Stefan Edberg
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Stefan Edberg | ||
Dati biografici | ||
Nome | Stefan Bengt Edberg | |
Nato | 19/01/1966 Västervik |
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Paese | Svezia | |
Nazionalità | Svezia | |
Altezza | 188 cm | |
Peso | 77 kg | |
Dati agonistici | ||
Disciplina | Tennis | |
Ranking | 1° | |
Palmarès | ||
Olimpiadi | ||
Oro | Los Angeles 1984 | singolare |
Bronzo | Seoul 1988 | singolare |
Stefan Edberg (Västervik, 19 gennaio 1966) è un ex tennista svedese.
Fu tra i protagonisti della scena tennistica mondiale a cavallo tra gli anni ottanta e novanta.
Vincitore di 6 prove del Grande Slam e detentore del ranking n° 1 ATP per 72 settimane, è tuttora ricordato come il più grande interprete dello stile serve & volley.
È rimasta storica la sua rivalità con il tedesco Boris Becker, che ha sfidato in ben 18 finali di tornei del circuito maggiore, di cui tre consecutive (dal 1988 al 1990) sull'erba del prestigioso torneo inglese di Wimbledon.
Nel 1990 ricevette la Medaglia d'oro dello Svenska Dagbladet, il premio assegnato dal quotidiano Svenska Dagbladet al miglior sportivo svedese dell'anno.
Per tutta la sua carriera, Edberg è stato rispettato e ben voluto da colleghi e giornalisti, ed è un giocatore noto anche per la sua correttezza, che gli è valsa per ben 5 anni la conquista dello Sportsmanship award (Premio sportività), messo in palio dall'ATP per il giocatore più corretto della stagione. Dal 1996, anno in cui Edberg ha abbandonato l'attività agonistica, questo premio porta il suo nome.
Indice |
[modifica] La carriera
[modifica] L'ascesa
Stefan fece parlare di sé già dalla categoria giovanile under 18. Dopo aver vinto trionfato al torneo dell'Avvenire nel 1982, l'anno successivo, a 17 anni, realizzò il Grande Slam juniores, vincendo gli Australian Open, il Roland Garros, Wimbledon e Flushing Meadows. Ancora oggi è l'unico giocatore della storia ad aver ottenuto questo traguardo giovanile.
In quello stesso anno passò al professionismo. Sulle sue spalle la pesante eredità di un illustre conterraneo come Bjorn Borg e il confronto con un altro giovane svedese, Mats Wilander, già vincitore di Slam.
Ma il tennis di Edberg era completamente diverso da quello degli altri esponenti della scuola svedese: Stefan scendeva costantemente a rete ed esibiva uno splendido rovescio a una mano, su consiglio di un coach illuminato, Percy Rosberg.
Nel 1984 arrivò il primo trionfo in un torneo ATP, ottenuto a Milano, alle spese proprio di Mats Wilander in finale. Non fu l'unico acuto della sua prima stagione ad alti livelli. Alle Olimpiadi di Los Angeles il tennis era ancora uno sport dimostrativo, ma Edberg sbaragliò tutti senza lasciare per strada nemmeno un set e regalò l'oro alla Svezia.
Bisognerà però attendere il dicembre del 1985 per vederlo trionfare la prima volta nel Grande Slam sull'erba australiana di Kooyong. In finale batté ancora una volta Mats Wilander. Ma di quella edizione è rimasta negli annali soprattutto la straordinaria semifinale vinta contro il numero uno del mondo Ivan Lendl in una battaglia terminata 9-7 al quinto set.
All'Australian Open Edberg concesse il bis nel 1987, questa volta battendo in una finale molto dura l'idolo di Casa Pat Cash. L'anno precedente, Stefan aveva vinto a Gstaad il primo dei suoi tre titoli sulla terra battuta, raggiungendo a soli 20 anni il notevole traguardo di aggiudicarsi almeno un torneo su tutte le superfici (cemento, terra rossa, erba e sintetico).
Ma è per Wimbledon che passa la gloria tennistica. Proprio sull'erba di Londra Stefan si era rivelato al grande pubblico nel 1983, quando perse al secondo turno per 8-6 al quinto set contro il connazionale Erik Sundstrom. In una conferenza stampa di quella edizione del torneo, si era presentato ai giornalisti in un inglese ancora imperfetto, affermando di essere figlio di uno Swedish criminal (intendendo che suo padre lavorava nella crime police svedese).
Cinque anni dopo, nel 1988, Stefan poté alzare la coppa più prestigiosa. In semifinale rimontò uno svantaggio di due set a Miloslav Mečíř, mentre nella finale, giocata di lunedì per pioggia, batté il suo rivale di sempre, Boris Becker, vendicando la sconfitta subita tre settimane prima nella finale del torneo del Queen's.
