Liturgia cattolica
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Per la Chiesa cattolica, la liturgia è l'esercizio del sacerdozio di Cristo ad opera del popolo dei battezzati. Nelle celebrazioni liturgiche Cristo agisce e si rende presente alla comunità riunita.
Il Concilio Vaticano II ha definito la liturgia come "fonte e culmine della azione della Chiesa" nella Costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium (n°10) (1964).
Indice |
[modifica] Eucaristia
Tra i sette sacramenti la Eucaristia costituisce il "sacramento principale": memoriale della Pasqua di morte e risurrezione di Cristo, annuncio della sua venuta finale (parusia).
La liturgia definisce la forma e il contenuto delle celebrazioni religiose solenni, ma anche l'ordinario e il proprio dei riti quotidiani, quali la Celebrazione eucaristica, i sacramenti, la liturgia delle ore.
[modifica] Celebrazione eucaristica nel rito romano (forma ordinaria)
Per approfondire, vedi la voce Messa. |
Nel rito romano i riti dell'Eucarestia si suddividono in quattro parti: la liturgia iniziale (o d'apertura), la liturgia della parola, la liturgia eucaristica ed i riti di congedo. La liturgia iniziale, comincia con il canto d'inizio, con l'ingresso del celebrante ed il segno della Croce che apre la Santa Messa. Segue il riconoscimento dei propri peccati (ad esempio mediante il Confesso), il Gloria (un inno che non viene recitato nei giorni feriali ed in Quaresima e in Avvento), la Colletta (ovvero una preghiera recitata o cantata dal sacerdote che raccoglie le orazioni di tutti i fedeli). La liturgia della parola, consiste nella lettura di passi della Bibbia: le prime due letture possono essere effettuate da tutti i fedeli (generalmente la prima risale al Vecchio Testamento e la seconda alle Lettere degli Apostoli) mentre la terza, la più importante, viene effettuata solo dai fedeli che hanno ricevuto il sacramento dell'ordine. Tra le due letture vi è un canto responsoriale proveniente dal libro dei salmi. La terza lettura è un passo del Vangelo e rappresenta l'argomento che si celebra in quella domenica. Dopo l'omelia del celebrante, si recita il Credo (preghiera che riassume tutti i principi fondamentali della dottrina cattolica), le Preghiere dei Fedeli, il Santo. Si entra così nella liturgia eucaristica, il momento centrale dell'Eucarestia: infatti, il celebrante, dopo aver offerto a Dio il pane e il vino, essi diventano (secondo la liturgia) corpo e sangue di Cristo. Questo rito, è ritenuto fondamentale, perché è stato comandato direttamente da Gesù nell'Ultima Cena e veniva recitato già dagli apostoli. Seguono altre brevi preghiere (tra cui la recita del Padre Nostro), la consegna ai fedeli dell'Eucarestia, la benedizione finale.
