Maggiori
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Stemma dei Maggiori di Porto Sant'Elpidio in una affresco della villa di famiglia “Il Castellano”, (stemma gentilizio maschile di ultrogenito di famiglia titolata).
[modifica] Le Origini
La famiglia Maggiori fu una delle più importanti, potenti e ricche famiglie marchigiane. Di antichissime origini dominò su gran parte del Fermano e del Piceno.
Vantava proprietà terriere e tenute storiche in:
- Fermo
- Sant’Elpidio a Mare
- Porto Sant’Elpidio
- Macerata
- Capodarco
- Contrada Castellano
- Contrada delle Paludi
(Nelle Marche)
Ma anche territori in Roma e Milano, in Kraya e in Corsica e nel loro feudo Ponte Lago Scuro di cui erano stati nominati da Carlo VI d’Asburgo Conti e Sovrani.
Secondo alcune fonti, le origini della famiglia Maggiori risalirebbero addirittura all’imperatore romano d’occidente Julius Valerius Maggiorianus più comunemente noto come Maggioriano appartenente alla Gens Valeria. Non avendo documentazioni scritte i discendenti preferiscono voler dare come origine accertata la discendenza dal casato corso dei Colonna Leca precisamente dal conte Ugo Colonna, che la tradizione vuol far discendere dai conti di Tuscolo.
(Palazzo della famiglia Maggiori situato in Fermo, restaurato dal noto architetto Pietro Augustoni, l'ambiziosa costruzione doveva rappresentare lo splendore e il prestigio della famiglia con i suoi 10000 metri quadrati di estensione, ma il progetto non fu mai portato a termine e il palazzo rimase incompiuto, in seguito, quando la famiglia si stanziò in Roma e Firenze, divenne residenza estiva. In Fermo vi sono tutt'ora più strutture architettoniche progettate o restaurate dall'Augustoni fra cui il Palazzo Nannerini, della nobile famiglia per altro imparentatasi più volte con i Maggiori, che ospitò più volte il Sovrano Girolamo Bonaparte e in un'occasione persino Joséphine de Beauharnais.)
[modifica] Cronologia dei LECA
Antica e nobile famiglia originaria della Corsica. La casa feudale di Cinarca, la più antica e prima della Corsica, è conosciuta fin dal XI secolo.
Alcuni storici, le danno come copostipite il Conte Ugo vivente nel IX secolo. Arrigo II conte di Cinarca vissuto verso il 1200 è il capostipite accertato di questa casa. Dal suo figlio primogenito Guido, discende il ramo di Leca ( estinto ), e dal secondogenito Guglielmo, quelli di Rocca, D’Istria, Bozzi Ornano.
Fra gli antenati dei Conti Maggiori che si distinsero nelle guerre del Medioevo, i più illustri furono Ristoruccio I, Rinuccio I Conte di Corsica, di Cinarca, e di Leca, a capo dei baroni corsi, (1392-1444). Raffaele ucciso nel 1456, Ristoruccio II, Guglielmo, Antonio Rinuccio II , assassinato a Genova nel 1490.
In Spagna è il famoso Don Juan de Mafiara de Leca nel XVII secolo. Il celebre Gian Paolo di Cinarca, C.te di Corsica (1450-1515) è l'ultimo dei grandi signori feudali dell' isola.
Uno dei suoi figli, Annibale, e suo nipote Alberto, furono condottieri al servizio di in Dalmazia.
Dal figlio di quest' ultimo, il barone Rodolfo di Leca, discende il ramo, ormai estinto, di Romania. Il secondo ramo, signori di Leca ,discende da Giocante (morto nel 1485, si trova in Francia col titolo di Principi di Leca (Parigi, rue de la Repubblique).
Il ramo dei C.ti di Cantiliana in Madrid si è istinto nel XVII secolo. Annibale, figlio del suddetto Gian Paolo C.te di Corsica, fu condottiero al servizio di Venezia, in Dalmazia. Qui, nel 1526 si fermò con la sua famiglia in Dalmazia e nel 1528 si stabilì a Kraya (Albania), dove continuò la stirpe.
Filippo, suo discendente diretto per primogenitura maschile, nel 1721 si trapiantò in Fermo e da lui discesero i rami di Fermo, di Roma, di Sant'Elpidio a Mare, di Porto San Giorgio e di Portocivitanova.
(Testo Tratto da un documento timbrato archivio araldico di Roma, oggi detenuto dalla Famiglia dei conti Maggiori-Scoccini residente in Sant’Elpidio a Mare nella contrada Castellano)
Secondo la teoria sopra riportata il conte Annibale di Leca, per motivazioni poco chiare, probabilmente per la discendenza francese, cambierà il suo cognome in Maggiori.
