Via de' Tornabuoni
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Via de' Tornabuoni, o Via Tornabuoni, è una strada del centro storico di Firenze che va da piazza Antinori al ponte Santa Trinita, attraversando piazza Santa Trinita.
È una strada fra le più eleganti di Firenze fin dal Rinascimento e oggi si caratterizza per la presenza delle migliori boutique di stilisti di alta moda e di gioielleria.
Indice |
[modifica] Storia
Anticamente vi passavano le mura romane e nei pressi dell'attuale Palazzo Strozzi si trovava la Porta di Brancazio, storpiatura di "San Pancrazio". La via, inclusa nelle mura dal XII secolo, ha avuto più nomi: via Larga dei Legnaiuoli, per l'Arte dei Legnaioli nella zona, e via dei Belli Sporti, per la vocazione scenografica che sin dall'antico contraddistingueva la via. Il periodo d'oro della strada iniziò in epoca Granducale, quando vi passavano i cortei di carrozze, che da palazzo Pitti imbucavano via Maggio e il Ponte Santa Trinita.
Con piazza Santa Trinita era quindi un punto rinomato per le parate, i cortei e i giochi di piazza, come le corse di cavalli, le partite di pallone col bracciale (antenato del tennis) o di calcio in costume (talvolta), oppure il Torneo dell'Anello, gara per arcieri a far passare un freccia entro un anello sospeso in mezzo alla via.
L'aspetto della via era comunque molto diverso, specialmente quando passava davanti al Palazzo Tornabuoni che le dà il nome: qui la strada era molto più stretta, circa la metà dell'ampiezza odierna, proprio per la presenza del palazzo. Questo venne "tagliato" solo dopo il 1857, per i lavori di allargamento della via, ricostruendo una nuova facciata con l'antica loggetta seicentesca spostata all'angolo opposto.
[modifica] Edifici
Sulla strada e alle sue estremità si affacciano numerosi palazzi storici. Tra i più importanti:
- Lato est, partendo dall'Arno
- Palazzo Spini Feroni, di impianto Trecentesco, oggi sede del Museo Salvatore Ferragamo;
- Palazzo Buondelmonti (in piazza Santa Trinita), tipico esempio dell'edilizia residenziale patrizia della fine del Quattrocento;
- Palazzo Bartolini Salimbeni (in piazza Santa Trinita), di Baccio d'Agnolo, eseguito tra il 1517 e il 1520 in stile romano;
- Palazzo Medici Tornaquinci, già Cambi del Nero, quattrocentesco, prende il nome da quello di una famiglia nata fondendo un ramo della famiglia Medici e uno dei Tornabuoni;
- Palazzo Altoviti Sangalletti, che ospitava dall'Ottocento il Caffé Doney;
- Palazzo Gherardi Uguccioni o Alamanni, restaurato nei primi anni dell'Ottocento;
- Palazzo Strozzi, uno dei più bei palazzi rinascimentali di Firenze, di Benedetto da Maiano e Simone del Pollaiolo, costruito tra il 1489 e il 1534;
- Palazzo Tornabuoni, imponente edificio che occupa quasi tutto un isolato; fu costruito nel tardo Cinquecento, ma "tagliato" in occasione dell'allargamento ottocentesco della strada;
- Lato ovest, partendo dall'Arno
- Uno dei palazzi dei Gianfigliazzi, angolo Lungarno Corsini
- La Torre dei Gianfigliazzi, del XIII secolo, eretta da una delle più ricche famiglie fiorentine dell'epoca;
- (piazza Santa Trinita con la basilica di Santa Trinita)
- Palazzo Minerbetti, il primo dopo piazza Santa Trinita, di impianto trecentesco;
- Palazzo Strozzi del Poeta (o Giaconi), così chiamato perché il proprietario Giovan Battista Strozzi era un letterato;
- Palazzo del Circolo dell'Unione (gia Corsi e della Commenda da Castiglione), edificato dal 1559 dal Vasari;
- Palazzo Dudley, già di Orazio Rucellai, con la loggetta incuneata tra via della Vigna Nuova e via della Spada;
- Palazzo Viviani della Robbia, di Giovan Battista Foggini;
- Palazzetto Tornabuoni, fu quasi una dependance dell'antistante grande palazzo Tornabuoni
- Palazzo Larderel, già Palazzo Giacomini, di Giovanni Dosio;
- Palazzo Antinori (in piazza Antinori), costruito tra il 1461 e il 1469 da Giuliano da Maiano.
Al termine della strada, ormai su piazza Antinori, si trova anche la teatina chiesa di San Gaetano, capolavoro del barocco fiorentino.
[modifica] La strada oggi
La strada ancora oggi mantiene un'atmosfera raffinata, ma il proliferare delle boutique (Gucci e Ferragamo in primo luogo, maison fiorentine), ha reso la strada una fashion victim, cioè vittima della moda, nel senso che i suoi antichi esercizi storici hanno dovuto negli ultimi anni cedere il passo al business più redditizio dell'alta moda. Fra i locali storici chiusi negli ultimi 20 anni ci sono la prestigiosa Libreria Seeber, attiva dal 1865, o il Caffè Casoni, dove fu inventato il famoso cocktail Negroni. Inoltre questa zona, essendo fra le più costose della città, è praticamente spopolata la sera e nei week end, quando sono chiusi i lussuosi negozi nonché le banche, gli studi di medici, di architetti e di avvocati, uniche attività a potersi permettere la zona. Negli ultimi anni si è cercato di evitare la totale "devitalizzazione" della via facendo sì, per esempio, che il negozio di moda (di Roberto Cavalli) che ha sostituito il Caffè Giacosa mantenesse al suo interno un caffè, come luogo di incontro, oltre che di shopping.
[modifica] Bibliografia
- Francesco Cesati, La grande guida delle strade di Firenze, Newton Compton Editori, Roma 2003.
- Vedi anche la bibliografia su Firenze.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
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