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Jorge Luis Borges - Wikipedia

Jorge Luis Borges

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Jorge Luis Borges nel 1969

Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo (Buenos Aires24 agosto 1899 – Ginevra14 giugno 1986) è stato uno scrittore e poeta argentino.

È ritenuto uno dei più importanti e influenti scrittori del XX secolo. Narratore, poeta e saggista, è famoso per i suoi racconti fantastici, in cui ha saputo coniugare idee filosofiche e metafisiche con i classici temi del fantastico (quali: il doppio, le realtà parallele del sogno, i libri misteriosi e magici, gli slittamenti temporali).

Oggi l'aggettivo «borgesiano» definisce una concezione della vita come storia (fiction), come menzogna, come opera contraffatta spacciata per veritiera (come nelle sue famose recensioni di libri immaginari).

Indice

[modifica] Biografia

[modifica] L'infanzia e il soggiorno europeo

Jorge Francisco Isidoro Luis Borges nacque prematuro (all'ottavo mese di gravidanza) nella stessa casa di via Tucumán 840 dove era già nata sua madre. Figlio di Jorge Guillermo, avvocato e insegnante di psicologia - in lingua inglese - all'Istituto del Professorato di Lingue Vive e di Leonor Acevedo Haedo. Pochi anni dopo la famiglia si trasferì nel quartiere Palermo, che diventerà un luogo topico della sua opera. Il futuro scrittore - che sin da piccolo manifestò i sintomi di quella cecità che nei Borges era ereditaria da ben 6 generazioni - venne educato in casa, oltre che dal padre e dalla nonna materna, da un'istitutrice inglese e si rivelò ben presto un bambino precocissimo: a sette anni scrisse il suo primo racconto - La visiera fatal - e a nove tradusse il racconto di Oscar Wilde Il principe felice (pubblicato su El País a firma di Jorge Borges: si ritenne che la traduzione fosse ovviamente del padre). Nel 1908 venne iscritto alla quarta classe elementare della scuola pubblica.

Nel 1914 si trasferì con i genitori, la sorella Norah (nata nel 1901) e la nonna materna - quella paterna li raggiunse in seguito - a Ginevra dove restò fino al 1918. Il soggiorno svizzero, durante il quale frequentò il Collège Calvin (rue Theodore de Beze, Ginevra, fondato da Giovanni Calvino nel 1559), fu un periodo di intensi studi (tra cui le lingue latina, francese e tedesca) e ampie letture di autori europei. Nel 1918, dopo la morte della nonna materna, si trasferì con la famiglia dapprima a Lugano e, l'anno successivo, a Maiorca. Qui, prima di trasferirsi a Siviglia e poi a Madrid scrisse i suoi primi due libri rimasti inediti: uno di poesie (Los ritmos rojos di celebrazione della rivoluzione russa) e uno di prose (Los naipes del tahur, Le Carte del Baro). Nel 1919, durante il soggiorno a Siviglia, per la prima volta venne pubblicata, sul numero 37 della rivista Grecia, una sua poesia, Himno del mar, Inno al Mare.

[modifica] Gli inizi della carriera letteraria

Il 24 gennaio del 1921 fu pubblicato il primo numero della rivista letteraria spagnola Ultra, la quale, come appare evidente dal nome, era l'organo di difussione del movimento ultraista. Tra i collaboratori più noti si ricordano lo stesso Borges, Rafael Cansinos-Assens, Ramón Gómez de la Serna e Guillermo de Torre che in seguito si sposerà con Norah Borges.

Il 4 marzo del 1921 la famiglia Borges - composta dalla nonna paterna, Frances Haslam, che si era unita a Ginevra nel 1916; i genitori, Leonor Acevedo y Jorge Guillermo Borges e la sorella Norah Borges — si imbarcò nel porto di Barcellona sulla nave (la "Reina Victoria Eugenia") che li avrebbe riportati a Buenos Aires. Al porto li aspettava Macedonio Fernández, la cui amicizia Borges erediterà dal padre. Una volta a Buenos Aires scrisse nella rivista Cosmópolis, fondò la rivista murale Prisma (della quale però vennero pubblicati solo due numeri) e scrisse anche su Nosotros, rivista diretta da Alfredo Bianchi.

