Michelangelo Anselmi
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Michelangelo Anselmi (Lucca, 1492 – Parma, 1556) è stato un pittore italiano.
Chiamato anche lo Scalabrino, non è sicuro il luogo dove nacque: la sua famiglia si trasferisce da Lucca a Siena attorno all'anno 1500 e nel 1511 è citato per la prima volta nella città toscana come pittore. Allievo del Sodoma e di Bartolomeo Neroni, subisce influenze anche dal Beccafumi. Si conservano solo due sue opere a Siena, un affresco della chiesa di Fontegiusta e la tavola della Sacra famiglia nella Pinacoteca Nazionale, attribuita tuttavia anche al Neroni.
Verso il 1515 va a Parma, città nativa del padre Antonio, e vi è documentato come pittore dal 1520. Da quell'anno l'Anselmi sostanzialmente lavorerà sempre a Parma, a parte un soggiorno a Venezia nel 1538, nel 1542 a Mantova, nel 1544 a Siena e nel 1546 nuovamente a Venezia.
Le prime opere importanti a Parma sono gli affreschi eseguiti nel 1522 - 1523 nei costoloni, nelle absidi del transetto e in due cappelle della chiesa di San Giovanni Evangelista, contemporaneamente con l'attività del Parmigianino nelle cappelle laterali e a quella del Correggio nella cupola; seguono una Sacra Conversazione del 1526 nel Duomo, una Madonna col Bambino in gloria e i santi Stefano e Giovanni Battista del 1535 circa, per la chiesa di Santo Stefano che, sequestrata dai Francesi nel 1803, è ora al Louvre, gli affreschi della chiesa di San Bartolomeo di Busseto nel 1538, l'affresco dell'Incoronazione della Vergine nell'abside della chiesa della Steccata del 1540 – 1542, su cartoni di Giulio Romano, affreschi nel Duomo e un'Adorazione dei Magi e i Quattro profeti dal 1554 al 1556, terminati alla sua morte dal Gatti.
[modifica] Lo stile
Nelle sue opere parmensi l'Anselmi si mantiene fedele alla sua formazione senese, derivata dal Sodoma e dal Beccafumi, ma insieme con loro si rintracciano influssi di fra Bartolomeo e Andrea del Sarto. Dal 1520 si fa dominante l'influsso del Correggio, del quale è collaboratore negli affreschi del Duomo, unendo così la classica cultura senese con la morbida e armoniosa sensualità correggesca. Nelle opere tarde emergono elementi manieristici derivanti da Giulio Romano anche se resta prevalente uno stile senese–correggesco.
Caratteristico dell'Anselmi è il dinamismo delle composizioni, eseguite sulla base di un solido disegno e di un colorismo caldo e brillante. Dagli anni Trenta rafforzò il rapporto luce–colore e la plasticità delle figure, con un maggior interesse al paesaggio e alla profondità spaziale. Ebbe l'incarico da papa Paolo III di terminare la Basilica di S. Pietro a Roma.
[modifica] Opere
- Busseto, Collegiata di S. Bartolomeo, Padri e dottori della Chiesa, affreschi
- Lakewiew, USA, Lakewiew Museum, Cristo e la samaritana al pozzo
- Milano, Pinacoteca di Brera: I santi Gerolamo e Caterina
- Mantova, Collezione privata, Sacra famiglia con Santa Elisabetta, attribuito
- Modena, Galleria Estense, Sacra famiglia con due santi
- Monaco di Baviera, Alte Pinakothek, Madonna col bambino in gloria e due santi
- Napoli, Museo di Capodimonte: I santi Clara e Antonio; Madonna col Bambino; Sacra famiglia; Madonna col Bambino e due santi; Ritratto di Bernardi da Castelbolognese, Ritratto di un sarto
- Parigi, Louvre: Madonna col bambino e due santi
- Parma, Duomo, Madonna col Bambino e quattro santi
- Parma, Madonna della Steccata: affreschi nell'abside e nel coro
- Parma, Palazzo Calatta, decorazioni
- Parma, S. Giovanni Evangelista: Cristo portacroce; S. Sebastiano; S. Giovanni Battista; affreschi
- Parma, Galleria Nazionale, S. Pietro martire; Madonna col Bambino; Sacra famiglia; Madonna col Bambino in gloria e quattro santi
- Parma, Oratorio della Concezione: affreschi nella Cupola con G. F. Rondani
- San Secondo, Parma, Castello, affreschi.
- Siena, Pinacoteca Nazionale, Sacra famiglia, attribuita
- Siena, chiesa di Fontegiusta: Circoncisione, affresco
- Soragna, Carzeto, chiesa di S. Giovanni Battista: Madonna col Bambino e due santi
- Tizzano, Casagalvana, chiesa di S. Michele Arcangelo, Madonna col Bambino e tre santi
- Washington, National Gallery, Apollo e Marsia
[modifica] Bibliografia
- Augusta Ghidiglia Quintavalle, Michelangelo Anselmi, La Nazionale Tipografia Editrice, Parma, 1960
- Elisabetta Fadda, Michelangelo Anselmi, Allemandi, Torino
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