[modifica] Membri di maggior rilievo del casato Maggiori
Nacque a Fermo dal conte Annibale (1731-1809) e dalla marchesa Anna Rosa Sciarra (1747-1815). I primi studi li effettuo presso il collegio Campana di Osimo, dove tra i compagni di studio ebbe il futuro papa Leone XII della nobile Famiglia della Genga.
Successivamente proseguì gli studi a Bologna presso il collegio Montalto, e in seguito si trasferì a Roma dove visse lungamente prima di ritirarsi a S. Elpidio a Mare, nella storica dimora di famiglia detta “Il Castellano”. E’ ricordato come uno dei maggiori critici d’arte e collezionisti della sua epoca.
Infatti importanti sono i suoi contributi alla storia dell´ arte.
Scrisse varie operette trattanti la filologia, l’agronomia, e la tradizione popolare: la prima edizione moderna e commentata delle Rime di Michelangelo Buonarroti (1817), il Dialogo intorno alla vita e le opere di Sebastiano Serlio architetto bolognese(1824), una raccolta di proverbi detti sentenziosi (1833), le guide artistiche delle città di Ancona e Loreto(1832), indicazioni al forestiere delle pitture sculture architetture e d’altro genere che si vedono oggi dentro la sacrosante basilica di Loreto e in altri luoghi della città (1824), e Il Capriccio,un giornale creatosi per sua critica delle opere degli artisti romani.
Riconoscimento ai suoi meriti storiografici gli venne dal cugino il marchese Amico Ricci discendente dello storico, Padre Matteo Ricci, che lo salutò amico e maestro.
- Domenico Maggiori
Fratello del conte Annibale padre di Alessandro è ricordato come uomo di molti meriti, sia per dottrina, che per costumi. Nella sua infanzia svolge un ruolo rilevante Monsignor Alessandro Borgia, che lo educò allo studio della lingua greca e di ogni cultura. Conobbe molto bene ogni sorte di letteratura, scrisse il “De urbis firmani origine et ornamentis’’.
Quest’opera fu data alle stampe dopo la sua morte da Giuseppe Alessandro Paccaroni, nel 1789.
- Donna Maria Anna Teresa Maggiori
Figlia del conte Alessandro Maggiori Guerrieri e della contessa Anna Caterina Benedetti è uno dei membri di maggior prestigio del casato Maggiori. Nacque ad Albano Laziale sul finir del 1600, ed è ricordata per aver fondato l'importantissimo ordine delle suore oblate di Gesù e Maria ad Albano Laziale, attualmente presente in più paesi del mondo.
(ex Villa Murri, è una dimora dei primi dell'ottocento, fatta edificare per volere dei conti Sinibaldi, che la vendettero al conte Alessandro Maggiori e alla contessa Bonafede nel 1880, divenne insieme al palazzo fermano una dimora estiva.)
Genealogia della famiglia Maggiori
- Augustus Maggiorius o Major fu un Principe albanese originario dell’ impero romano d'oriente, figli: Filippo Maggiorius
- Filippo Maggiorius, figli: Annibale Maggiorius
- Annibale Maggiorius, a causa dell’occupazione di Maometto II il Conquistatore in Albania, fugge con la sua famiglia presso la marcha fermana, figli: Filippo Maggiorius
Filippo Maggiorius, sin da subito si stabilisce in Porto Fermo, dove costruirà un’ palazzo-reggia per se e per la sua posteriorità (nel quale verrà in seguito ospitato il RE DI SARDEGNA VITTORIO EMANUELE I), figli: Nicola Maggiorius
- Nicola Maggiorius, figli: Antonio Maggiori
- Antonio Maggiori, con lui vi è la variazione del nome, da Maggiorius (in lingua latina), diviene Maggiori, sposa la Marchesa, Nobil Donna Maddalena o Magdalena Trevisani , marchesa di Fermo e Porto San Giorgio, figlia del fu Marchese Liberato Trevisani di Fermo e Porto Fermo (odierna Porto San Giorgio) che per altro è noto per avere fatto edificare a proprie spese la chiesa di San Liberato, figli: Alessandro Maggiori Guerrieri
- Alessandro Maggiori Guerrieri,con lui la famiglia acquisterà fino ad oggi il cognome Guerrieri, derivante probabilmente da un secondo cognome materno, sposa la Contessa Anna Caterina Benedetti del nobile casato di Ancona, figli: Giacomo, Giovanni, Francesco Saverio, Maria Anna Teresa, Maria Elena, Delizia, Domenico, Antonnicola.
I Guerrieri di Fermo, esistono attualmente diramati nei conti Maggiori Guerrieri , nei conti Guerrieri Paleotti e nei Marchesi Guerrieri Gonzaga.
- Giacomo Maggiori Guerrieri, fu podestà di Porto San Giorgio, sposa la marchesa Cecilia Ricci di Macerata, pronipote del celebre Padre Matteo Ricci, figli: Annibale, Giuseppe.
