Palazzo di Diocleziano
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Bene protetto dall'UNESCO | |
Patrimonio dell'umanità | |
Complesso storico di Spalato con il Palazzo di Diocleziano Historical Complex of Split with the Palace of Diocletian |
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Tipologia | architettonico |
Criterio | C (ii) (iii) (iv) |
Pericolo | Nessuna indicazione |
Anno | 1979 |
Scheda UNESCO | inglese francese |
Patrimoni dell'umanità in Croazia |
Il Palazzo di Diocleziano, situato a Spalato (Croazia), è un imponente complesso architettonico fatto edificare dall'imperatore Diocleziano, molto probabilmente fra il 293 ed il 305, allo scopo di farne la propria dimora.
Dopo aver riformato l'Impero romano, con l'entrata in vigore del sistema della tetrarchia, Diocleziano abdicò ritirandosi nel palazzo appositamente fattosi costruire e che doveva essere già completo o quasi. Vi visse dal 305 fino alla morte, avvenuta nel 313 o nel 316. Il palazzo oggi è il centro storico della città di Spalato e numerose parti di esso sono state riusate nei secoli, permettendo la loro conservazione, seppure con le inevitabili manomissioni stratificate, fino ai giorni nostri.
Il palazzo si presentava come una struttura autonoma, una cittadella dedicata alla figura sacra dell'imperatore, per il quale esisteva già un mausoleo, destinata quindi ad ospitarlo in eterno.
Strutturata con la pianta tipica degli accampamenti militari romani (due strade perpendicolari, il cardo ed il decumanus, che si intersecano e dalle quali si dipartono numerose vie trasversali perpendicolari a scacchiera, aveva una forma leggermente trapezoidale (il lato sud era leggermente irregolare per il declivio del terreno verso il mare), con un lato affacciato sul mare e quattro poderose torri quadrate agli angoli.
In origine, la sua cinta muraria in opus quadratum, alta 18 m e spessa 2 m, misurava 215 m per 180 m. In queste mura si aprono tutt'ora quattro porte: la Porta Aurea (a nord), la Porta Argentea (ad est), la Porta Ferrea (ad ovest) e la Porta Aenea o bronzea, sul mare a sud. Le poderose mura furono una sorta di novità rispetto alle ville romane dei secoli precedenti e si resero necessarie per via degli eventi turbolenti della storia romana dell'epoca.
L'edificio era dunque diviso in quattro sezioni dalle due strade principali: i due a nord ospitavano caserme, servizi e giardini. La parte meridionale è quella dove si sono conservate le più consistenti vestigia monumentali. La strada nord-sud era colonnata e nella parte finale si concludeva con un portico detto peristilio, con quattro colonne sostenenti un archivolto a serliana. Attraverso il peristilio verso sud si accedeva a un vano a base circolare coperto da cupola e poi ad un vano rettangolare con colonne che faceva da vestibolo d'accesso agli appartamenti privati dell'Imperatore, disposti sul lato lungo il mare. Il peristilio è uno degli ambienti meglio conservati tutt'oggi, e pare che avesse la funzione di scenografia per le cerimonie ufficiali alle quali partecipava come protagonista l'imperatore. Dal peristilio infatti si accedeva ad est ed a ovest a ambienti di culto:
- Ad ovest erano presenti due edifici rotondi ed un tempio tetrastilo probabilmente dedicato a Giove, del quale restano ancora oggi delle rovine, dopo che fu trasformato in battistero;
- Ad est si ergeva l'edificio a base ottagonale del mausoleo imperiale, cinto da una serie di colonne, che in seguito venne trasformato in cattedrale.
Altri resti tutt'ora esistenti appartenevano al complesso termale, vicino al tempio, e ad altri ambienti degli appartamenti privati o di aree destinate a cerimonie pubbliche. L'edificio è l'antecedente più vicino ai castelli medievali, ma anche ai monasteri fortificati, don il chiostro peristilo che funge da centro. Si ipotizza inoltre che la struttura ottagonale della cattedrale-mausoleo abbia potuto aver fatto da modello per la tipologia del battistero.
Nel 614 gli Avari e gli Slavi distrussero la città romana di Salona, a pochi chilometri dal palazzo di Diocleziano, ed iniziò il declino (o, comunque, la trasformazione) della città, quando gli abitanti si trasferirono nel palazzo fortificato, che probabilmente diede il nome al nuovo insediamento (palatium -> Spalato).
Attualmente il Palazzo di Diocleziano è un complesso ed interessante campionario di stili, dal medioevale al gotico fiorito, sino al rinascimentale ed al barocco.
Nel 1979 è stato iscritto dall'UNESCO nell'elenco del Patrimonio dell'umanità.
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