Sintagma
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La struttura in cui si dispongono i significati all'interno dell'enunciato è chiamato catena sintattica. Il sintagma è l'unità minima di questa catena sintattica e costituisce una stringa di suoni dotati della stessa funzione logica all'interno dell'enunciato. Per esempio, nelle frasi Pierino ha mangiato la mela e L'ha mangiata Pierino, la e mela hanno la stessa funzione logica di complemento oggetto.
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[modifica] Struttura del sintagma
La parola fondamentale di un sintagma, senza la quale questo non sussisterebbe, è chiamato testa. Gli altri elementi sono detti modificatori.
Nella frase: il mio gatto ha fatto indigestione di sgombro, il sintagma che indica il soggetto della frase è "il mio gatto". In questo sintagma la testa è gatto, mentre il e mio sono modificatori.
I sintagmi vengono classificati a seconda della categoria grammaticale a cui appartiene la parola che funge da testa:
- "Il mio gatto" sarà un sintagma nominale, in quanto gatto, un nome, è la testa
- "ha fatto indigestione" è un sintagma verbale, poiché la testa in questo caso è ha fatto
- "di sgombro" è un sintagma preposizionale, in quanto la testa è "di".
Il sintagma non è una struttura rigida, in quanto può essere scisso o raggruppato in unità logiche maggiori o minori a seconda del riferimento logico. Può essere scisso o raggruppato in unità logiche maggiori o minori, a seconda del punto di riferimento logico da cui parte l'analisi dell'enunciato.
Le parole che costituiscono un sintagma possono anche trovarsi in posizione non contigua nella sequenza della frase, e in tal caso si parla di sintagmi discontinui. Un esempio è l'enunciato me ne resi subito conto, dove il sintagma "me ne resi conto" è in sequenza discontinua. Questa sequenza è frequente in varie lingue, come in inglese: she takes her coat off, in tedesco: ich rufe morgen wieder an , in latino: adgnosco veteris vestigia flammae.
Tra i sintagmi sussistono inoltre diversi legami logici, che ne denunciano l'accordo o la reggenza. Tra due sintagmi sussiste spesso un rapporto di dipendenza sintattica, in quanto uno dei due non potrebbe esistere senza l'altro. Il sintagma indispensabile viene chiamato dominante: nel sintagma il mio amico di Genova è arrivato ieri, il sintagma il mio amico è dominante rispetto a di Genova.
Alcuni sintagmi, al contrario, appaiono slegati da qualsiasi connessione logica e denunciano solo una connessione "a senso", come il genitivo assoluto in greco o l'ablativo assoluto in latino. Esempi di sintagmi connessi a senso in italiano sono per esempio le costruzioni cosiddette "implicite" con il gerundio e gli anacoluti.
[modifica] Abbreviazioni correnti per i tipi di sintagmi
In inglese al termine sintagma corrisponde la parola phrase. Ecco perché anche le abbreviazioni, redatte dalla scuola americana del XX secolo, si riferiscono proprio a questo termine:
- NP Noun phrase = sintagma nominale (SN)
- VP Verb phrase = sintagma verbale (SV)
- PP Preposition phrase = sintagma preposizionale (SP)
- AP Adjective phrase = sintagma aggettivale (SA)
- CP Complementizer phrase = sintagma di complementazione (SC)
- IP Inflection phrase = sintagma di flessione (SF)
- DP Determiner phrase = sintagma determinante (SD)
- AdvP Adverbial phrase = sintagma avverbiale (SAdv)
Altre abbreviazioni, sviluppate nel quadro della Grammatica generativa dalla Teoria dei principi e dei parametri, a partire dagli anni '80 del XX secolo:
- TP Tense phrase = sintagma del tempo
- AspP Aspect phrase = sintagma dell'aspetto
- FocP Focus phrase = sintagma del Focus
- TopP Topic phrase = sintagma del Topic
- QP Quantifier phrase = sintagma del quantificatore
- ForceP Force phrase = sintagma della forza (frasale)
- FinP Finiteness phrase = sintagma della finitezza
[modifica] Sintagmi verbali
Il sintagma verbale è quello che ricorre con maggior frequenza. Può essere formato da un verbo coniugato o da un verbo unito ad altri modificatori. Questi possono essere nomi, aggettivi, avverbi oppure sintagmi preposizionali strettamente dipendenti da quello verbale.
