Carlo di Castellamonte
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Carlo Cognengo di Castellamonte (Torino, 1560 – Torino, 1641) è stato un architetto, ingegnere e militare italiano.
È stato conte di Castellamonte e uno dei maggiori esponenti del barocco piemontese.
[modifica] Biografia
Dopo aver studiato a Roma, arrivò a Torino dove fu assistente di Ascanio Vitozzi. Nominato architetto di sua altezza reale nel 1615, proseguì il programma voluto da Carlo Emanuele I e iniziato dal maestro, mirante a dare a Torino il volto edilizio ed urbanistico di una capitale.
Si devono a lui:
- la continuazione nel 1621 della Via Nuova (oggi chiamata Via Roma) che doveva servire da asse principale di un nuovo quartiere; quella che appare oggi, tuttavia, è il frutto di un completo rifacimento operato tra il 1931 ed il 1937.
- il progetto della piazza Reale (oggi chiamata Piazza San Carlo), come proseguimento del progetto della via Nuova: ispirata sia a modelli francesi, per l’impianto rettangolare con al centro la statua equestre, sia a quelli romani per la presenza delle due chiese simmetriche di San Carlo e di Santa Cristina.
- la stessa chiesa di Santa Cristina (nel 1639) con facciata di Filippo Juvarra (1715-1718).
- numerosi interventi in castelli e ville reali, come la trasformazione e l’ampliamento del Castello del Valentino (qui impiegò il pittore e stuccatore Isidoro Bianchi di Campione d'Italia e i suoi figli Pompeo e Francesco), iniziato nel 1633 e proseguito fino al 1660 dal figlio Amedeo e del Castello di Moncalieri; la realizzazione della Villa della Regina, in parte del Castello di Rivoli e del Castello di Mondovì, quest'ultimo in collaborazione con il figlio Amedeo, la ristrutturazione di parte di Palazzo Madama.