Victor Brauner
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Victor Brauner (Piatra Neamţ, 15 giugno 1903 – Parigi, 12 marzo 1966) è stato un pittore rumeno.
Pittore dadaista poi surrealista. Ha fatto parte, come Constantin Brancusi, Eugenio Ionesco, Mircea Eliade, Panaït Istrati e Emil Cioran, dell'importante comunità di artisti e intellettuali rumeni di Parigi.
Ha studiato alla scuola di Belle Arti di Bucarest dal 1919 al 1921. Nell'ottobre 1924, espose per la prima volta le sue opere in una galleria, nello stesso anno pubblicò con Ilarie Voronca il primo e unico numero della rivista "75 H.P." da loro stessi fondata, nella quale è contenuto il manifesto della "picto-poésie": non solamente pittura, né solamente poesia, la "picto-poesia" contrappone forme geometriche differenziate dal colore e dal tocco del pennello, sulle quali vengono scritte parole a mano o a stampa, formando, secondo lo spirito che le anima (spirito): futurista,o, dadaista, o, costruttivista, un vocabolario i cui significati non hanno senso che per il loro "scritto" sulla tela e sottolineano l'espressione dinamica dell'immagine.
Un primo viaggio a Parigi nel 1925, gli fa scoprire Giorgio de Chirico ed i surrealisti.
Nel 1932, va a vivere a Parigi, e attraverso Yves Tanguy conosce gli esponenti del gruppo dei surrealisti. Comincia a dipingere una serie de quadri con il simbolo "dell'occhio enucleato".
- « Autoritratto » (1931), « La Porta » e « Paesaggio méditerraneo » (1932).
Nel 1934, espone per la prima volta a Parigi alla Galleria Pierre. André Breton scrive la prefazione del catalogo della mostra.
Nel 1935 Victor Brauner ritorna a Bucarest, dove resterà fino al suo ritorno a Parigi nel 1938. Il 27 agosto di quell'anno, durante un litigio tra amici viene colpito da un bicchiere e ferito gravemente all'occhio sinistro.
Fino al settembre 1939, il pittore attraversa il periodo detto delle "Chimère".
Dopo la disfatta del 1940 e l'occupazione parziale della Francia da parte dell'armata tedesca, Victor Brauner si rifugiò nella città di Air-Bel vicino a Marsiglia dove ritrovò altri artisti come André Breton, Max Ernst, Wifredo Lam, Victor Serge. Sperava di ottenere un visto per lasciare la Francia e scappare all'oppressione nazista, ma non ci riuscì. La precarietà del momento e la mancanza di mezzi, lo obbligò a cambiare tecnica pittorica, si mise allora a dipingere con dei colori a cera , materiale che diede alle sue opere un senso alchemico ed esoterico.
- « Devenir non devenant » (1943), « Analogie animale » (1945), « Triomphe du doute », « Motan de Lune » (1946).
Fino al termine del conflitto, Victor Brauner si rifugiò nella regione di Perpignan presso la famiglia del poeta surrealista Robert Rius. Nel 1947, partecipò all'Esposizione Surrealismo, alla Galleria Maeght e presentò il suo essere-oggetto le « Loup-table». Dopo questa mostra lasciò il gruppo surrealista e la sua pittura si attenuò fino quasi a diventare monocroma. Morì a 63 anni di embolia polmonare e venne seppellito a Parigi nel cimitero di Montmartre.
La sua opera pittorica, prolifica molto colorata e particolarmente immaginativa è molto ben rappresentata a Parigi (Musée national d'Art moderne, Musée d'Art moderne de la Ville de Paris) e a Strasburgo (Musée d'Art moderne et contemporain).