Il 1989 fu la sua stagione più sfortunata. Agli Australian Open si ritirò prima del match contro Thomas Muster nei quarti di finale a causa di un infortunio alla schiena rimediato negli ultimi punti di un match a senso unico contro Pat Cash. A Parigi giunse in finale, per la sorpresa di quanti non lo consideravano competitivo ai massimi livelli sulla terra battuta. Qui, però, incappò in una delle partite più strane e rocambolesche della sua carriera: in vantaggio per 2 set a 1 contro il 17enne Michael Chang, andò avanti di un break anche nel quarto set e sciupò altre dieci palle break, prima di farsi rimontare e cedere al quinto. Il Roland Garros è rimasto l'unico trofeo importante a non entrare nel suo palmares.
Fu amara anche l'erba londinese. In finale c'era ancora Boris Becker ad attenderlo, ma questa volta fu Edberg a non entrare in partita e a rimediare una secca sconfitta in tre set. La rivincita lo svedese se la prese nel Masters di fine anno, vinto in finale proprio sul tedesco (n.2 del mondo), dopo aver battuto in semifinale Ivan Lendl (n.1).
[modifica] Gli anni migliori
Il biennio 1990-91 fu quello della consacrazione: un Edberg al top tecnicamente e fisicamente espresse il suo tennis migliore. Nel 1990 alternò nel Grande Slam prestazioni eccellenti a risultati deludenti. In Australia soltanto un infortunio lo fermò in finale contro Ivan Lendl quando era in vantaggio di un set e stava per servire per il secondo. A Parigi, invece, Stefan non riuscì a ripetere la bella prova dell'anno precedente e i suoi sogni si infransero al primo turno contro l'astro nascente del rosso, Sergi Bruguera. Pronto riscatto sull'amata erba inglese di Wimbledon: Stefan fece fatica a trovare la forma e rischiò l'eliminazione al terzo turno contro Mansdorf. Uscito indenne da una battaglia chiusasi 9-7 al quinto set, ritrovò il suo tennis e arrivò in finale al terzo appuntamento in tre anni con Boris Becker. Nei primi due set non ci fu partita, ma Boris recuperò e arrivò addirittura a condurre di un break nel quinto. Sfoderando quella grinta che in molti gli negavano, però, Edberg ribaltò ancora il match e si aggiudicò la bella per 6-4 nel set decisivo.
Da lì in poi ingranò la quinta. Sul cemento americano vinse tre titoli di fila portando a 21 la sua striscia di vittorie consecutive. Una serie positiva che gli valse per la prima volta in carriera la conquista dello scettro di numero 1, sancita il 12 agosto del 1990 e mantenuta per 72 settimane complessive. Chiuse peraltro due annate consecutive (1990 e 1991) in prima posizione. La striscia si interruppe a Stoccolma in finale, dove subì dal rivale di sempre Becker una delle sconfitte più sonore della sua carriera. Dopo la vittoria al Paris Masters di Bercy la settimana successiva (grazie al ritiro di Boris Becker nel primo set della finale) giunse al match decisivo anche alle ATP Finals, che per la prima volta si giocavano a Francoforte. Ma qui a sconfiggerlo fu uno straordinario ragazzo ventenne di Las Vegas, Andre Agassi.
Stefan iniziò il '91 determinato a centrare tutte le prove del Grande Slam. In Australia e a Wimbledon però fu ancora una volta sfortunato. A Melbourne perse in semifinale una maratona con Ivan Lendl, dopo aver sprecato malamente due match point. Stessa cattiva sorte sull'erba inglese, dove senza cedere neppure una volta il servizio fu costretto ad arrendersi ancora in semifinale al tedesco Michael Stich, che a fine partita totalizzò addirittura sei punti in meno di lui. A Flushing Meadows, invece, andò tutto per il verso giusto: un Edberg scintillante vinse un torneo che non aveva mai troppo amato, annichilendo in finale Big Jim Courier e giocando, per sua stessa ammissione, il miglior tennis della sua vita. L'anno successivo, nel 1992, si ripeté agli U.S. Open battendo in finale Pete Sampras.
[modifica] Tornei vinti
In carriera Stefan Edberg ha vinto un totale di 41 tornei, ai quali vanno aggiunti una medaglia d'oro (1984) e una di bronzo (1988) alle Olimpiadi e 4 Coppe Davis conquistate con la nazionale svedese (1984, 1985, 1987 e 1994). Ha inoltre conquistato 18 titoli in doppio con diversi partner, tra i quali i più duraturi sono stati Anders Jarryd e Petr Korda. Ha vinto in carriera un totale di $20,630,941 di montepremi.
