Un giorno nella vita (film 1945)

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Un giorno nella vita
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Titolo originale:	Un giorno nella vita
Lingua originale:	{{{linguaoriginale}}}
Paese:	Italia
Anno:	1945
Durata:	117'
Colore:	B/N
Audio:	sonoro
Rapporto:	{{{ratio}}}
Genere:	dramma
Regia:	Alessandro Blasetti
Soggetto:	Alessandro Blasetti, Cesare Zavattini
Sceneggiatura:	Alessandro Blasetti, Cesare Zavattini, Mario Chiari, Anton Giulio Majano, Diego Fabbri
Produttore:	Orbis Film
Produttore esecutivo:	{{{produttoreesecutivo}}}
Casa di produzione:	{{{casaproduzione}}}
Distribuzione (Italia):	{{{distribuzioneitalia}}}
Storyboard:	{{{nomestoryboard}}}
Art director:	{{{nomeartdirector}}}
Character design:	{{{nomecharacterdesign}}}
Mecha design:	{{{nomemechadesign}}}
Animatori:	{{{nomeanimatore}}}
Interpreti e personaggi
Amedeo Nazzari: capitano De Palma Massimo Girotti: Monotti Elisa Cegani: Olga, la madre superiora Arnoldo Foà: Brusan Mariella Lotti: Dina Sassoli: Ave Ninchi: Ada Dondini: Marcella Melnati: Amalia Pellegrini: Enzo Biliotti: Flavia Grande: Goliarda Sapienza: Dante Maggio: Ada Colangeli: Antonio Pierfederici: Luciano Mondolfo: Carlo Maronetto: Rino Purgatori:
Doppiatori originali:
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Doppiatori italiani:
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Episodi:

Fotografia:	Mario Craveri
Montaggio:	Mario Serandrei
Effetti speciali:	{{{nomeeffettispeciali}}}
Musiche:	Enzo Masetti
Tema musicale:	{{{temamusicale}}}
Scenografia:	Salvo D'Angelo
Costumi:
Trucco:	{{{nometruccatore}}}
Sfondi:	{{{nomesfondo}}}
Premi:
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Sequel:	{{{nomesequel}}}
Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film

Un giorno nella vita è un film del 1945 diretto da Alessandro Blasetti.

È stato presentato in concorso al Festival di Cannes 1946.

[modifica] Trama

Attenzione: di seguito viene rivelata, del tutto o in parte, la trama dell'opera.

Durante la guerra, un gruppo di partigiani si rifugia in un convento di suore di clausura. Scandalizzate, queste cercano di non avere nessuno contatto con gli uomini, ma sono costrette a farlo per curare uno di essi in cui la madre superiora riconosce l'uomo che le aveva ucciso il marito molti anni prima. A causa di un bombardamento aereo, uomini e donne sono costretti a rifugiarsi nelle cantine, dove incominciano a simpatizzare. Una delle suore, addirittura, vorrebbe andarsene con i partigiani quando questi abbandonano il convento. Arrivano i tedeschi che per rappresaglia le fucilano. I partigiani, riconquistato il convento, vorrebbero per vendicarsi, passare per le armi i superstiti, ma i corpi delle suore sembrano non chiedere alcuna vendetta. L'unica suora sopravvissuta è preda della follia e ripete senza sosta: "Nessuno di noi sa quello che fa".