Silvio Viale
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Silvio Viale (Cuneo, 2 giugno 1957) è un medico e politico italiano.
È noto per la sua partecipazione giovanile al movimento di Lotta Continua, ove era un leader del gruppo torinese e alla sua presenza all'attentato incendiario al Bar "L'Angelo Azzurro" di Torino. In questo bar, a seguito degli scontri avvenuti durante il corteo di protesta per l'uccisione del militante di Lc Walter Rossi, l'1 ottobre 1977 perse la vita, in seguito al lancio di alcune bombe molotov, lo studente Roberto Crescenzio. Per questa morte Viale finì per sei mesi nelle carceri Nuove torinesi, a seguito della denuncia del pentito Roberto Sandalo, al successivo processo venne assolto.
Uscito dal carcere e ripresi gli studi di medicina, Silvio Viale ha assunto un ruolo politico rilevante a livello locale, prima come consigliere comunale, poi nell'impegno a favore della pillola RU-486 o mifepristone, tecnica per l'aborto non consentita in Italia, di cui Viale ha avviato la sperimentazione dopo il parere favorevole del Comitato Etico della Regione Piemonte, ma in assenza del parere, vincolante, del Ministero della Salute, nella persona degli allora Ministri Sirchia e Storace.
[modifica] Fonti
- Aldo Cazzullo, Silvio Viale, trent’anni da «guastatore» - Da Lotta continua alla militanza in corsia, 23/09/2005, Corriere della Sera in Arci Gay Milano rassegna Stampa