Nel 1922 andò a trovare Leopoldo Lugones insieme a Eduardo Gonález Lanuza, per consegnargli il secondo (e ultimo) numero di Prisma. Nell'agosto del 1924 fondò la rivista Proa con Ricardo Güiraldes, autore di Don Segundo Sombra, Alfredo Brandán Caraffa y Pablo Rojas Paz. Nel 1931 uscì il primo numero di Sur, rivista diretta da Victoria Ocampo; in questo primo numero Borges collaborò con un articolo dedicato a Coronel Ascasubi.

Nel 1923, il giorno prima del secondo viaggio in Svizzera, Borges pubblicò il suo primo libro di poesie, Fervore di Buenos Aires (Fervor de Buenos Aires), in cui si prefigurava, secondo le parole dello stesso Borges, tutta la sua opera successiva. Fu un'edizione preparata in fretta e furia in cui erano presenti alcuni refusi ed era priva di prologo. Per la copertina sua sorella Norah realizzò un'incisione. Furono stampate circa trecento copie, le poche che ancora si conservano sono considerate dei tesori dai bibliofili: in alcune si possono addirittura trovare correzioni manoscritte realizzate dallo stesso Borges. L'unica copia appartenente alla Biblioteca Nazionale Argentina è stato rubata nel 2000 insieme ad altre prime edizioni di Borges.

Più tardi scrisse, tra le altre pubblicazioni, nella rivista Martín Fierro, una delle riviste chiave della storia della letteratura argentina della prima metà del XX secolo. Nonostante la sua formazione europeista, Borges rivendicò con le tematiche trattate le sue radici argentine, e in particolare "porteñe" (cioè di Buenos Aires), nelle opere come Fervore di Buenos Aires (1923), Luna di fronte (Luna de enfrente) (1925) e Quaderno San Martín (Cuaderno de San Martín) (1929).

Sebbene la poesia fosse uno dei fondamenti della sua opera letteraria, il saggio e la narrativa furono i generi che gli procurarono il riconoscimento internazionale. Dotato di una vasta cultura, costruì un'opera di grande solidità intellettuale sull'andamento di una prosa precisa e austera, attraverso la quale poté manifestare un distacco talora ironico dalle cose del mondo, senza per questo rinunciare al suo delicato lirismo. Le sue strutture narrative alterano le forme convenzionali del tempo e dello spazio per creare altri mondi di grande contenuto simbolico, costruiti a partire da riflessi, inversioni, parallelismi. Gli scritti di Borges prendono spesso la forma di artifici o di potenti metafore con sfondo metafisico.

Tra i suoi amici di questo periodo si ricordano José Bianco, Adolfo Bioy Casares, Estela Canto e altri soprattutto nel novero del circolo della rivista Sur.

[modifica] La maturità

Nel 1946 Juan Domingo Perón venne eletto presidente, sconfiggendo così la Unión Democrática. Borges, che aveva appoggiato quest'ultima, manifestò apertamente la sua avversione al nuovo governo, tanto che fu costretto ad abbandonare la sua posizione di bibliotecario.

Per questo motivo dovette superare la sua timidezza e iniziare a tenere conferenze. Nel 1948 sua sorella Norah e sua madre vennero incarcerate, accusate di aver dato scandalo nella loro vita pubblica. Norah Borges (e la sua amica Adela Grondona) vennero portate al carcere del Buon Pastore (carcere femminile) mentre a Leonor Acevedo furono concessi gli arresti domiciliari vista l'età avanzata.

