Non si sevizia un paperino
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Non si sevizia un paperino | |
La morte della maciara (Florinda Bolkan) |
|
Titolo originale: | Non si sevizia un paperino |
Paese: | Italia |
Anno: | 1972 |
Durata: | 102' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | thriller |
Regia: | Lucio Fulci |
Soggetto: | Lucio Fulci, Roberto Gianviti |
Sceneggiatura: | Gianfranco Clerici, Lucio Fulci, Roberto Gianviti |
|
|
Fotografia: | Sergio D'Offizi |
Montaggio: | Ornella Micheli |
Musiche: | Riz Ortolani |
Scenografia: | Pier Luigi Basile |
Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film |
Non si sevizia un paperino è un film thriller diretto da Lucio Fulci nel 1972.
Indice |
[modifica] Trama
L'assassinio di un ragazzino sconvolge Accendura, un piccolo paese dell’Italia meridionale.
La polizia cattura facilmente il presunto assassino, Filippo Barra, un malato di mente del paese. Con il ritrovamento di un secondo cadavere (anche questa volta un povero ragazzino), appare evidente però l'estraneità di questo personaggio con gli omicidi.
Proseguono così le difficili indagini della polizia, in un paese profondamente rurale, dove molto forte è la credenza nella superstizione. Quando,la "Maciara", una donna considerata una strega, viene accusata di essere l'assassina, forte esplode la rabbia dei paesani. Anche questa volta le accuse si rivelano infondate, ma i padri dei bambini uccisi (nel frattempo viene trovato un terzo cadavere) si vendicano con la strega pestandola a morte.
Alla fine il giornalista Andrea Martelli e la disinibita Patrizia, scopriranno la vera, ed insospettabile, identità del mostro.
[modifica] Informazioni
Non si sevizia un paperino è considerato da molti critici cinematografici il miglior film di Lucio Fulci. Il film era anche uno dei suoi preferiti [1].
La scena più sconvolgente del film è probabilmente quella della morte della maciara (Florinda Bolkan), che viene circondata dai tre padri dei bambini uccisi che la credono l'assassina e la prendono a colpi di catene che le squarciano il corpo, sulle note della canzone Quei giorni insieme a te di Ornella Vanoni.
Il film ebbe problemi con la censura, per la scena in cui la Bouchet si mostra nuda a un bambino, (in realtà un nano maggiorenne), e venne duramente attaccato dai cattolici. [1]. Per questo motivo venne rilasciato in edizione ridotta per la versione europea, mentre venne bandito negli Stati Uniti d'America. Risale al 2000 la prima edizione in DVD negli USA. Nei passaggi televisivi il film è pesantemente tagliato.
[modifica] Collegamenti ad altre pellicole
- Il finale del film, con l'assassino che precipita dalla montagna e la macchina da presa inquadra il suo volto che si squarcia sulle rocce, sarà riproposto da Fulci all'inizio di Sette note in nero, realizzato nel 1977.
[modifica] Curiosità
- In realtà il bambino che guarda Barbara Bouchet nuda era un nano, Domenico Semeraro, noto allora come "il nano della Stazione Termini". Nei controcampi della scena c'è lui, mentre i primi piani sono di un vero bambino, che al posto della Bouchet nuda vide delle code nere. Semeraro venne ucciso nella notte tra il 25 ed il 26 aprile del 1990, in un tragico e misterioso fatto di cronaca nera. [2].
- Il film è ambientato in Basilicata, nell'immaginario paese di Accendura. In realtà gli esterni del film (compresa la scena finale) sono stati girati a Monte Sant'Angelo, in Puglia.
[modifica] Note
Gli horror e i thriller di Lucio Fulci | |
---|---|
Film | Horror: Zombi 2 | Paura nella città dei morti viventi | ...E tu vivrai nel terrore! L'aldilà | Black Cat (Gatto nero) | Quella villa accanto al cimitero | Lo squartatore di New York | Manhattan Baby | Aenigma | Quando Alice ruppe lo specchio | Il fantasma di Sodoma | Zombi 3 | La dolce casa degli orrori La casa nel tempo | Un gatto nel cervello | Demonia | Voci dal profondo |
Film | Thriller: Una sull'altra | Una lucertola con la pelle di donna | Non si sevizia un paperino | Sette note in nero | Lo squartatore di New York | Murderock - Uccide a passo di danza | Le porte del silenzio |
|