Ordine architettonico
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gli ordini architettonici, liberi (con colonne o pilastri) o addossati ad una parete (con semicolonne o lesene), sono costituiti da elementi di sostegno verticali (p.e. colonna) e da un elemento orizzontale (trabeazione).
A sua volta la colonna si compone di diversi elementi: (capitello, fusto, base), e così anche la trabeazione (cornice, fregio, architrave).
A seconda principalmente del tipo di capitello, gli ordini si distinguono in: dorico, ionico e corinzio, in Grecia, con l'aggiunta del tuscanico e del composito a Roma.
Sono stati infatti sviluppati nell'architettura greca:il dorico e lo ionico a partire dalle sue origini, al momento delle prime realizzazioni in pietra, e si diffondono già dal VI secolo a.C., con una prevalenza del dorico nella Grecia continentale e nelle colonie della Magna Grecia e dello ionico e eolico (raro, per esempio il tempio di Neandria e il tempio di Larissa) nelle città greche dell'Asia Minore, odierna Turchia.
Il primo esempio di capitello corinzio risale al IV secolo a.C. nel tempio di Apollo a Bassae. Secondo la tradizione l'inventore fu l'architetto Callimaco, che passeggiando vide un cesto depositato come offerta votiva su una tomba di una giovane e coperto da una lastra quadrangolare, intorno al quale era cresciuta una pianta di acanto, dal quale prese ispirazione per lo schema decorativo del nuovo capitello.
Il tuscanico rappresenta invece una variante locale italica del dorico e l'ordine composito, fu invece una creazione romana dell'epoca di Augusto mescolando gli stili ionico e corinzio insieme.
|
Non solo il capitello, ma anche gli altri elementi dell'ordine sono differenti sulla base di questa medesima suddivisione: tuttavia va rilevato che nell'architettura romana è tutt'altro che raro trovare mescolati elementi di ordini diversi, un uso iniziato in epoca ellenistica.
Queste sono sinteticamente le caratteristiche dei diversi ordini (per la descrizione in particolare dei capitelli, v. la voce Capitello):
Ordine dorico
|
Ordine tuscanico
|
Ordine ionico
|
Ordine corinzio
|
Ordine composito
|
Da notare che nel periodo in cui fu elaborato il capitello composito, venne creato anche un nuovo tipo di base, costituito da due tori separati da due scozie (modanatura concava con profilo curvilineo a tre quarti di cerchio), che viene chiamato "base composita", e che costituisce il tipo più diffuso nell'architettura romana di età imperiale (insieme alla base "attica", con una sola scozia tra i due tori). Questo nuovo tipo di base viene tuttavia utilizzato sia con l'ordine corinzio che con l'ordine composito.
Inoltre, a partire già dall'età romana repubblicana si era sviluppato anche un diverso tipo di cornice, nella quale la parte sporgente superiore era sorretta da mensole (cornice con mensole). Anche questa nuova forma diventa canonica dall'epoca augustea e viene utilizzata sia con l'ordine corinzio che con quello composito.
Indice |
[modifica] L'utilizzo degli ordini architettonici nella storia dell'architettura
Il sistema degli ordini architettonici è la formalizzazione dal punto di vista decorativo del sistema costruttivo su cui si basa l'architettura greca, il sistema trilitico (ossia, letteralmente, "a tre pietre": due sostegni verticali ed un elemento orizzontale che copre lo spazio tra i due). L'essenza stessa dell'architettura greca si basa sull'equilibrio e l'armonia delle proporzioni delle parti, sia fra loro che con il tutto, che saranno formalizzate negli schemi dei diversi ordini architettonici di epoca classica, trovando sempre nuove realizzazioni in particolare negli edifici templari.
In epoca romana l'architettura, a partire soprattutto dal II secolo AC acquista altre caratteristiche, con un maggiore interesse all'articolazione degli spazi interni, resa possibile dalla duttile tecnica costruttiva del cementizio. In questo caso gli ordini architettonici ereditati dalla tradizione greca ed ellenistica, costituiscono soprattutto un rivestimento decorativo, che spesso ha poco a che fare con la reale struttura portante dell'edificio. In questo contesto dunque acquista maggiore importanza la decorazione degli elementi architettonici piuttosto che il loro sistema proporzionale. Si capisce dunque come sia possibile sia l'invenzione di forme nuove, sia la mescolanza di elementi di ordini diversi.
L'abbandono del sistema trilitico, già svuotato del suo significato strutturale, avviene lentamente. Nel III secolo ,in grandi monumenti di committenza imperiale, invece che un architrave le colonne sorreggono degli archi (tra i primi esempi i portici della piazza del Foro severiano a Leptis Magna, in Libia.
Sarà questo il sistema prevalentemente adottato per le colonne che dividono in navate le chiese della prima epoca medioevale a Roma e altrove, che spesso utilizzano per fusti, basi e capitelli, pezzi di reimpiego, mescolando tra loro, spesso per necessità ed economia, elementi di diversa origine, tipologie e misure. In questo quadro gli elementi degli ordini architettonici classici non vengono più utilizzati per una partizione delle superfici e degli spazi, ma come decorazione con valore simbolico, che si riferisce alla grandezza del passato.
In epoca rinascimentale, l'esigenza di un inquadramento razionalmente comprensibile dello spazio e delle superfici, fa rinascere l'interesse per gli ordini architettonici: gli elementi visibili degli edifici di Roma in rovina vengono disegnati e studiati dagli architetti (tra i primi Filippo Brunelleschi), che ne ripropongono le forme nelle loro realizzazioni, badando nuovamente alle proporzioni.
Da questo momento le tradizionali forme dell'architettura classica continueranno ad essere utilizzate, passando per l'esuberanza decorativa dello stile barocco, la ripresa formale del neoclassico, le mescolanze eclettiche con forme artistiche di altra provenienza storica e geografica nell'ecclettismo degli inizi del XX secolo.
[modifica] Voci correlate
- Architettura greca
- Architettura romana
- Architettura del Rinascimento
- Architettura neoclassica
- Ordine gigante
- Trabeazione:
- Colonna (o semicolonna, o pilastro, o lesena):
[modifica] Bibliografia
- S. Bettini, Lo spazio architettonico da Roma a Bisanzio, Dedalo, Bari, 1983
- R. Chitham, Gli ordini classici in architettura, Hoepli, Milano, 1994
- R. Marta, Architettura romana. Tecniche costruttive e forme architettoniche del mondo romano, Kappa, Roma, 1990
- R. Martin, Architettura greca, Electa, Milano, 1997
- G. Rocco, Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi, Liguori, Napoli, 1994
- J.B. Ward Perkins, Architettura romana, Electa, Milano, 1997
[modifica] Collegamenti esterni
- Portale Architettura: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di architettura