Nel 1950 Borges venne eletto presidente della SADE e, un anno dopo, uscì in Messico Antiguas Literaturas Germánicas (trad. it: Brume, dei, eroi), scritto in collaborazione con Delia Ingenieros.

In seguito alla Revolución Libertadora che depose Perón, Borges fu nominato direttore della Biblioteca Nazionale Argentina, incarico che ricoprì dal 1955 fino alle sue dimissioni del 1973, dovute al ritorno al potere proprio di Perón. Lo stesso anno fu eletto membro dell'Accademia argentina delle Lettere. Nel 1956 divenne professore di letteratura inglese all'Università di Buenos Aires e presidente dell'Associazione degli Scrittori argentini. In questo periodo fu molto criticato per la sua adesione al nuovo governo, soprattutto da Ezequiel Martínez Estrada e da Ernesto Sábato. Con quest'ultimo le diatribe proseguirono fino al 1975.

Borges ricevette una gran quantità di riconoscimenti. Tra i più importanti: il Premio Nazionale di Letteratura (1957), il Premio Internazionale degli editori (1961), il premio Formentor insieme a Samuel Beckett (1969), il Premio Cervantes insieme a Gerardo Diego (1979) e il premio Balzán (1980). Tre anni più tardi il governo spagnolo gli concesse la Grande Croce dell'Ordine di Alfonso X il Saggio. Nonostante il suo enorme prestigio intellettuale e il riconoscimento universale raggiunto dalla sua opera, Borges non fu mai insignito del Premio Nobel per la Letteratura.

Predecessore: vincitori Premio Cervantes Successore: [[Immagine:{{{immagine}}}|30x30px]]
Dámaso Alonso 1979 Juan Carlos Onetti I
II
III
IV
V
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[modifica] Gli ultimi anni

Moneta da 2 pesos commemorativa del centenario della nascita di Jorge Luis Borges
Moneta da 2 pesos commemorativa del centenario della nascita di Jorge Luis Borges

Nel 1973, prima della nuova vittoria del peronismo, Borges continuò a ricordare il primo governo di Perón come "gli anni dell'obbrobrio". Nel 1975 morì sua madre, a novantanove anni. A partire da questo momento Borges effettuò i suoi viaggi insieme a María Kodama, una sua ex-alunna, divenuta sua segretaria e, infine, a poche settimane dalla morte per procura in Uruguay, sua seconda moglie.

Nel 1980 firmò una petizione di sollecitazione a favore dei desaparecidos nel quotidiano Clarín. Nel 1982 condannò l'invasione argentina delle Isole Malvinas.

Morì il 14 giugno 1986 nella città di Ginevra, in seguito ad un cancro al fegato. Come da lui disposto, i suoi resti riposano al cimitero di Plainpalais (nella parte sud di Ginevra) sotto ad una lapide grezza e di colore bianco. Sulla parte superiore si legge semplicemente "Jorge Luis Borges"; più in basso è scritta in inglese antico la frase "And ne forhtedon na" (Giammai con timore) proveniente dal poema epico del X secolo La battaglia di Maldon, insieme ad un'incisione circolare raffigurante sette guerrieri che, impugnato lo scudo e sfoderata la spada, si gettano nel combattimento e quindi verso la morte; sotto sono incise una piccola croce del Galles e le date "1899/1986". Dietro la lapide sono riportati due versi della Saga di Völsunga (XIII secolo): "Hann tekr sverthit Gram okk / legger i methal theira bert" (Egli prese la sua spada, Gram, e pose il nudo metallo tra i due) con sotto una nave vikinga. Più in basso compare la scritta "De Ulrica a Javier Otalora".

[modifica] La sua influenza nella cultura moderna

Borges ha lasciato la sua pesante eredità in tutti i campi della cultura moderna, persino in quella pop, e molti sono gli scrittori che si sono ispirati alle sue opere.

Tra questi ci sono scrittori come Julio Cortázar, Italo Calvino, Osvaldo Soriano, Umberto Eco, Leonardo Sciascia, John Barth, Philip Dick, Gene Wolfe, Paul Auster ecc.

