Mondina
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« Saluteremo il signor padrone per il male che ci ha fatto che ci ha sempre maltrattato fino all'ultimo momen' Saluteremo il signor padrone con la so' risera neta pochi soldi in la cassetta e i debit da pagar... » |
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("Saluteremo il Signor padrone", canto popolare)
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Una mondina, o mondariso (dal verbo "mondare", pulire) era una lavoratrice stagionale delle risaie.
Il lavoro delle mondine, molto diffuso tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo, consisteva nello stare piegate per intere giornate con i piedi e le mani immerse nell'acqua a togliere le erbacce infestanti che crescevano nelle risaie e che disturbavano la crescita delle piantine di riso.
Si trattava di un lavoro faticoso, effettuato da donne di bassa estrazione sociale, provenienti in genere dall'Emilia-Romagna, dal Veneto e dalla Lombardia, per prestare la propria opera nelle risaie di Vercelli e Novara.
Il lavoro della monda si svolgeva costantemente con l'acqua fino alle ginocchia, a piedi scalzi e con la schiena curva.
L'abbigliamento consisteva in:
- calze di filanca e fazzoletto tirato sul viso, a protezione contro i numerosi insetti
- cappello a larghe tese per riparo dal sole
- calzoncini o mutandoni [1]
Le condizioni di lavoro erano pessime: l'orario andava ben oltre le 8 ore lavorative, e la paga delle donne era molto inferiore a quella degli uomini; questo fece crescere il malcontento nei primi del '900, e si sfociò in agitazioni e in tumulti nel 1906.
Questo lavoro ha sempre esercitato una ispirazione ed un fascino sull'immaginario popolare, ed ha ispirato dapprima canti popolari e in seguito anche opere letterarie o cinematografiche (come Riso amaro).
[modifica] Note
[modifica] Altri progetti
- Wikisource contiene alcuni canti delle mondine.
[modifica] Bibliografia
- F. Castelli, E. Jona, A. Lovatto, "Senti le rane che cantano. Canzoni e vissuti popolari della risaia", Donzelli (2005), ISBN 8879899430
- M. Minardi, "La fatica delle donne. Storie di mondine", Ediesse (2005), ISBN 8823010829