Vangelo secondo Luca
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Il Vangelo di Luca nel canone della Bibbia è il terzo ed ultimo dei Vangeli sinottici del Nuovo Testamento.
Il Vangelo è in realtà la prima parte di un'unica opera che comprende anche gli Atti degli Apostoli che Luca scrisse per far crescere nella fede "l'illustre Teofilo" 1,1, probabilmente un ricco e colto greco che si avvicinava al cristianesimo.
Indice |
[modifica] Composizione
L'autore del terzo vangelo non è un apostolo ma si tratta quasi certamente del discepolo di Paolo di Tarso. Luca era anche un colto medico, originario di Antiochia di Siria.
Paolo lo cita in alcune sue lettere, chiamandolo "compagno di lavoro" (nella Lettera a Filemone 24) e indicandolo nella Lettera ai Colossesi 4,14 come "caro medico". Mentre in un duro carcere attende il supplizio, Paolo scrive a Timoteo che ormai tutti lo hanno abbandonato, meno uno: "solo Luca è con me" (4,11). E questa è l'ultima notizia certa dell'evangelista. La tradizione lo ricorda anche come pittore.
[modifica] Datazione
La datazione della composizione del Vangelo di Luca è oggetto di controversia tra gli esegeti e le teorie relative al suo inquadramento cronologico oscillano tra il 70 e l'80.
Alcuni propendono per una datazione alta e ritengono probabile che esso sia stato scritto prima del martirio di san Paolo, avvenuto attorno al 67 in Roma. Questa datazione si deduce dal fatto che l'altra opera lucana facente parte del Nuovo Testamento, gli Atti degli Apostoli inizia proprio con un richiamo al preesistente Vangelo dello stesso autore e che essa si conclude con la narrazione della prigionia di San Paolo in Roma, senza alcun cenno alla sua condanna ed esecuzione. Condanna e martirio del maestro, che aveva preso Luca con sé, costituiscono eventi di importanza grandissima, dei quali l'autore degli Atti, anche dato il loro con-carattere biografico, avrebbe certamente dato ampio resoconto (come avviene nei molti Acta Martyrum) e sul modello della stessa vita di Cristo, se ne fosse stato a conoscenza al momento in cui scrisse la sua opera.
Un'altra corrente esegetica più recente inquadra la scrittura del vangelo ad un periodo posteriore alla morte di San Paolo, tra il 75 e l'80.
Questa datazione bassa si basa principalmente sull'assunto che la profezia sulla distruzione di Gerusalemme (21,20-24), avvenuta nel 70, ivi vividamente rappresentata, non potrebbe che essere il riflesso della conoscenza del fatto avvenuto. Un altro dato che porterebbe ad una data più tarda è il seguente passo di Sant'Ireneo "Luca ha consegnato in un libro il Vangelo che Paolo predicava" per dedurne che esso indicherebbe che l'evangelista abbia composto l'opera dopo il martirio dell'Apostolo.
Secondo la tradizione antica il Vangelo sarebbe stato composto in Grecia.
[modifica] Stile
L'opera lucana è scritta in un greco colto e scorrevole e merita una certa attenzione anche come opera letteraria della grecità.
Lo stile narrativo del vangelo si presenta più elaborato di quello degli altri vangeli e rivela una ricerca compositiva sobria ed equilibrata.
[modifica] Contenuto
Il Vangelo dal punto di vista narrativo è più approfondito rispetto agli altri tre: è l'unico che riporta con molti dettagli gli avvenimenti che riguardano Maria, Giovanni e Giuseppe prima e durante la nascita di Gesù ed è il solo Vangelo che riporta l'unico episodio conosciuto che riguarda Gesù prima che compisse trent'anni: la sua prima visita al Tempio di Gerusalemme. I primi capitoli del Vangelo secondo Luca sono infatti noti come il Vangelo dell'Infanzia.
Il Vangelo dell'infanzia contiene, inoltre, tre bellissime preghiere: il Magnificat, il Benedictus ed il Nunc Dimittis.
Anche il corpo centrale del vangelo, in cui Luca narra del viaggio di Gesù dalla Galilea a Gerusalemme 9,51-18,14, non trova riscontri negli altri vangeli.