Inoltre Borges ha influenzato anche autori di fumetti come Alan Moore e Grant Morrison (che lo cita indirettamente in un episodio della Doom Patrol) e cantautori come Francesco Guccini, Roberto Vecchioni e Elvis Costello.

Umberto Eco, nel romanzo Il nome della rosa dà il nome di Jorge da Burgos ad uno dei protagonisti, che aveva vanamente aspirato alla carica di bibliotecario, chiarendo poi (nelle "postille") che il nome va riferito esplicitamente a Borges.

Nonostante fosse il favorito d'obbligo di ogni edizione del Premio Nobel dagli anni cinquanta in poi, l'Accademia di Stoccolma non lo premiò mai, preferendogli a volte autori meno conosciuti e popolari. Secondo insistenti voci la ragione andava cercata nelle idee politiche del grande scrittore che, senza mai essere un attivista, sembra avesse nutrito qualche simpatia peronista, sebbene vi siano elementi che fanno dubitare della veridicità di queste simpatie:

  1. la sua nomina a Direttore della Biblioteca Nazionale avviene proprio dopo la caduta di Peron (1955)
  2. il rifiuto da parte del quotidiano La Nación di pubblicare una sua poesia (Il Pugnale) di chiaro intento tirannicida.
  3. la sua presidenza dal 1950 al 1953 della Società degli Scrittori Argentini, di cui la dittatura impose la chiusura; Borges stesso ricorda gli ultimi seminari che poté tenere, di fronte a poliziotti che annotavano i passi salienti delle sue esposizioni.
  4. esplicite dichiarazioni di Borges, che sembrano smentire del tutto il suo appoggio al dittatore.[1]

[modifica] Tematiche

[modifica] Temi ricorrenti

  • I libri (e la biblioteca)
  • L'infinito spaziale e temporale
  • Il labirinto
  • Gli specchi
  • Il doppio
  • Le tigri
  • La rosa
  • Il sogno
  • Gli scacchi
  • I miti nordici
  • I duelli dei malavitosi
  • Il suicidio (Il «Biathanatos, in Altre inquisizioni; Utopia di un uomo che è stanco, in Libro di Sabbia; 25 agosto 1983)

