Pietà (Tiziano)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La Pietà |
Tiziano, 1575-1576 |
olio su tela, 389 × 351 cm |
Venezia, Gallerie dell'Accademia |
La Pietà è un dipinto ad olio su tela di cm 389 x 351 realizzato tra il 1575 ed il 1576 dal pittore italiano Tiziano e da Palma il Giovane.
È conservato alle Gallerie dell'Accademia a Venezia.
Nacque come ornamento per la cappella di Cristo nella Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, dove Tiziano aveva ottenuto il permesso di essere sepolto; tuttavia, alla sua morte, il dipinto si trovava ancora nella sua casa, e da li passò a Palma il Giovane che lo modificò, aggiungendo il putto con la fiaccola in alto a destra, e l'iscrizione centrale in basso, in latino, dove informa di aver portato egli stesso a termine l'opera.
L'opera si prefigura come un enorme ex voto, volto a scongiurare l'infuriare della peste di quell'anno.
Nel 1631, probabilmente, la tela venne trasferita nella chiesa di Sant'Angelo, ora distrutta, ed infine nel 1814 all'Accademia.
Con un nicchione manierista come sfondo (che richiama le costruzioni di Giulio Romano), la Madonna sorregge il Cristo, semisdraiato e sorretto da Nicodemo prostato, probabilmente autoritratto di Tiziano; alla loro sinistra, in piedi, si trova la Maddalena al vertice di un ideale triangolo. Ai lati della nicchia si trovano due statue, Mosè e la Sibilla Ellespontica, poggiati su pilastri scolpiti con una figura leonina che richiama San Marco.
In basso a destra appare una tavoletta votiva, con Tiziano ed il figlio Orazio intenti a chiedere l'intercessione divina per essere salvati dall'epidemia, tema ripreso dal braccio che compare ai piedi della Sibilla, implorante, che esprime l'angoscia dell'artista per la malattia.
Pittura · Pittori · Dipinti · Musei del mondo