Simone il Cananeo
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San Simone il Cananeo | ||
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Apostolo | ||
Nascita | Cana? | |
Morte | Pella o Suanir, 107 | |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi | |
Ricorrenza | 28 ottobre (Chiesa cattolica) | |
Attributi | Barca | |
Patrono di | Pescatori | |
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Simone (detto lo Zelota nel vangelo di Luca e il Cananeo nei vangeli di Marco e Matteo; Cana ?, ... – Pella, 107) è uno degli apostoli di Gesù meno conosciuti..
Ben poco è stato conservato sulla sua figura, a parte il nome. Girolamo di Dalmazia non lo incluse nel De viris illustribus.
In ogni caso, il nome di Simone appare in tutte le liste di apostoli dei Vangeli sinottici e degli Atti degli Apostoli, senza però altri dettagli.
« Simone, che chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo d'Alfeo, Simone soprannominato Zelota, Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il traditore. » (Luca 6,14-16) |
Per distinguerlo da Simon Pietro, fu chiamato il Cananeo o lo Zelota. Entrambi i nomi derivano dalla parola ebraica qana, che indica il movimento degli Zeloti e che fu posteriormente tradotto erroneamente come proveniente da Cana o anche da Canaan. Per questo, la traduzione della parola come il Cananeo o il Canaanita è puramente tradizionale e senza paralleli extra-canonici.
Robert Eisenman ha posto l'attenzione sulla presenza in alcuni riferimenti contemporanei del Talmud della parola Zeloti usata come sinonimo di kanna'im, «ma non esattamente come un gruppo, piuttosto come preti vendicativi del Tempio» (le conclusioni di Eisenman sono comunque al centro di alcune controversie).
Simone è l'unico apostolo che può essere associato con certezza al ribellismo zelota (fondato da Giuda il Galileo) e che costituì per i romani del tempo un grave problema politico e militare. Il legame di Gesù e di tutto il suo movimento con i ribelli è invece tutto da dimostrare. Sicuramente sappiamo che in seguito alla conquista della Palestina si creò un contrasto insanabile di ribellismo endemico che mischiava ragioni religiose fondamentalistiche (vedi Farisei) e rivendicazioni dinastiche. Le frange estremistiche, in diverse occasioni, riuscirono ad organizzare insurrezioni più o meno generalizzate fino a quando non si arrivò alla cosiddetta guerra giudaica. La questione ebraica venne sostanzialmente risolta solamente con la distruzione da parte di Tito (il cui trionfo è ricordato dall'arco eretto per l'occasione sulla via Sacra: il cd. Arco di Tito) del Tempio di Salomone (70 d.C.) e definitivamente liquidata con la conquista nel 72 d.C. dell'ultima fortezza rimasta ai ribelli: Masada.
Nel Nuovo Testamento Simone lo Zelota non è mai identificato con il fratello di Gesù citato nel Vangelo di Marco:
« Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi » (Marco 6,3) |
Quel Simone è identificato con Simone di Gerusalemme, considerato il secondo vescovo di Gerusalemme dopo Giacomo il Giusto.
Isidoro di Siviglia registrò tutti gli aneddoti su San Simone nel De Vita et Mort ma l'intera collezione di leggende è presentato nella Legenda Aurea di Jacopo da Varazze.
Si crede che l'Apostolo Simone sia sepolto a Komani (Georgia).
[modifica] La tradizione posteriore
Simone è stato spesso associato con Giuda Taddeo nella venerazione, infatti insieme vengono festeggiati il 28 ottobre. La tradizione agiografica più famosa è che dopo aver evangelizzato l'Egitto, Simone seguì Giuda in Persia e Armenia, dove furono entrambi martirizzati. Questa tradizione è riportata dalla Legenda Aurea.
Vi sono molte altre tradizioni sul personaggio singolo. Alcuni dicono che visitò il medio Oriente e l'Africa; altri, indubbiamente condizionati dall'appellativo "lo Zelota", hanno ipotizzato che sia stato coinvolto nella rivolta dei giudei del 66/70 contro l'Impero romano; altri sostengono che abbia visitato la Britannia e sia stato martirizzato nel Lincolnshire.
Nell'apocrifa Epistula Apostolorum, nella polemica contro gli gnostici, si cita Simone tra gli autori della lettera come Giuda lo Zelota e alcune traduzioni in latino antico del Vangelo di Matteo sostituiscono addirittura Giuda Taddeo con Giuda lo Zelota. Alcuni pensano che questo indichi che Simone si possa sovrapporre alla figura di quel Giuda citato in Giovanni 14, 22: Gli disse Giuda, non l'Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?» È stato inoltre suggerito che Giuda possa essere identificato con Tommaso apostolo e quindi anche Simone lo Zelota può essere identificato con Tommaso. Il Nuovo Testamento non conserva nient'altro a proposito di Simone, a parte i due soprannomi.
Viene venerato da tutte le Chiese cristiane che ammettono il culto dei Santi.
Il simbolo di Simone è una sega poiché secondo la tradizione fu martirizzato con questo strumento.
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