La Chiesa segue durante l'anno, un ciclo definito: "anno liturgico". L'anno liturgico inizia la prima domenica d'avvento (generalmente fra novembre e dicembre). L'Avvento, comprende alcune settimane (nella tradizione romana quattro) ed è un periodo di riflessione e preghiera in attesa del Natale, in cui non si recita il Gloria. Il colore delle vesti e degli addobbi è il viola, eccetto la terza domenica detta "Gaudete" quando il colore può essere il rosa (quasi una pausa nel cammino penitenziale verso il Natale). All'interno dell'Avvento, si celebra la solennità dell'Immacolata Concezione (8 dicembre). Il tempo di Natale, si apre con la messa di mezzanotte della Vigilia e si conclude la domenica del Battesimo di Gesù. Il tempo di Natale, contempla Gesù Bambino e si chiude appunto, con il ricordo del Battesimo che Gesù ebbe all'età di trent'anni e che venne fatto da suo cugino Giovanni il Battista. Dopo il Battesimo, Gesù iniziò la sua predicazione. Il colore delle vesti è bianco. Inzia il Tempo Ordinario, un breve periodo d'intervallo fra il Natale e la Quaresima, che comincia il mercoledì delle Ceneri, esattamente quaranta giorni prima della domenica delle Palme. La Quaresima, cinque domeniche, è un tempo di riflessione e di conversione. In segno di ciò, il colore è viola, eccetto la quarta domenica detta "Laetare" quando il colore può essere rosa, per sottolineare che anche in un periodo di meditazione non deve mancare la speranza cristiana nella Provvidenza divina e nella Resurezione. La domenica delle Palme, che ricorda l'ingresso trionfale di Cristo a Gerusalemme, a bordo di un asino, apre quindi la Settimana Santa, al cui interno (dal Venerdì Santo alla Domenica di Risurrezione) si inserisce il Triduo Pasquale, il periodo centrale dell'anno liturgico. Nel Triduo si ricordano l'istituzione del sacerdozio come servizio e l'istituzione dell'Eucarestia (Giovedì Santo) la dolorosa Passione e la Morte di Cristo (Venerdì Santo) Gesù nel Sepolcro (Sabato Santo) e infine nella domenica di Pasqua, la Resurrezione di Cristo, che "sconfigge la morte e salva così l'umanità". Dopo il Tempo di Pasqua (colore bianco) inizia il Tempo Ordinario (colore verde). Nel Tempo Ordinario, si riflette sugli insegamenti di Gesù e si medita su come applicarli nella vita ordinaria. Altri colori dei paramenti liturgici sono il rosso (nelle ricorrenze dei santi martiri) e il bianco (nelle ricorrenze che celebrano la Madonna e dei santi non martiri, come dottori della chiesa o pastori). In alcuni santuari mariani nelle feste dedicate alla Madonna è ammesso il colore azzurro.
[modifica] Celebrazione eucaristica nel rito romano (forma straordinaria)
Per approfondire, vedi la voce Messa tridentina. |
La Messa tridentina è la forma tradizionale della celebrazione liturgica del rito romano. Deve il suo nome al mandato dato dal Concilio di Trento a papa Pio V di promulgare un nuovo Messale (1570), che in ogni caso prescrive una liturgia molto simile a quella anteriore al Concilio, che era regolata dagli Ordines Romani, serie di libri liturgici di cui i più antichi risalgono probabilmente al VI secolo. Fu l'unica liturgia eucaristica fino al 1970, quando papa Paolo VI introdusse il nuovo Messale dando seguito alla riforma liturgica voluta dal Concilio Vaticano II. La Messa tridentina è oggi celebrata da un esiguo numero di sacerdoti.
[modifica] Celebrazione eucaristica nel rito bizantino
Per approfondire, vedi la voce Divina Liturgia. |
I cattolici di rito orientale celebrano l'Eucaristia in una forma diversa e generalmente adottano la Divina Liturgia di san Giovanni Crisostomo, risalente al IV secolo. Presenta piccole differenze rispetto alla Divina Liturgia adottata dalla Chiesa ortodossa, come l'introduzione delle orazioni per il papa e la facoltà di menzionare il Filioque nella recita del Credo.
[modifica] Liturgia delle ore
Per approfondire, vedi la voce Liturgia delle ore. |
La Liturgia delle ore costituisce la preghiera con la quale i fedeli del rito romano, e soprattutto i sacri ministri, santificano il corso del tempo della giornata.
È organizzata attorno ai salmi e a altre letture bibliche, alle quali si aggiungo preghiere nate nella tradizione della chiesa cattolica.
Si struttura attorno alle due ore principali delle Lodi mattutine e dei Vespri, che si recitano rispettivamente al mattino e alla sera. Le altre ore sono l'Ufficio delle letture, nel quale si fa una lettura più abbondante della Bibbia e dei padri della chiesa, l'Ora media, a recitarsi a metà della giornata, e la Compieta, che è la preghiera prima del riposo notturno.
Rimane possibile recitare il Breviario romano in sostituzione della Liturgia delle ore.