L'ora di religione
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L'ora di religione | |
Titolo originale: | L'ora di religione |
Paese: | Italia |
Anno: | 2002 |
Durata: | 103' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | drammatico |
Regia: | Marco Bellocchio |
Soggetto: | Marco Bellocchio |
Sceneggiatura: | Marco Bellocchio |
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Fotografia: | Pasquale Mari |
Montaggio: | Francesca Calvelli |
Musiche: | Riccardo Giagni |
Scenografia: | Marco Dentici, Paola Riviello |
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Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film |
L'ora di religione (il sorriso di mia madre) è un film diretto dal regista Marco Bellocchio. Esso narra la storia della canonizzazione di una madre martire, uccisa per aver supplicato il figlio di smettere di bestemmiare (perdonandolo prima di morire), vista dalla prospettiva di un altro dei suoi figli, ateo e agnostico. Il regista tratteggia così un variopinto affresco della cristianità odierna, mostrando come essa si insinui tuttora con forza nelle nostre vite, anche contro la nostra volontà (come accade al protagonista). Viene spesso ricordato per la pronuncia di una bestemmia esplicita nel momento di massima tensione narrativa (per questo motivo è stato vietato ai minori di 14 anni).
[modifica] Trama
Ernesto Picciafuoco, pittore e illustratore di favole per bambini, viene da una famiglia molto religiosa, cattolica fino alla bigotteria; a causa di ciò, una volta raggiunta la maturità, si è distaccato totalmente dalla religione, rifiutandosi perfino di far battezzare il figlio, come avrebbe voluto la moglie (da cui si sta separando, anche a causa di questo).
La religione irrompe però nella sua vita quando viene contattato da un enigmatico cardinale, dal quale viene a sapere che la madre potrebbe essere santificata, in quanto martire della Chiesa: la donna era stata uccisa da un altro figlio, pazzo, mentre lei lo implorava di smettere di bestemmiare (il giovane infatti era solito reagire al clima familiare di forte religiosità mediante le peggiori blasfemie).
Inizia così un viaggio tra vari episodi assurdi e surreali. Ernesto si reca alla scuola del figlio per le udienze con i docenti, dove conosce una giovane e affascinante "insegnante di religione", dalla quale è attratto, ma che si rivelerà un'impostore. Ha una discussione con un prelato, incaricato di approfondire le circostanze del "martirio", il quale gli chiede conto del mancato battesimo del figlio, dimostrando di essersi ben informato sul suo conto, e che cerca di sapere come mai Ernesto avrebbe "perso la fede". Ernesto è poi sfidato a duello, per futili motivi, da un nobile che sogna un'improbabile restaurazione della monarchia, ma il duello è interrotto dopo pochi istanti. Ha un colloquio con una sua zia, che non ha mai dimostrato molta fede, ma che ora, attratta dal possibile guadagno economico e dalla notorietà che la famiglia ricaverebbe dalla santificazione, tenta per mero opportunismo di riportare anche il nipote sulla "retta via". Intanto la moglie di Ernesto somministra una sorta di battesimo al figlio dormiente, ansiosa di riparare alla precedente "mancanza".
[modifica] Curiosità
- Uno dei personaggi del film (un rozzo popolano che dice di essere stato "miracolato" dalla madre di Ernesto) si chiama Filippo Argenti, che è il nome di un dannato presente nell'Inferno di Dante, dove è collocato nel girone degli iracondi.
Film diretti da Marco Bellocchio | ||
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