Portoscuso
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Portoscuso | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Sardegna | ||||||||
Provincia: | Carbonia-Iglesias | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 0 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 39,06 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 138,04 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Bruncuteula, Paringianu, Portovesme[1] | ||||||||
Comuni contigui: | Carbonia, Gonnesa, San Giovanni Suergiu | ||||||||
CAP: | 09010 | ||||||||
Pref. tel: | 0781 | ||||||||
Codice ISTAT: | 092049 | ||||||||
Codice catasto: | G922 | ||||||||
Nome abitanti: | portoscusesi | ||||||||
Santo patrono: | Santa Maria d'Itria | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Portoscuso è un comune di 5.392 abitanti della provincia di Carbonia-Iglesias, nella regione del Sulcis-Iglesiente.
Indice |
[modifica] Storia
Il paese nasce come paese di pescatori, in particolare mirati alla pesca del tonno e alla raccolta dei coralli. A seguito della costruzione di alcune tonnare nella zona il piccolo borgo originario, composto da baracche abitate durante le stagioni di pesca, inizia a evolvere in paese.
Degne di nota sono le prime costruzioni di rilievo, la Torre (costruita con scopi difensivi) e l'Arsenale (detto Su Pranu), a fianco del quale sorge la Chiesa di Santa Maria d'Itria.
Diventa comune solo nel 1853.
L'8 settembre 2000, l'affondamento della nave Eurobulker IV ha causato il rilascio in mare di un quantitativo di carburante che ha provocato un inquinamento di una certa gravità [2].
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Adriano Puddu dal 28/05/2007
Centralino del comune: 0781 51111
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Note
[modifica] Voci correlate
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