La duchessa di Amalfi
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La Duchessa di Amalfi | |
di John Webster
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Tragedia in cinque atti
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Titolo originale | The Duchess of Malfi |
Lingua originale | inglese |
Genere | Teatro elisabettiano |
Ambientazione | Italia nel Cinquecento |
Composto nel | 1611 |
Prima assoluta | 1614 |
Teatro: | Blackfriars theatre |
Personaggi:
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La Duchessa di Amalfi è una tragedia del drammaturgo inglese John Webster (1580 circa – 1634 circa), rappresentata nel 1614 nel Teatro Blackfriars e pubblicata nel 1623. Titolo originale: The Duchess of Malfi.
Indice |
[modifica] Basi storiche
La tragedia prende spunto da un fatto storico accaduto ad Amalfi ai primi del XVI secolo riguardante Giovanna, figlia dello sfortunato Enrico d'Aragona, la cui morte per avvelenamento nel 1478 fu cantata da Joanni Maurello. Nipote del re Ferrante d'Aragona, Giovanna nel 1497 aveva sposato il duca d'Amalfi don Alfonso Todeschini Piccolomini, di cui rimase però vedova poco dopo il matrimonio. L'aiuto nell'amministrazione dei suoi beni, prestatogli dal maggiordomo di corte, il patrizio napoletano Antonio Beccatelli Bologna, si trasformò in un legame affettivo: i due si sposarono clandestinamente ed ebbero due figli. La notizia del matrimonio venne tuttavia conosciuta dal fratello di Giovanna, il cardinale Luigi d'Aragona, il quale, disapprovando il legame per motivi di rango sociale, si ritiene abbia fatto uccidere la sorella, i suoi tre figli, e lo sposo morganatico che era riuscito a espatriare nel Ducato di Milano. Nel 1510, al momento dei tragici eventi, l'unico fratello vivente di Giovanna era il cardinale Luigi: l'altro fratello Carlo, marchese di Gerace (Calabria), nato dopo la morte del padre, era deceduto nel 1501.
La vicenda della sventurata duchessa d'Amalfi era stata narrata da Matteo Bandello (Novelle, Novella XXVI, Il signor Antonio Bologna sposa la duchessa di Malfi e tutti dui sono ammazzati). Webster l'aveva tuttavia conosciuta attraverso Il Palazzo del piacere (titolo originale The Palace of Pleasure), di William Painter.
[modifica] Trama
L'azione si svolge nei primi anni dei XVI secolo ad Amalfi, Roma e Milano.
Ferdinando, duca di Calabria, e il fratello cardinale non vogliono che la loro sorella duchessa d'Amalfi, vedova, passi a nuove nozze perché — come sarà spiegato alla fine — sono gli unici eredi delle sue ricchezze; inoltre il duca nutre per la sorella una morbosa gelosia. La sorella, tuttavia, ama Antonio, il maggiordomo di corte, e lo sposa in segreto.
I fratelli, che vivono a Roma, apprendono la notizia del matrimonio della duchessa e della nascita di un erede, da Daniele Bosola, sovrintendente ad Amalfi alle scuderie della duchessa e spia di Ferdinando. Irato, il duca dapprima vorrebbe far uccidere la sorella, poi decide di rimandare il delitto per conoscere il nome del marito: si reca ad Amalfi, insulta la sorella e le dona un pugnale perché si uccida. La duchessa decide di fuggire col marito ad Ancona. Si era confidata tuttavia ingenuamente con la spia Bosola, rivelandogli che Antonio è suo marito; grazie alla delazione di Bosola la duchessa e il marito sono raggiunti a Loreto, e mentre Antonio riesce a mettersi in salvo dirigendosi verso Milano, la duchessa viene catturata, per ordine dei fratelli, e rinchiusa in una cella del castello dove Bosola la strangola.
Dopo il delitto, il duca impazzisce. Bosola, incaricato dal cardinale di uccidere Antonio, si reca a Milano; tormentato dal rimorso per riabilitarsi decide di salvare la vita ad Antonio, ma per un errore uccide proprio colui che voleva salvare. Disperato e furioso Bosola allora uccide il cardinale; viene a sua volta pugnalato dal duca, che tuttavia riesce a uccidere prima di morire egli stesso per le ferite.
[modifica] Bibliografia
- John Webster, La duchessa di Amalfi, versione italiana di Luigi Gamberale, Pescara: Stabilimento Arte della Stampa, 1916
- John Webster, La duchessa di Amalfi', tradotta in versi da Luigi Gamberale, Agnone: Sammartino-Ricci, 1922
- John Webster, La duchessa di Amalfi, traduzione di Ettore Allodoli, Lanciano: G. Carabba, 1913
- John Webster, La duchessa di Amalfi, traduzione di A. Valles Poli, Milano: Rizzoli (BUR), 1965
- John Webster, La duchessa di Amalfi, traduzione di di Giorgio Manganelli, a cura di Luca Scarlini, Torino: Einaudi, 1999
[modifica] Collegamenti esterni
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