Provincia di Pola
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
|
||
Capoluogo | Pola (42.259 ab.) (1938) | |
Superficie | 3.718,30 km² (1938) | |
Regione | Venezia Giulia | |
Abitanti | 294.492 (1938) | |
Densità | 80 ab./km² (1938) | |
Comuni | 41 (1938) | |
Sigla Provincia | PO / PL |
La provincia di Pola è stata, tra il 1920 e il 1943, una provincia italiana.
Fu creata nel 1920, con l'annessione dell'Istria all'Italia sancito dal Trattato di Rapallo; a quel tempo comprendeva tutti i comuni istriani con l'eccezione di Fiume. Quando anche quest'ultima città passò all'Italia, con il Trattato di Roma (1924), parte del territorio orientale della provincia di Pola andò a formare quella fiumana, di nuova istituzione.
Nel 1943 la provincia passò sotto il controllo della Wehrmacht.
Con il passaggio del capoluogo, Pola, e della gran parte dei comuni della provincia alla Jugoslavia, nel 1947, l'istituzione scomparve. Il territorio formato dai comuni di Buie d'Istria, Capodistria e Villa Decani, Cittanova d'Istria, Grisignana, Isola d'Istria, Maresego, Monte di Capodistria, Pirano, Umago e Verteneglio diventarono "Zona B" del Territorio libero di Trieste e furono ceduti ufficialmente alla Jugoslavia nel 1975, in seguito alla firma del trattato di Osimo, anche se erano già parte della Jugoslavia dal 1953.