In un enunciato come è arrivato il mio amico, il sintagma è arrivato si trova in posizione predicativa, in quanto indica una qualità o un´azione inerente al soggetto intorno al quale viene effettuata la comunicazione. Normalmente all´enunciato possono essere aggiunti altri sintagmi che fungono da completamento, o altri modificatori. Quando il sintagma è composto dal solo verbo, esso corrisponde al predicato verbale: Gianni corre, oggi è nata una stella.
Nel sintagma verbale può essere compreso anche l´oggetto dell´azione. Così, nell´enunciato Pierino mangia la mela, avremo due sintagmi: il primo, nominale, che comprende "Pierino", il secondo, verbale, che comprende "mangia la mela".
È ugualmente un sintagma il costrutto copulativo, formato generalmente dal verbo essere (ma in tedesco p.e. sono verbi copulativi anche werden (diventare) e bleiben (restare).Presentano dunque sintagmi verbali gli enunciati è bello, non sembra facile o, in latino, pulchrum pro patria mori e in arabo hūa jamīl.
Il sintagma verbale può essere formato da una testa verbale e da modificatori avverbiali, come in espressioni come vado via o nel caso dei verbi idiomatici inglesi (to take off) o tedeschi in alcuni contesti (anrufen anziché ich rufe wieder an).
Allo stesso modo il significato del sintagma verbale può essere integrato da sintagmi determinanti la cui testa è una preposizione, che può essere quindi accessoria e funzionale al contesto, come in l´auto sta andando al massimo, dove il sintagma preposizionale funge da modificatore avverbiale rispetto al sintagma verbale, nel quale il verbo mantiene il significato fondamentale. In altri casi invece i sintagmi possono essere legati inscindibilmente: p.e. quel prodotto è andato a ruba, dove il sintagma preposizionale è parte integrante del sintagma verbale, che nel suo complesso assume un significato preciso e diverso da andare.
Ogni enunciato deve comunque sempre tenere conto del contesto in cui viene formulato.
[modifica] Sintagmi nominali
Oltre all'azione o allo stato descritti dal verbo, l'elemento centrale del messaggio veicolato da un enunciato può essere costituito da uno dei protagonisti.
Soggetto e oggetto sono costituiti da sintagmi nominali, la cui testa è costituita da un sostantivo, da un pronome o dai suoi modificatori.
Un sintagma nominale può a sua volta essere compreso all´interno di un sintagma verbale, sia quando questo ha forma predicativa che quando questo ha forma copulativa. Nell'enunciato Piero e Gianni sono i miei amici di Genova, per esempio, il sintagma verbale è propriamente costituito da sono i miei amici di Genova, che è a sua volta scomponibile in un nuovo sintagma verbale (copula sono) e in un sintagma nominale, i miei amici di Genova; quest´ultimo può essere a sua volta scomposto in un sintagma nominale (i miei amici) e in uno preposizionale (di Genova).
All'interno dei sintagmi nominali è la testa a determinare l'accordo morfologico dei suoi eventuali modificatori (il mio amico genovese - i miei amici genovesi) o di eventuali sintagmi aggettivali (p.e. i miei amici sono genovesi). Nelle lingue dal sistema flessivo ridotto, come l'inglese, i modificatori sono invariabili.
[modifica] Voci correlate
Linguistica - Storia della linguistica - Linguisti Settori di linguistica generale: Fonetica e Fonologia - Grammatica - Morfologia - Sintassi - Semantica - Pragmatica Altre discipline linguistiche: Dialettologia - Etno-linguistica - Glottologia - Grammatica storica - Lessicologia - Linguistica applicata - Linguistica cognitiva - Linguistica comparativa - Linguistica computazionale - Linguistica testuale - Psicolinguistica - Retorica - Sociolinguistica |
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