Giorgio Manganelli
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Giorgio Manganelli (Milano, 15 novembre 1922 – Roma, 28 maggio 1990) è stato uno scrittore, traduttore, giornalista critico letterario italiano, è stato uno dei teorici più coerenti della neoavanguardia.
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[modifica] Cenni biografici
Laureatosi in Lettere presso l'Università di Pavia, insegnò per qualche anno alle scuole medie superiori e fu in seguito assistente di letteratura inglese presso la Facoltà di Magistero dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Si dimise poi dall'incarico nel 1971.
Prese parte attivamente agli incontri del Gruppo 63 e fu tra i redattori di "Grammatica". Collaborò con numerosi quotidiani come Il Giorno, La Stampa, Il Corriere della Sera, Il Messaggero, e a vari settimanali (L'espresso, Il Mondo, L'Europeo, Epoca).
Fu consulente editoriale delle case editrici Einaudi, Adelphi, Mondadori e nel 1987 fondò e diresse, con D.Isella, la Fondazione Pietro Bembo. Fu anche traduttore accurato e molto prolifico e, tra gli altri, tradusse O. Henry, soprannome di William Sidney Porter, Sydney Chapman, T. S. Eliot, Edgar Allan Poe, Henry James.
Autore di numerose opere dalla prosa elaborata e complessa, che oscilla spesso tra il racconto-visione e il trattato, Manganelli affermò nella sua Letteratura come menzogna del 1967 che il compito della letteratura è quello di trasformare la realtà in menzogna, in scandalo e in mistificazione, risolta in un puro gioco di forme, attraverso le quali la scrittura diventa contestazione. Nelle opere di Manganelli la parodia e il sarcasmo si esercitano in forme letterarie raffinate.
Le sue numerose interviste sono state raccolte nel 2001 a cura di Roberto Deidier, sotto il titolo La penombra mentale (Editori Riuniti).
Dedicò anche numerosi saggi critici alla letteratura italiana e straniera ed operò riscritture di classici. La sua opera poetica è stata publicata sotto il titolo di "Poesie", a cura e con uno scritto di Daniele Piccini da Crocetti nel 2006.
[modifica] Opere
Fra i racconti-visione e il trattato egli scrisse: Hilarotragoedia nel 1964, Nuovo commento nel 1969, Sconclusione nel 1976, Amore nel 1981, Discorso dell'ombra e dello stemma o del lettore e dello scrittore considerati come dementi nel 1982, Dall'inferno nel 1985, Rumori o voci nel 1987, Encomio del tiranno scritto all'unico scopo di fare dei soldi nel 1990.
Fra i racconti fantastici: Agli dèi ulteriori nel 1972, Centuria nel 1979, Tutti gli errori nel 1986.
Fra i dialoghi: A e B nel 1975.
I saggi critici sono stati raccolti in: La letteratura come menzogna, 1967 e Laboriose inezie, 1986, mentre in Angosce di stile, 1981, sono comprese le prefazioni e in Lunario dell'orfano sannita, 1973, e in Improvvisi per macchina da scrivere, 1989, viene raccolta una scelta dei corsivi e degli articoli di costume.
Tra la riscrittura dei classici: Otello in Cassio governa a Cipro nel 1977 e Pinocchio in Pinocchio: un libro parallelo.
Le note di viaggio in Oriente sono raccolte in Cina e altri orienti, 1974.
Gli scritti di critica d'arte apparsi sulla rivista FMR sono stati raccolti, nel 1987, in Salons.
In Antologia privata Manganelli ha raccolto e pubblicato, nel 1989, la sua produzione narrativa e critica.
Nel 2007 esce Mammifero italiano, raccolta di corsivi apparsi su varie testate, il Corriere della Sera e L'espresso, tra il 1972 e il 1989 [1] .
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Biografia di Giorgio Manganelli su ItaliaLibri
Predecessore: | vincitori Premio Viareggio | Successore: |
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Antonio Altomonte - Mario Luzi | 1979 | Stefano Terra |