[modifica] Temi internazionali

  • Argentina: è il biografo di Evaristo Carriego; lettore di Leopoldo Lugones, Almafuerte, e altri; vi ambienta: "Storia del tango", "Il nostro povero individualismo", "Horse Cart Inscriptions", "Celebrazione del Mostro", "Il Sud", "The Mountebank"
  • Uruguay: vi ambienta "Avelino Arredondo"
  • Italia: Borges ha una speciale affinità con la Divina Commedia di Dante Alighieri, soggetto dei Nove Saggi Danteschi e con Venezia. Alla Divina Commedia è pure liberamente ispirato L'Aleph (l’amore di Dante per Beatrice = l’amore di Borges per Beatriz; un'Opera che contenga tutto, l'Aleph = Divina Commedia) Altra lettura prediletta era Ariosto, il cui italiano ha imparato viaggiando in autobus verso la biblioteca come per Dante.
  • Spagna: Borges fa frequenti riferimenti al Don Chisciotte ed allo scrittore del XVII secolo Francisco de Quevedo y Villegas
  • Francia: è influenzato da Leon Bloy e da Marcel Schwob, erudito scrittore di fine ottocento, autore di "Vite immaginarie", fonte d' ispirazione per "Storia universale dell' infamia" ; è un grande estimatore e scrive saggi su Guillaume Apollinaire
  • Germania: ha una speciale affinità con Heinrich Heine, è influenzato da Franz Kafka e Kurd Lasswitz; lettore di Fritz Mauthner, Arthur Schopenhauer; scritti sulla Germania: "Deutsches Requiem", "Letteratura tedesca nell'età di Bach"
  • Regno Unito: studia intensamente la letteratura inglese ed anglosassone; è influenzato da Samuel Butler, G.K. Chesterton, Thomas de Quincey, David Hume, Rudyard Kipling, George Bernard Shaw, Herbert Spencer, Robert Louis Stevenson, Thomas Carlyle, George Herbert Wells Lord Gibbon, il grande storico del XVIII secolo di cui legge e rilegge "Declino e caduta dell'Impero Romano"
  • India: è lo scenario per i racconti: "L'uomo sulla soglia" e "L'accostamento ad Almotasim"
  • Irlanda: è influenzato da John Scotus Eriugena e Jonathan Swift; traduce Oscar Wilde in spagnolo; scrive pagine critiche su James Joyce; è lo scenario di "Tema del traditore e dell'eroe", legge e commenta gli scritti del filosofo idealista George Berkeley, che era anche un vescovo irlandese.
  • Stati Uniti: traduttore di William Faulkner in spagnolo; ha una speciale affinità con il filosofo Ralph Waldo Emerson e Walt Whitman, è influenzato da Edgar Allan Poe e scrive saggi su di lui, su Nathaniel Hawthorne e Ralph Waldo Emerson; vi ambienta "Lo spaventoso redentore Lazarus Morell" racconto ispirato da Mark Twain; scrive molte pagine di critica riguardo a diversi film, come Quarto potere ("An Overwhelming Film"); scrive anche una parodia/omaggio dei racconti di Howard Phillips Lovecraft, intitolata There are more things - una citazione dall' Amleto di Shakespeare.
  • Giappone: vi ambienta il racconto "L'incivile maestro di cerimonie Kotsuké no Suké"
  • Cina: vi ambienta i racconti "Un pirata: la vedova Ching" e (in parte) Il giardino dei sentieri che si biforcano.
  • Norvegia e paesi nordici: vi ambienta i racconti "Lo specchio e la maschera" e "Undr", entrambi della raccolta "Il libro di sabbia"; altri personaggi, come la donna protagonista di "Ulrica", il giovane studioso di "La corruzione" e il vecchio re di "Il disco" sono nordici, a testimonianza del suo grande amore per la letteratura e il mito di quei paesi

[modifica] Temi religiosi

  • Cristianesimo: influenzato da Leon Bloy; "Storia dell'Eternità" "Tre versioni di Giuda", "I teologi", "Il Vangelo di Marco", "Un teologo nella morte". L'influenza maggiore gli venne dalla Bibbia (i Vangeli, Giovanni, Paolo, Giobbe, Qohelet ed anche gli apocrifi), che la nonna protestante conosceva a memoria e gli leggeva spesso.
  • Buddismo: "Tema del mendicante e del re", lettura sul Buddismo in Sette notti
  • Islam: "L'accostamento ad Almotasim", "La ricerca di Averroè", "Hakim di Merv, il tintore mascherato" (ma solo l'ambientazione è islamica, in quanto il credo di Hakim è schiettamente gnostico), "La camera delle statue"; è stato fortemente influenzato da Il libro delle mille e una notte del quale ha anche realizzato diverse traduzioni.
  • Ebraismo: "La morte e la bussola", "Il Golem", "Una difesa della Cabala", letture sulla Cabala e su Shmuel Agnon
  • Lo Gnosticismo: alcuni dei suoi primi scritti ad imitazione di Emanuel Swedenborg; "Una vendicazione del falso Basilide", che soprattutto manifesta l'interesse per le correnti gnostiche eretiche del cristianesimo primitivo (Carpocrate, Basilide, i Nicolaiti, gli Anulari) presenti in molti testi già succitati
  • Religioni immaginarie: gli eretici di Uqbar in "Tlön, Uqbar, Orbis Tertius"