Anno | Torneo | Finalista | Punteggio |
1984 | Milano | Mats Wilander | 6-4 6-2 |
1984 | Olimpiadi di Los Angeles | Francisco Maciel | 6-1 7-6 |
1985 | Memphis | Yannick Noah | 6-1 6-0 |
1985 | San Francisco | Johan Kriek | 6-4 6-2 |
1985 | Basilea | Yannick Noah | 6-7 6-4 7-6 6-1 |
1985 | Australian Open | Mats Wilander | 6-4 6-3 6-3 |
1986 | Gstaad | Roland Stadler | 7-5 4-6 6-1 4-6 6-2 |
1986 | Basilea | Yannick Noah | 7-6 6-2 6-7 7-6 |
1986 | Stoccolma | Mats Wilander | 6-2 6-1 6-1 |
1987 | Australian Open | Pat Cash | 6-3 6-4 3-6 5-7 6-3 |
1987 | Memphis | Jimmy Connors | 6-3 2-1 rit. |
1987 | Rotterdam | John McEnroe | 3-6 6-3 6-1 |
1987 | Tokyo (outdoor) | David Pate | 7-6 6-4 |
1987 | Cincinnati | Boris Becker | 6-4 6-1 |
1987 | Tokyo (indoor) | Ivan Lendl | 6-7 6-4 6-4 |
1987 | Stoccolma | Jonas Svensson | 7-5 6-2 4-6 6-4 |
1988 | Rotterdam | Miloslav Mecir | 7-5 4-6 6-1 4-6 6-2 |
1988 | Wimbledon | Boris Becker | 4-6 7-6 6-4 6-2 |
1988 | Basilea | Jakob Hlasek | 7-5 6-3 3-6 6-2 |
1989 | Tokyo (outdoor) | Ivan Lendl | 6-3 2-6 6-4 |
1989 | Masters New York | Boris Becker | 4-6 7-6 6-3 6-1 |
1990 | Indian Wells | Andre Agassi | 6-4 5-7 7-6 7-6 |
1990 | Tokyo (outdoor) | Aaron Krickstein | 6-4 7-5 |
1990 | Wimbledon | Boris Becker | 6-2 6-2 3-6 3-6 6-4 |
1990 | Los Angeles | Michael Chang | 7-6 2-6 7-6 |
1990 | Cincinnati | Brad Gilbert | 6-1 6-1 |
1990 | Long Island | Goran Ivanisevic | 7-6 6-3 |
1990 | Paris Masters | Boris Becker | 3-3 rit. |
1991 | Stoccarda (indoor) | Jonas Svensson | 6-2 3-6 7-5 6-2 |
1991 | Tokyo (outdoor) | Ivan Lendl | 6-1 7-5 6-0 |
1991 | Queen's Londra | David Wheaton | 6-2 6-3 |
1991 | US Open | Jim Courier | 6-2 6-4 6-0 |
1991 | Sydney | Brad Gilbert | 6-2 6-2 6-2 |
1991 | Tokyo (indoor) | Derrick Rostagno | 6-3 1-6 6-2 |
1992 | Amburgo | Michael Stich | 5-7 6-4 6-1 |
1992 | New Haven | MaliVai Washington | 7-6 6-1 |
1992 | US Open | Pete Sampras | 3-6 6-4 7-6 6-2 |
1993 | Madrid | Sergi Bruguera | 6-3 6-3 6-2 |
1994 | Doha | Paul Haarhuis | 6-3 6-2 |
1994 | Stoccarda (indoor) | Goran Ivanisevic | 4-6 6-4 6-2 6-2 |
1994 | Washington | Jason Stoltenberg | 6-4 6-2 |
1995 | Doha | Magnus Larsson | 7-6 6-1 |
[modifica] Titoli del Grande Slam
[modifica] Singolo
[modifica] Doppio
- Australian Open: 2 (1987 in coppia con Anders Jarryd, 1996 in coppia con Petr Korda)
- US Open: 1 (1987 in coppia con Anders Jarryd)
[modifica] La vita fuori dal campo
Stefan Edberg è sposato dal 18 aprile 1992 con Annette Olsen, modella svedese ed ex fidanzata di Mats Wilander. Ha due figli: Emilie, nata nel luglio del 1993, e Christopher, nato nel febbraio 1997. Qualche anno dopo il ritiro dal tennis, Stefan si è trasferito da Londra (città in cui aveva la residenza e che amava molto) a Vaxjo, in Svezia, paese d'origine della moglie. Oggi, l'ex campione conduce una vita tranquilla, è proprietario di una tenuta nella foresta svedese e vende legname all'industria della carta. Si occupa principalmente dei suoi investimenti e concede rarissime esibizioni, prevalentemente in nord Europa. Ha rifiutato di competere nel "Blackrock Tour of Champions", il circuito tennistico comunemente noto come "Senior Tour", che comprende altri big della racchetta andati in pensione.
[modifica] Collegamenti esterni
- STE...fans - a tribute to the great Stefan Edberg from all his fans
- The Edberg Corner - Official Stefan Edberg Fanlisting
- Profilo di Stefan Edberg su ATPTennis.com
Tennisti N°1 mondiali |
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