[modifica] Teologia
Dal punto di vista dottrinale il Vangelo secondo Luca sottolinea, con dei racconti teologici dei segni, la misericordia, la dolcezza e la bontà di Gesù.
I temi ricorrenti del vangelo lucano sono infatti la condanna delle ricchezze, il valore della povertà ed un richiamo continuo all'azione dello Spirito Santo, che trova ampio spazio anche negli Atti degli apostoli.
Anche l'aspettativa escatologica, presente negli altri vangeli, in Luca assume connotati storici, nel senso che il tempo messianico della salvezza ed il Regno dei cieli trovano nella figura di Gesù piena realizzazione.
[modifica] Bibliografia
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- Manzi, F., “‘... Com’è misericordioso il Padre vostro’. Il ritratto di Dio rivelato dal Gesù secondo Luca”, in FRANCO GIULIO BRAMBILLA – ARISTIDE FUMAGALLI – FRANCO MANZI – EROS MONTI, Camminava con loro. Gesù e il cristiano nel vangelo di Luca, Milano, Centro Ambrosiano, 2003, pp. 9-22.
- Manzi, F., “Il discernimento profetico dei segni di Dio. Spunti teologico-biblici alla luce di Isaia 7,1-17 e del Vangelo secondo Luca”, in La Scuola Cattolica 129 (2001) 213-271.
- Manzi, F., La “forma” obbedienziale del servizio di Gesù Cristo e di Maria. Confronto esegetico-teologico di Fil 2,7 con Lc 1,48. Estratto della tesi di laurea in sacra teologia con specializzazione in mariologia (= Dissertationes ad lauream in Pontificia Facultate Theologica “Marianum” 79), Roma, 1999, 213 pp.
- Manzi, F., Gesù dodicenne. Spunti biblici e riflessioni teologiche (= Le Àncore s.n.), Milano, Àncora, 2007, 189 pp.
- Manzi, F., “Giovanni Battista e Gesù: maturazione umana e singolarità filiale”, in Parola Spirito e Vita 48 (2004) 141-157.
- Manzi, F., “Identità e memoria di Gesù nell’attestazione narrativa di Lc 24,1-49 e 4,16-30”, in La Scuola Cattolica 133 (2005) 351-382.
- Manzi, F., “I paradossi della passione secondo Luca (Lc 22-23)”, in ALBERTO BIGARELLI (ed.), Luca – Alcuni percorsi: la preghiera, lo Spirito Santo, la misericordia, i paradossi della passione, fatti e parole nei racconti pasquali. Atti de “le giornate del Vangelo” a cura del CAB Diocesi di Carpi (= Sussidi Biblici 62), Reggio Emilia, Edizioni San Lorenzo, 1998, pp. 85-113.
- Manzi, F., “‘Quanto più il Padre vostro celeste...’. La rivelazione della singolare paternità di Dio secondo Luca”, in La Rivista del Clero Italiano 84 (2003) 774-792.
- Manzi, F., “I segni della chiamata. La vocazione di Pietro in Lc 5,1-11”, in La Rivista del Clero Italiano 86 (2005) 121-132.
- Manzi, F., “Segni di Dio e maturazione ‘drammatica’ della vocazione di Simon Pietro”, in La Scuola Cattolica 132 (2004) 479-517.
- Manzi, F., “‘Signore, insegnaci a pregare!’. La preghiera di Gesù secondo Luca”, in FRANCO GIULIO BRAMBILLA – ARISTIDE FUMAGALLI – FRANCO MANZI – EROS MONTI, Camminava con loro. Gesù e il cristiano nel vangelo di Luca, Milano, Centro Ambrosiano, 2003, pp. 23-38.
- Manzi, F., “‘Ti ringrazio, Padre...’. Preghiera riconoscente e figliolanza divina del Gesù secondo Luca”, in La Rivista del Clero Italiano 84 (2003) 516-533.
[modifica] Collegamenti esterni
- Testo del Vangelo di Luca basato sulla versione CEI del 1974
- Il Vangelo secondo Luca e lo Zen Commento al Vangelo di Luca in duplice chiave, Cristiana e Buddista
- Portale Cristianesimo: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di cristianesimo