Maremma pisana
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La Maremma pisana è il termine con cui si indica, a volte come sinonimo di Maremma livornese, il tratto di Maremma che apparteneva alla provincia di Pisa al momento dell'unità d'Italia. Oggi è in uso anche limitare il termine Maremma pisana ai soli territori che ricadono nella provincia di Pisa, ovvero un gruppo di comuni che occupano la parte occidentale della Val di Cecina: Castellina Marittima, Riparbella, Casale Marittimo, Guardistallo, Montescudaio e Monteverdi Marittimo; all'estremo lembo settentrionale dell'area possono essere inclusi anche parte dei territori comunali di Orciano Pisano e di Santa Luce.
Indice |
[modifica] Storia
Storicamente, come Maremma pisana[1], si intendeva tutta l'area della Maremma ricadente nelle province di Pisa e Livorno, il territorio che per secoli fu sotto il dominio della città di Pisa, e che coincide con quella che viene abitualmente indicata come Maremma settentrionale. L'ultimo tratto della Maremma pisana era nota anche secondo il Repetti come Maremma volterrana[2], il quale faceva cominciare a nord i territori della Maremma pisana già da Montignoso, in provincia di Massa Carrara.
Tutti i territori della Maremma settentrionale, sin dal XI sec. divennero parte del contado pisano che si estendeva dai monti livornesi (Rosignano Marittimo) fino a Scarlino in provincia di Grosseto. Anche Piombino, secondo porto della Repubblica di Pisa, rimase sotto l'influenza pisana fino all'affermarsi della signoria degli Appiani, potente famiglia della nobiltà pisana che scelse la strada dell'autonomia che durò con alterne fortune fino al congresso di Vienna. Nel 1860, Piombino tornò sotto la giurisdizione della neonata provincia di Pisa.
Su parte di questi territori dominarono a lungo i Della Gherardesca, che esercitarono più volte il vicariato per conto della Repubblica di Pisa. I Della Gherardesca, antica famiglia patrizia pisana i cui membri avevano ricoperto i più importanti incarichi nella città di Pisa, potevano vantare numerosi castelli, monasteri, e fortificazioni in territorio maremmano (alcuni dei quali ancora oggi perfettamente conservati). Attorno a molti di questi castelli e monasteri sorsero alcuni dei più importanti nuclei abitativi della zona: Riparbella, Guardistallo, Montescudaio, Castagneto Marittimo (oggi conosciuto come Castagneto Carducci), Bolgheri.
Sui territori intorno al Castello di Terriccio (Castellina Marittima) dominarono a lungo i Gaetani o Caetani dall'inizio del XI fino alla fine del XVIII secolo, che esercitarono più volte il vicariato per conto della Repubblica di Pisa.
[modifica] Il passaggio di alcuni comuni costieri dalla provincia di Pisa quella di Livorno
Negli anni venti del Novecento, il fascista livornese Costanzo Ciano, figura di spicco del regime mussoliniano, fece pressioni a Roma per staccare numerosi comuni della costa in favore della provincia di Livorno, che all'epoca era costituita solamente dalla stessa città di Livorno e dalle isole dell'Arcipelago Toscano, fatta eccezione per l'Isola di Capraia (all'epoca in provincia di Genova, ultimo lembo dell'antico dominio genovese) e quelle in provincia di Grosseto.
Sotto la spinta di Ciano, l'esigenza di conferire alla città labronica una provincia adeguata alle sua importanza (infatti, già alla fine del XIX secolo Livorno era l'undicesima città d'Italia per popolazione) divenne pertanto prioritaria: quindi, nel 1925 diversi comuni della provincia di Pisa, geograficamente parte integrante della Maremma pisana, passarono sotto il controllo dell'amministrazione provinciale di Livorno. Oggi è in uso anche far coincidere con i confini provinciali la linea di demarcazione fra territori della Maremma pisana e della Maremma livornese.
[modifica] Clima
Il clima della zona risulta particolarmente mite e soleggiato, grazie anche alla costante ventilazione. Le precipitazioni sono concentrate soprattutto nei mesi autunnali e primaverili e sono comprese mediamente tra i 700 e gli 800 mm annui, con valori superiori in prossimità dei rilievi delle Colline Metallifere esposti ai venti umidi atlantici.
Nella tabella sottostante sono riportati i dati climatici medi relativi al trentennio 1951-1980, forniti da alcune stazioni facenti capo al servizio idrologico[3].
Località | latitudine | altitudine | temperatura media annua |
precipitazioni medie annue |
media di riferimento |
Santa Luce | 200 metri s.l.m. | 14,4 °C | 881 mm | 1951-1980 | |
Casacce | 50 metri s.l.m. | 15,1 °C | 837 mm | 1951-1980 | |
Marmolaio | 161 metri s.l.m. | 14,6 °C | 997 mm | 1951-1980 | |
Terriccio | 153 metri s.l.m. | 14,6 °C | 895 mm | 1951-1980 | |
Riparbella | 216 metri s.l.m. | 14,3 °C | 763 mm | 1951-1980 | |
Mocaio | 197 metri s.l.m. | 14,4 °C | 806 mm | 1951-1980 | |
Buriano | 225 metri s.l.m. | 14,2 °C | 817 mm | 1951-1980 | |
Saline di Volterra | 72 metri s.l.m. | 15,0 °C | 874 mm | 1951-1980 | |
Cacciatina | 65 metri s.l.m. | 15,1 °C | 847 mm | 1951-1980 | |
Ponteginori | 66 metri s.l.m. | 15,0 °C | 828 mm | 1951-1980 | |
Montescudaio | 242 metri s.l.m. | 14,2 °C | 837 mm | 1951-1980 | |
Querceto | 80 metri s.l.m. | 15,0 °C | 874 mm | 1951-1980 | |
Molino del Balzone | 80 metri s.l.m. | 15,7 °C | 863 mm | 1951-1980 |
[modifica] Coltivazioni
La zona è particolarmente vocata alla produzione di eccellenti vini, soprattutto nell'area di Bolgheri nel comune di Castagneto Carducci, località citata da Giosuè Carducci nella celebre poesia Davanti a San Guido e nota per il suggestivo Viale dei Cipressi. Proprio davanti all'Oratorio di San Guido si trova la rinomata tenuta dove viene prodotto il Bolgheri Sassicaia, uno dei migliori vini del panorama italiano e mondiale.
[modifica] Note
- ^ AA.VV. Enciclopedia Treccani, vol XXII MALC - MESSIC (1934, ristampa fotolitica 1951) "MAREMMA (A.T., 24-25 26 bis)
- ^ Emanuele Repetti, Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana. Firenze, 1846.
- ^ Folco Giusti (a cura di). La storia naturale della Toscana meridionale. Milano, Amilcare Pizzi Editore, 1993. Tabelle di pag. 147-148
[modifica] Bibliografia
- AA.VV. Enc. Treccani, vol XXII MALC - MESSIC (1934, ristampa fotolitica 1951) "MAREMMA (A.T., 24-25 26 bis)
- Emanuele Repetti, Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana. Firenze, 1846.
- Giuliana Biagioli (a cura di), Riparbella : terra della maremma pisana dalle origini ai nostri giorni. Forlì, 2004.
- Lando Bortolotti, La Maremma settentrionale 1738-1970. Storia di un territorio. Milano, 1976.
- Piero Ugolini, Castagneto Carducci. Un paese della Maremma toscana, 1982
- AA.VV, Toscana" (collana Guide Rosse) , Touring club, 1997.
- AA.VV, La Toscana paese per paese, Bonechi, Firenze, 1981.