Con lui gran parte del patrimonio Maggiori finirà al fratello il Conte Giovanni Maggiori Guerrieri, in quanto dopo il matrimonio con la Marchesa Giacomo risulterà affetto da alienazione. Giovanni ha dato origine al ramo toscano della famiglia.
- Annibale Maggiori Guerrieri,viene insignito dall’imperatore Carlo VI d’Asburgo-Lorena del titolo di Sovrano di Pontelagosuro e Conte di Fermo,fu cameriere di cappa e spada segreto di Sua Santità, sposa la marchesa Anna Rosa Sciarra disendente del nobile casato romano Colonna di Sciarra, figli: Lorenzo, Saverio, Giovanni, Cecilia, Alessandro, Lucia.
- Lorenzo Maggiori Guerrieri, sposa la nobil donna Anna Brunori, figli: Annibale.
- Annibale Maggiori Guerrieri (Junore), sposa la contessa Costanza Urbani del nobile casato si Spello, figli: Giovanni, Alessandro, Anna sposa il conte Scoccini di Sant'Elpidio a Mare, Saverio, Maria, Rosa.
Dapprima il conte Annibale Junore istituì una facoltosissima primogenitura in favore del suo primogenito il conte Giovanni, nobile di quattro quarti, già ricevuto nell’ordine Geresolomitano.
Questa decisione sul punto di morte del padre, fu destinata a variare, e l’eredità fu divisa equamente con tutti i fratelli.
Di conseguenza il titolo fu anche trasmesso al secondogenito di Annibale, Alessandro coniugato con la contessa Giuseppina Bonafede discendente diretta del prestigiosissimo casato a cui appartenne il Vescovo Niccolò Bonafede, ex governatore di Roma e condottiero al servizio del papa, comandante delle truppe della Stato Pontificio e vescovo di Chiusi.
Si distinsero quindi il Casato Maggiori di Fermo e Roma, rappresentato dal conte Alessandro, e il Casato Maggiori di Sant’Elpidio a Mare e Portocivitanova, rappresentato dal conte Giovanni.
Ramo di Fermo e Roma (attualmente esistente)
- Alessandro Maggiori Guerrieri, sposa Giuseppina Bonafede, contessa di Monte San Giusto, discendente del Casato del famoso Vescovo Niccolò Bonafede, figli: Filippo sposa la contessa Elena Orsi Mangelli di Forlì, Pia sposa il conte Mancini Spinucci di Fermo, che annovera in famiglia il famoso sensitivo Lorenzo Mancini e il cardinale Domenico Spinucci, Maria sposa il conte Carlo Savini, Lorenzo, Blandina.
- Filippo Maggiori Guerrieri Bonafede, sposa la contessa Elena Orsi Mangelli di Forlì, figli: Giovanni, Giuliana sposa Livio Strengacci, Guido sposa la nobil donna Albertina Baldeschi, discendente dei marchesi Baldeschi di Perugia.
Eredita anche il cognome materno.
- Giovanni Maggiori Guerrieri Bonafede, sposa la nobil donna Camilla Liguori del nobile casato napoletano al quale appartenne Sant'Alfonso de Liguori, figli: Fabio, Carla, Anna.
- Fabio Maggiori Guerrieri Bonafede, Sovrano di Ponte Lago Scuro, Conte e Patrizio di Fermo, nobile della Corsica, della Cinarca e di Leca, nobile di Sant'Elpidio, conte di Monte San Giusto, nobile di Porto San Giorgio e Macerata.
Ramo di Sant'Elpidio a Mare (estinto)
- Giovanni Maggiori Guerrieri, sposa in primo matrimonio Teresa Zampaloni figlia del fu Giovanni Battista , dalla cui unione nacque Donna Costanza, contessa, nobile e patrizia di Fermo, sposa in secondo matrimonio Settimia (cognome non disponibile), dalla cui unione nacque la nobil donna Margherita (che si mariterà con il conte Vittorio Scoccini di Sant'Elpidio a Mare), sposa in terzo matrimonio Rosa Fioravanti, dalla cui unione nascono la nobil donna Vittoria di Portocivitanova (che si mariterà con l'importante imprenditore Pasquale Martellini) e la nobil donna Maria.
- Costanza Maggiori Guerrieri, risulta fondamentale il suo contributo allo sviluppo dell' industria a Porto Sant' Elpidio, fu banchiera e latifondista, sposa Gaetano Lattanzi fattore e amministratore delle terre del conte Giovanni Maggiori Guerrieri, figli: Anna sposa Renzo Benigni discendente del nobile casato anconetano dei Mastai Ferretti, Vincenzo sposa Giovanna Valentini, Vittorina sposa Giuseppe Lazzaro.