Panax
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ginseng |
||||||||||||||||
Foglie e frutti di Panax quinquefolius |
||||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
|
||||||||||||||||
Specie | ||||||||||||||||
Subgenus Panax
Panax notoginseng
Panax bipinnatifidus Panax ginseng - Ginseng cinese
Panax pseudoginseng Subgenus Trifolius
Panax trifolius |
||||||||||||||||
Il Ginseng o Panax è un genere di 11 specie di piante perenni a crescita lenta con le radici carnose, della famiglia Araliaceae.
Indice |
[modifica] Origine del nome
Il termine Panax viene dal greco παν ἀκέια, pan (tutto) akèia (cura, rimedio), termine dal quale viene anche la parola italiana panacea, cioè rimedio a tutti i mali; il termine ginseng viene dal cinese 人蔘, rènshēn, ossia pianta dell'Uomo
[modifica] Distribuzione geografica e descrizione
Si sviluppa nell'emisfero settentrionale in Asia orientale (principalmente Corea, Cina del Nord e Siberia orientale) ed in Nord America, tipicamente nei climi più freddi. La specie vietnamita del Panax è quello più comunemente utilizzato. Il ginseng è caratterizzato dalla presenza dei ginsenosidi. La specie siberiana (Eleuterococcus senticosus) possiede una radice ramificata invece che carnosa e, anziché contenere ginsenosidi, contiene eleutherosidi.
[modifica] Usi e caratteristiche
Il suo impiego risale a migliaia di anni fa e la sua efficacia è attestata da numerosi studi scientifici[citazione necessaria], sebbene ci siano alcune ricerche di segno opposto. Numerose sono, comunque, le sue virtù: dall'incremento della resistenza fisica e delle capacità di recupero (ad esempio in seguito ad attività sportiva) al miglioramento della circolazione, passando per un potenziamento della memoria e della resistenza ai fattori ambientali negativi. Nel complesso riduce stress e nevrosi, migliora l'adattamento agli stimoli della vita quotidiana, potenzia il rendimento fisico e mentale, rafforza le difese immunitarie e abbassa i rischi di contrarre diverse malattie. Inoltre, può migliorare le prestazioni sessuali.
Tuttavia, esistono naturalmente anche degli effetti collaterali. Uno dei più frequenti è l'insonnia, l'irrequietezza e l'irritabilità (è come se si avessero i 'nervi a fior di pelle'). Specialmente se assunto assieme a una quantità elevata di sostanze stimolanti quali la caffeina si potrebbero verificare effetti collaterali dovuti a una stimolazione eccessiva del sistema nervoso. Un prolungato utilizzo di ginseng, inoltre, potrebbe generare tremori ed anomalie ormonali. Naturalmente la questione non è così semplice come sembrerebbe.
Nel caso in cui non si riscontrino gli effetti stimolanti desiderati, non di rado ciò è dovuto al tipo di preparazione utilizzata che, quasi mai, contiene un valido quantitativo di principi attivi. Secondo alcuni autori quindi, il problema non è imputabile al ginseng, ma ai preparati commerciali che, di fatto, sono quasi privi di ginsenosidi.
Con il giusto apporto di principio attivo si ritiene quindi che venga stimolato il sistema endocrino pituitario e surrenalico nel rilascio di ormoni stimolanti, capaci di ritardare l’insorgere della fatica. Al pari della caffeina, alcuni autori sostengono che il ginseng favorisca l’ossidazione degli acidi grassi, salvaguardando quindi le scorte di glicogeno epatomuscolare.
Sempre in sostegno del ginseng, ulteriori studi sulla quantità di lattato presente nei soggetti sportivi che utilizzavano tale integratore, avrebbero rilevato una minore concentrazione, segno evidente del miglioramento della prestazione aerobica. Per ottenere i migliori benefici, dando credito alle ricerche che esaltano le virtù del ginseng, occorrerebbe assumere il prodotto per periodi medio-lunghi, in quantità prossime ai 200mg al giorno. Tuttavia, il dosaggio può variare a seconda del peso e della tollerabilità individuale verso il ginseng.
[modifica] Bibliografia utile
Ginseng, la radice della vita di N. Valerio, Aporie Edizioni [1]