Leonetto Cappiello
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Leonetto Cappiello (Livorno, 9 aprile 1875 – Cannes, 2 febbraio 1942) è stato un illustratore e caricaturista italiano. Leonetto Cappiello nasce a Livorno il 9 Aprile 1875 da famiglia benestante. Ha una precoce formazione artistica da autodidatta, i primi disegni noti risalgono al 1888 (copie di litografie di famiglia che riproducono di capolavori dell'arte del rinascimento italiano). L'esordio ufficiale avviene nel 1891 con l'esposizione di quattro tele (scomparse) alla Mostra Promotrice di Firenze, mostra simbolo del "secessionismo" operato dalle tendenze piu vicine all'impressionismo in contrapposizione alla corrente dei macchiaioli maggiormente legata ad una dimensione vernacolare. L'anno successivo espone nella medesima sede altre tre tele tra cui Scena d'interno (oggi al Museo civico Giovanni Fattori)
Nella primavera del 1898 si reca a Parigi,ospite del fratello che lavora in borsa. Dopo un breve ritorno nella città natale per la morte del padre, si stabilisce definitivamente nella capitale francese dove pubblica le sue prime due caricature (di Giacomo Puccini e dell' attore Ermete Novelli) sulla rivista Le Rire, dando inizio alla serie Les contemporaines.
Conosce rapidamente il successo come caricaturista collaborando con varie riviste (Le Cri de Paris, La Rampe, Le Sourire, Le Figaro, Le journal) Nel 1899 la prestigiosa Revue Blanche pubblica l'album Nos Actrices, un Portfolio di 18 caricature. Nello stesso anno realzza il suo primo manifesto per il lancio di una rivista umoristica (Frou Frou).
Nel 1900 inizia la carriera di cartellonista professionista siglando un contratto con l'editore-stampatore Vercasson che si protarrà per 16 anni. Durante i 5 anni successivi alterna caricature e cartellonistica: pubblica la raccolta umoristica Gens du Monde, numero speciale di L' Assiette au Beurre (1901); Le Theatre Cappiello numero speciale della rivista Theatre (1903); Les contemporaine celebre, album pubblicitario illustrato con caricature (1904) Nel 1901 si sposa con Suzanne Meyer (cognata del critico letterario Lucien Muhlfeld e dello scrittore Paul Adam ) con cui avrà 2 figli: Francoise nel 1902 e Jean nel 1907.
È nel 1903, con il manifesto Chocolat Klaus, che si inaugura l' apporto innovativo di Cappiello all' arte dell' affiche. Cappiello infatti rivoluzionò i canoni della grafica pubblicitaria realizzando manifesti caratterizzati da personaggi che non avevano più attinenza diretta con il prodotto da pubblicizzare, ma creavano un' immagine - marchio altamente riconoscibile. In funzione di una memorabilità dell' immagine pubblicitaria, di un primato dell' efficacia comunicativa, le ambizioni estetico decorative dei primi manifesti vengono scalzate da da uno stile più diretto, basato su fondi uniti e figure in primo piano il cui principale obiettivo è stupire ed essere ricordate dal pubblico.
Nel 1905 pubblica per l'editore Floury una raccolta antologica di 70 caricature realizzate negli anni precedenti, e da questo momento si dedicherà prevalentemente alla realizzazione di manifesti. Dello stesso anno sono i ritratti di Emile Sorel e di Lucien Muhlfeld. La produzione ritrattistica, ancora oggi poco nota, prosegue per i primi anni del secolo con il ritratto di Paul Adam (1908) ritratto di moglie e figli (1909) ritratto di Henri de Régnier (1910) e culminerà con l' autoritratto del 1928 comissionato dalla Galleria degli Uffizi di Firenze (dove tuttora si trova) e la grande tela Les Dormeuses del 1938.
La rivista Publicite Moderne nel 1907 pubblica le sue teorie sul manifesto in piena sintonia con le nuove generazioni di grafici. Nel frattempo ha inizio la sua attività di decoratore di interni con gli affreschi per la villa di Louis Dreyfus a Saint-Germain-en-Laye a cui seguiranno quelli per le celebri Galeries LaFayette -salone da the, fumoir, e sala di lettura- (1912) Nel 1914 riceve la legion d'onore.
Richiamato in Italia allo scoppio della I guerra mondiale rientra in partia svolgendo il servizio di interprete per l'esercito. Nel 1915 realizza con la tecnica dell' acquaforte disegni sulla guerra collaborando con le riviste La Baionnette, Rire, Fantasio, e nel 1916 realizza la copertina orginale de Il poeta assassinato di Guillaume Apollinaire.
Al termine del conflitto torna in Francia dove apre una nuova collaborazione con l'editore Devambez con cui lavorerà fino al 1936 e che nel 1923 curerà una sua grande retrospettiva. Nel 1930 prende la cittadinza francese. Proseguono nel frattempo le decorazioni di interni: una drogheria in rue Jean Gujon (1921) il bar del ristorante Dupont sul Boulevard Barbés (1935) per terminare con la prestigiosa decorazione La Force Motrice per il padiglione della pubblicità dell'Esposizione Universale di Parigi del 1937 di cui è vice presidente.
Durante la II guerra mondiale si trasferisce a Le Puy e in seguito a malattia a Grasse. Muore a Cannes il 2 Febbraio 1942.
[modifica] Principali poster
- Cachou Lajaunie (1900)
- Absinthe Ducros Fils (1902)
- Chocolate Klaus (1903)
- Cognac Pellisson (1907)
- Buillon Oxo (1908)
- Gramophone J'Accuse (1910)
- Isolabella (1910)
- Le Nil (1911)
- Omega (1912)
- Agua de Vilajuiga (1916)
- Maurin Quina (1920 ca)
- Cachou Lajaunie (1920)
- Cognac Albert Robin (1921)
- Café Martin (1921)
- Impermeabili Pirelli (1921)
- Cordial Campari (1921)
- Contratto (1922)
- Parapluie Reveil (1922)
- Victoria Arduino (1922)
- Vov (1922)
- Veuve Amiot (1925)
- Contratto Canelli (1925)
- Cognac Monnet (1927)
[modifica] Bibliografia
- Jacques Vienot (Preface de Jean Cocteau): Cappiello:sa vie et son oeuvre; Paris, Editions de Clermont, 1946.
- Mostra retrospettiva di Leonetto Cappiello 1875-1942 : caricature, bozzetti, manifesti : Casa della cultura, 3 settembre-9 ottobre; Livorno, 1960.
- Cappiello, 1875-1942 : Caricatures, affiches, peintures et projects decoratifs Paris, Grand Palais, 3 avril-29 juin 1981. - Paris : Editions de la reunion des musees nationaux, 1981
- Raffaele Monti, Elisabetta Matucci (ed): Leonetto Cappiello, dalla pittura alla grafica; Catalogo della Mostra tenuta a Saint-Vincent; Firenze, Artificio, 1985.
- Jack Rennert The posters of L.Cappiello; New York, The poster art library, 2004