Piazza San Carlo
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Piazza San Carlo è una delle più importanti piazze di Torino; può essere definita come il cuore pulsante del capoluogo piemontese.
Lunga 168 metri e larga 76, la piazza ha una superficie di 12.768 metri quadrati.
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[modifica] Struttura
La più scenografica piazza torinese ha il nomignolo di "salotto bene". Di forma rettangolare, è collegata a Piazza Castello attraverso via Roma, la principale strada del centro della città.
L'aspetto attuale è risalente al XVII secolo su progetto di Carlo di Castellamonte, ulteriormente arricchita dall'intervento di Benedetto Alfieri un secolo dopo. Al centro si erge il monumento equestre ad Emanuele Filiberto, opera di Carlo Marochetti del 1838, detta Caval d'Brons che raffigura il duca nell'atto di ringuainare la spada dopo la vittoria di San Quintino.
Ai lati il palazzo seicentesco Solaro del Borgo, e, sul lato sud, le due chiese gemelle barocche; quella di Santa Cristina (1639), progettata dal Castellamonte, e quella di San Carlo, costruita nel 1619 e attribuita a vari architetti tra cui anche il Castellamonte. La facciata concava della prima, è stata ridisegnata da Filippo Juvarra nel 1715. La facciata della chiesa di San Carlo invece è del lombardo Ferdinando Caronesi (1836).
Vi si trovano sedi di importanti istituzioni economiche e culturali, tra cui Intesa Sanpaolo e il Goethe-Institut di Torino.
[modifica] I caffè
La vita politica piemontese si è svolta sempre in piazza San Carlo, o per meglio dire nei suoi famosi caffè, frequentati da reali, nobili e scrittori. Il più famoso è il Caffè San Carlo, che fu il primo locale in tutta Italia ad avere illuminazione a gas: serviva a valorizzare gli stucchi e le statue che lo arredano. L'altro grande è il Caffè Torino, situato sotto i portici barocchi, con i tavoli all'aperto in estate; famoso è anche il Neuv Caval'd'Brons, che con un elegantissima scala in pietra conduce al piano superiore, dove si può ammirare una splendida vista. Confetterie Stratta, sorta nel 1836, è noto in tutta la penisola per la sua confetteria, dietro la sua austera vetrina rivive la tradizione dolciaria di Torino e del Piemonte.
[modifica] La dimora dell'Alfieri
Il ventiquattrenne scrittore Vittorio Alfieri, rientrando in Italia dopo "anni di viaggi e dissolutezze", prese una casa in Piazza San Carlo nel 1773: il palazzo è sito sopra l'ultimo tratto dei portici prima della Chiesa di San Carlo, ed era dimora dei Conti Avogadro di Collobiano: qui l'Alfieri scrisse, tra il 1774 e il 1777, le sue prima tragedie. Così scrisse il poeta astigiano:
« ...provvistami in Torino una magnifica casa posta su la bellissima Piazza San Carlo, e ammobiliatala con gusto, mi posi a far vita da gaudente... » | |
(Vittorio Alfieri, Vita di Vittorio Alfieri da Asti scritta da se medesimo)
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In questa dimora, con i suoi compagni di Accademia, istituì una piccola società che si riuniva settimanalmente per "banchettare e ragionare su ogni cosa" , la "Societé des Sansguignon", ispirandosi agli scritti di Voltaire.
[modifica] Curiosità
In una scena del film Io sono leggenda si vede Piazza San Carlo durante il periodo Olimpico. Nel film due inviati di un Tg starebbero invece documentando il terribile virus che ha colpito l'umanità.