Carloforte
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Carloforte | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Sardegna | ||||||||
Provincia: | Carbonia-Iglesias | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 10 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 50,24 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 128,26 ab./km² | ||||||||
Comuni contigui: | nessuno (occupa l'intero territorio dell'Isola di San Pietro) | ||||||||
CAP: | 09014 | ||||||||
Pref. tel: | 0781 | ||||||||
Codice ISTAT: | 092013 | ||||||||
Codice catasto: | B789 | ||||||||
Nome abitanti: | carlofortini o tabarkini | ||||||||
Santo patrono: | San Carlo Borromeo | ||||||||
Giorno festivo: | 4 novembre | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Carloforte (U Pàize = Il Paese in ligure tabarchino) è un comune di 6.488 abitanti della provincia di Carbonia-Iglesias, situato sull'isola di San Pietro, a circa 10 Km dalla costa, nella regione del Sulcis-Iglesiente.
Indice |
[modifica] Storia
È un'isola linguistica ligure e si può considerare una "località di Genova antica", in quanto l'isola di San Pietro, a poca distanza dalla costa sarda (Sud-Ovest della Sardegna) fu colonizzata da Pegliesi provenienti da Tabarca, località tunisina, nel 1738.
Carloforte, unico centro abitato dell'isola, fu realizzata su progetto dell'architetto piemontese Augusto de la Vallée. Gli abitanti di Carloforte conservano ancora intatto il dialetto dei loro avi liguri che per il comune passaggio nell'isola tunisina di Tabarka è detto Tabarchino.
I suoi abitanti partirono nel 1542 da Pegli e dai vicini paesi della riviera ligure al seguito dei Lomellini, cospicuo casato genovese dedito ai traffici, e si insediarono sulla costa tunisina nell'isolotto di Tabarka, dove pescarono corallo fino al 1735.
Nel 1738 una parte dei Tabarchini, con a capo Agostino Tagliafico, accettò la proposta del Re Carlo Emanuele III di Savoia di colonizzare l'isola di San Pietro, allora deserta; negli ultimi anni a Tabarca era diminuito il corallo, la concessione ai Lomellini era diventata meno redditizia, ed erano aumentati i dissidi con gli Islamici.
In onore del Re il paese si chiamò Carloforte e man mano si ingrandì con l'arrivo di altri coloni e di un gruppo di famiglie provenienti direttamente dalla Liguria.
Nel 1798 Carloforte subì una feroce incursione piratesca: 900 suoi abitanti furono catturati e tenuti schiavi a Tunisi per 5 anni. Successivamente furono riscattati. A testimonianza delle incursioni barbaresche restano ancora alcuni tratti di mura di cinta ed il forte.
Il 10 novembre 2004 Carloforte è stato riconosciuto come comune onorario dalla Provincia di Genova in virtù dei legami storici, economici e culturali con il capoluogo ligure e, in particolare, con Pegli. Nel 2006 questo riconoscimento fu dato anche alla vicina città di Calasetta, fondata dai Tabarchini sul lato prospiciente Carloforte nella vicina isola di Sant'Antioco, dove risiede una popolazione di analoga origine.
Carloforte vive tutti gli anni celebrazioni di gemellaggio con Pegli. Anche l'architettura, la cultura, i costumi, gli usi di Carloforte sono di tipo strettamente ligure.
Una parte minore dall'esodo di Tabarca si diresse sulla costa spagnola di Alicante, fondando il villaggio di Nueva Tabarca, dove però la popolazione attuale, pur conservando in parte i cognomi originali, è stata assorbita come linguaggio e costumi dalla comunità di lingua spagnola. La popolazione di origine tabarchina è dispersa inoltre in tutto il mondo, primariamente a Genova e sulla costa ligure, a Gibilterra, a Boca di Buenos Aires, ed in genere soprattutto in città portuali per un numero stimato di circa 18000 persone.
[modifica] La lingua
La lingua tabarchina origina direttamente dal Ligure del XVI secolo e si è in parte coevoluta con quella ligure e genovese per via dei contatti mantenutisi con la madrepatria, sia durante la permanenza in Tunisia, che dopo la colonizzazione dell'isola di San Pietro, per transito di persone e di traffici.
Infatti il porto di Carloforte, per la sua posizione, ha avuto fino all'inizio del 1900 una notevolissima importanza come sede di navigazione e traffico marittimo di medio cabotaggio. La lingua conserva come deposito linguistico alcuni sostantivi e rare forme grammaticali alquanto desuete nel genovese attuale, non riporta peraltro i francesismi affluiti nel genovese nei secoli recenti. L'accento (còccina) tipico è soprattutto quello di Pegli e del ponente ligure, piuttosto che quello del genovese puro.
Come affluenze linguistiche esterne sono da segnalare pochissimi sostantivi di origine sarda, araba, toscana, in ordine di ricorrenza. La lingua tabarchina è tra le maggiori come frequenza di uso nella sua popolazione competente, (oltre l'80% della popolazione la usa correntemente).
[modifica] Ricorrenze
[modifica] La Madonna dello Schiavo, Patrona di Carloforte
La Madonna, (una piccola statuetta in legno), probabilmente una polena di un veliero portata sulla spiaggia dai marosi, fu trovata dal giovane schiavo tabarchino Nicola Moretto nella spiaggia di Nabeul, presso Tunisi il 15 novembre 1800. Il ritrovamento della "Madonnina Nera" fu accolto come un segnale divino dagli schiavi in terra d'Africa, ma soprattutto come esortazione e conforto per sopportare le tribolazioni e le persecuzioni.
Portata nell'Isola di San Pietro nella loro emigrazione dagli schiavi liberati, la Madonnina è rimasta un fortissimo simbolo di fede e di libertà, ma anche di unione solidale, per tutti i Carlofortini.
La festa della Madonna dello Schiavo è senza dubbio quella più sentita dalla comunità Carolina e da diversi anni questa festa si rinnova anche a Pegli l'ultima domenica di Novembre.
[modifica] San Pietro, Patrono dei Pescatori.
La devozione a San Pietro risale alle origini della colonia. Il culto per il santo protettore dei corallari e dei tonnarotti verteva attorno alla chiesetta delle Fontane, di impianto duecentesco, ma ristrutturata nel XVIII secolo. Ancora oggi il 29 giugno è festa solenne per Carloforte.
I festeggiamenti si concludono a sera con una suggestiva processione a mare e, successivamente, spettacolo pirotecnico a tempo di musica.
La devozione religiosa svolse importante funzione per propiziarsi la benedizione divina nelle imprese di mare, data la forte tradizione marinara della popolazione, e nella calata della Tonnara, importantissima risorsa dei secoli passati, impresa a cui partecipava tutta la popolazione.
[modifica] Girotonno
Per approfondire, vedi la voce Girotonno. |
Manifestazione culturale e gastronomica che si svolge tutti gli anni durante la mattanza dei tonni, valorizzandone le tradizioni.
Il logo di questa manifestazione raffigura un tonno multicolore al cui interno vi è l'isola di San Pietro.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Gemellaggi
Carloforte è gemellata con le seguenti città:
[modifica] Curiosità
- Nel paese di Carloforte nacque visse e morì l'attore Gianni Baghino, (1919-1995), uno dei più ricordati caratteristi italiani.
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Carloforte
[modifica] Collegamenti esterni
Carloforte su DMoz (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Carloforte") |
- Carloforte e l'Isola di San Pietro
- Carloforte e l'Isola di San Pietro
- Il Girotonno 2008 - VI Edizione
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