ausiliaria nel grado di colonnello A.N.