Treviolo
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Treviolo | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Lombardia | ||||||||
Provincia: | Bergamo | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 225 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 8,7 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 1.144 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Albegno, Curnasco, Roncola | ||||||||
Comuni contigui: | Bergamo, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Curno, Dalmine, Lallio | ||||||||
CAP: | 24048 | ||||||||
Pref. tel: | 035 | ||||||||
Codice ISTAT: | 016220 | ||||||||
Codice catasto: | L404 | ||||||||
Nome abitanti: | treviolesi | ||||||||
Santo patrono: | San Giorgio | ||||||||
Giorno festivo: | 23 aprile | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Treviolo (Treviöl in dialetto bergamasco) è un comune di quasi 10.000 abitanti della provincia di Bergamo.
Situato nell'hinterland di Bergamo, dista circa 6 chilometri dal centro del capoluogo orobico.
Indice |
[modifica] Cenni storici
Il comune di Treviolo, situato ad ovest di Bergamo, con il quale crea quasi una sorta di insediamento abitativo ininterrotto, si compone di ben quattro nuclei abitati, anch'essi ormai fusi tra loro con soluzione di continuità: il capoluogo Treviolo e le frazioni Albegno, Curnasco e Roncola.
I primi insediamenti umani presenti sul territorio dovrebbero essere quelli di alcune tribù dei Liguri, come si evince dal toponimo Curnasco, dove la desinenza "-asco" risulta essere elemento caratteristico di quelle popolazioni.
Successivamente il territorio venne interessato dagli stanziamenti di gruppi di Galli Cenomani, i quali diedero origine al nucleo del capoluogo Treviolo, che da essi trae il suo significato etimologico: la radice celtica TREV infatti indica un villaggio. Menzionato in età medievale con il nome Trevilio, si vide aggiungere successivamente il suffisso -ol probabilmente per distinguerlo, con una forma diminutiva, dal paese di Treviglio.
Fu con l'epoca romana che il nucleo abitativo ebbe un notevole sviluppo, situazione a cui è stato possibile risalire grazie ai numerosi reperti rinvenuti sul territorio, tra cui resti di costruzioni, monete, ma anche resti di sepolture. Vista la vicinanza con Bergamo si è portati a pensare che questi fossero accampamenti considerati luoghi di avvistamento nonché avamposti difensivi della città stessa.
Al termine della dominazione romana si pensa che Treviolo, Albegno e Curnasco abbiano attraversato una fase di spopolamento, terminata con l'arrivo dei Longobardi, i quali istituirono un fundo Curnasco, citato in documenti dell'anno 774. Di poco successivi, precisamente del 871, sono gli atti in cui si menziona Albineas (poi traslato, già dal 964 in Albigna), mentre Trevilio appare in carte risalenti al 910 (soltanto nel 1174 apparirà come Triviliolo).
Erano gli anni in cui l'intera zona era stata assoggettata al dominio del Sacro Romano Impero, i cui reggenti istituirono il feudalesimo. Questi affidarono al Vescovo di Bergamo i territori di Treviolo già nel XII secolo, ma la loro posizione di vicinanza al capoluogo orobice li rese particolarmente ambiti dalle fazioni guelfe e ghibelline, che miravano ad assumerne il controllo.
Numerose furono le devastazioni territoriali, alle quali si cercò di porre fine con la costruzione, nel XIII secolo, di un imponente castello nella frazione di Albegno, ai tempi separata amministrativamente sia da Treviolo che da Curnasco: in quel contesto la zona venne occupata dalla famiglia Suardi, di schieramento ghibellino, che diede grande importanza strategica al borgo.
Gli scontri raggiunsero l'apice nel corso dell'anno 1405, quando Treviolo fu sottoposto ad un violento attacco perpetrato dalla famiglia guelfa dei Colleoni di Trezzo sull'Adda, che distrussero edifici ed uccisero numerosi abitanti schierati con la fazione a loro avversa.
La situazione ritornò alla normalità soltanto all’inizio del XV secolo, quando irruppe la Repubblica di Venezia che, grazie ad una serie di interventi mirati, riuscì a ristabilire un equilibrio sociale ponendo fine alle lotte ed a risollevare l’economia, favorendo lo sviluppo agricolo. Questo nonostante i terreni non fossero particolarmente fertili, a causa della loro natura alluvionale e ghiaiosa, a cui si pose rimedio creando una serie di piccoli canali irrigui.
A seguito di questo cominciò a svilupparsi anche la frazione Roncola, situata sulle rive del fiume Brembo, il cui toponimo dovrebbe derivare, al pari dell'omonimo comune poco distante, dalla parola latina Roncus (significante poggio), poi traslato in runcula, che indicherebbe appunto un agglomerato urbano posto in prossimità di un poggio o di un terrazzamento, in questo caso sul fiume Brembo.
I secoli successivi videro l’arrivo della dominazione francese al termine del XVIII secolo, a cui poi subentrarono nel 1815 gli austriaci, per poi passare definitivamente al Regno d'Italia nel 1859, senza che nel paese avvenissero episodi di rilevanza politica.
Soltanto nel 1927 il comune assunse le attuali dimensioni, quando a Treviolo vennero accorpate le altre frazioni. Tuttavia Curnasco, nella seconda metà del XX secolo cercò più volte di riottenere l'autonomia amministrativa, senza tuttavia riuscirvi.
[modifica] Luoghi d'interesse
Il luogo di maggior rilevanza è il castello di Albegno, risalente al periodo medievale, forse esistente già nel XI secolo. Attualmente si possono ancora ammirare la torre e l'ingresso, nonché parte della cinta muraria. Sempre nella suddetta frazione si trova la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista che, edificata nel 1930, possiede dipinti risalenti al XVI ed al XVII secolo, nonché sculture, tarsie e statue di grande impatto. Poco distante si trova la Villa Frizzoni-Micheletti (ora Villa Casarotto), risalente al XVII secolo, che ben risalta tra gli edifici circostanti.
In ambito religioso il luogo più importante è la chiesa parrocchiale di San Giorgio martire di Treviolo: risalente al XVII secolo, presenta al proprio interno parecchi affreschi di buon pregio, tra i quali spiccano quelli di Vincenzo Angelo Orelli.
Altri edifici presenti nel capoluogo sono la cappellania Viganoni, la Villa Galletti-Pesenti e la Villa Zanchi.
Nella frazione Curnasco si può trovare la chiesa di San Nazario e Celso, costruita nel XVI secolo ma ristrutturata in modo sostanziale nei secoli successivi. Della struttura originale rimangono numerosi affreschi e stucchi che fanno compagnia a statue e tele di epoche successive. In zona si trova anche la cinquecentesca cascina Colombo, tipico esempio di struttura rurale, al cui interno si trova ancora una macina.
Infine nella frazione di Roncola si trovano la chiesa del Sacro cuore, edificata nel 1922 e la chiesetta di Santa Maria nascente, attigua alla Villa Volpi, edificata dall'omonima famiglia con forme fastose
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Gianfranco Masper (LN) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 035 2059110
Email del comune: info@comune.treviolo.bg.it
[modifica] Gemellaggi
Treviolo è gemellata con:
[modifica] Eventi sportivi
Il 6 gennaio si è disputata presso il parco Callioni (frazione Roncola di Treviolo) la Maratona sul Brembo, una nota gara ufficiale FIDAL sulla distanza di 42,195 metri.
La gara è organizzata dal gruppo sportivo ASD Runners Bergamo, che ha scelto il parco Callioni come sede della sua 21° maratona.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Galleria fotografica
[modifica] Altri progetti
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- Portale Bergamo: Voci di Bergamo e del suo territorio