[modifica] Bibliografia

  • Storia universale dell'infamia (Historia Universal de la Infamia 1935), Adelphi (ISBN 8845913325)
  • Finzioni (Ficciones 1944), Einaudi (ISBN 8806173677)
  • L'Aleph (El Aleph 1949), Adelphi (ISBN 8845914208)
  • Brume, dei, eroi (Antiguas Literaturas Germánicas 1951) (in collaborazione con Delia Ingenieros)
  • L'altro, lo stesso (El otro, el mismo 1964), Adelphi (ISBN 8845917428)
  • Il Manuale di zoologia fantastica (El libro de los seres imaginarios 1967) (in collaborazione con Margarita Guerrero), Einaudi (ISBN 8806114522)
  • Il manoscritto di Brodie (El informe de Brodie 1970), Adelphi (ISBN 8845914496)
  • Il libro di sabbia (El libro de arena 1975), Adelphi (ISBN 8845918416)
  • Il libro dei sogni (Libro de sueños 1976)
  • I congiurati (Los conjurados 1985) Mondadori (ISBN 8804420383)
  • Venticinque agosto 1983 e altri racconti inediti, Mondadori (ISBN 8804337311)

[modifica] Poesia

  • Fervore di Buenos Aires (Fervor de Buenos Aires 1923)
  • Luna di fronte (Luna de enfrente 1925)
  • Quaderno San Martín (Cuaderno de San Martín 1929)
  • L'artefice (El hacedor 1960), Adelphi (ISBN 8845915077)
  • Elogio dell'Ombra (Elogio de la sombra 1969) Einaudi (ISBN 8806148680)
  • L'oro delle tigri (El oro de los tigres 1972)), Adelphi (ISBN 8845919323)
  • La rosa profonda (La rosa profunda 1975)
  • La moneta di ferro (La moneda de hierro 1976)

[modifica] Saggistica

  • Inquisizioni (Inquisiciones 1925), Adelphi (ISBN 8845916286)
  • Evaristo Carriego (1930), Einaudi (ISBN 8806151924)
  • Discussioni (Discusión 1932)
  • Storia dell'eternità (Historia Universal de la Eternidad 1936), Adelphi (ISBN 8845913333)
  • Altre inquisizioni (Otras inquisiciones 1952), Adelphi (ISBN 8845915387)
  • Testi prigionieri (Textos cautivos 1986) (testi apparsi nella rivista El Hogar tra il 1936 e il 1939), Adelphi (ISBN 8845913864)
  • Cos'è il buddismo (Qué es el budismo? 1976), Newton (ISBN 8882899047)
  • Nove saggi danteschi (Nueve ensayos dantescos 1982), Adelphi (ISBN 8845916537)
  • L'invenzione della poesia. Le lezioni americane, Mondadori (ISBN 8804528036)

[modifica] Con Adolfo Bioy Casares

  • Sei problemi per don Isidro Parodi (Seis problemas para don Isidro Parodi 1942 Trad. it. , Roma, Studio Tesi, 1990)
  • Due fantasie memorabili (Dos fantasías memorables 1946)
  • Un modello per la morte (Un modelo para la muerte 1946. Trad. it. Cronache di Bustos Domecq, Torino, Einaudi, 1999)
  • Cronache di Bustos Domecq (Crónicas de Bustos Domecq 1967. Trad. it. , Torino, Einaudi, 1975)
  • Il libro del cielo e dell'inferno (Libro del cielo y del infierno , 1960)
  • Nuovi racconti di Bustos Domecq (Nuevos cuentos de Bustos Domecq , 1977)

Dos fantasías memorables e Un modelo para la muerte furono inizialmente pubblicati a proprie spese in un'edizione privata di 300 copie. I primi lavori a stampa commercializzati furono pubblicati nel 1970.

[modifica] Onorificenze

Cavaliere di Gran Croce - nastrino per uniforme ordinaria

Cavaliere di Gran Croce

[modifica] Note

  1. ^ Fernando Sorrentino, Sette conversazioni con Borges, Mondadori, Milano, 1999

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

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