Igor Protti
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Igor Protti | ||
Dati biografici | ||
Nome | Igor Protti | |
Nato | 24 settembre 1967 Rimini |
|
Nazionalità | Italia | |
Altezza | 171 cm | |
Peso | 63 kg | |
Dati agonistici | ||
Disciplina | Calcio | |
Ruolo | Attaccante | |
Carriera | ||
Club professionistici | ||
1983-1985 | Rimini | 7 (0) |
1985-1988 | Livorno | 72 (11) |
1988-1989 | Virescit Boccaleone | 31 (10) |
1989-1992 | Messina | 105 (31) |
1992-1996 | Bari | 112 (46) |
1996-1997 | Lazio | 27 (7) |
1997-1998 | Napoli | 27 (4) |
1998 | Lazio | 2 (0) |
1998-1999 | Reggiana | 24 (8) |
1999-2005 | Livorno | 196 (102) |
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito |
Igor Protti (Rimini, 24 settembre 1967) è un ex calciatore italiano.
[modifica] Carriera
Inizia la sua carriera giovanissimo nella squadra della sua città, in serie C1, ma appena diciottenne passa al Livorno, città nella quale rimane per tre stagioni, ma che sarà destinata a rimanere nella sua vita.
Dopo una breve parentesi alla Virescit Bergamo, che gli permette di mettersi in luce, viene acquistato dal Messina, con il quale esordisce in Serie B, segnando 31 gol in tre anni.
La sua carriera avrà una svolta nel 1992 con il passaggio al Bari: dopo due stagioni fra i cadetti, è promosso con i pugliesi in Serie A. Dopo un primo anno discreto Protti esplode letteralmente: segna il primo gol della Serie A, nonché la prima tripletta aggiundicandosi i premi in natura offerti da alcune ditte. Nel corso della stagione il suo ruolino di marcia è impressionante, raggiungendo quei 24 gol che gli valgono, in concomitanza con Giuseppe Signori, il titolo di capocannoniere. Tuttavia questo non basta a salvare il Bari, che sarà costretto a cedere proprio alla Lazio il suo gioiello. Mai comunque, nella storia del campionato italiano di serie A, un capocannoniere era appartenuto a una squadra retrocessa.
A Roma Protti non bissa i successi ottenuti in Puglia e, dopo un mediocre campionato in cui segnerà 7 gol, è ceduto al Napoli. La sua avventura campana sarà ancor meno soddisfacente, tanto che nel 1998 è rispedito alla Lazio, che, in ottobre, lo rigira alla Reggiana fra i cadetti. Nel 1999 molti lo giudicano un calciatore finito (ormai ha 32 anni e da un po' non mostra più la sua stoffa di bomber), tanto che accetta una nuova offerta del Livorno, sempre in serie C1. Torna così in amaranto dopo 11 anni e conclude una buona stagione segnando 11 gol.
Il suo ritorno a Livorno continua in crescendo: si laurea capocannoniere del girone A (con 20 reti) nella sfortunata stagione 2000-01, terminata con la sconfitta in finale play-off contro il Como. Ma nella stagione successiva, bissa il successo precedente divenendo capocannoniere per la seconda volta consecutiva, segnando il record assoluto di reti per la C1: 27 (titolo condiviso con Christian Riganò che lo ottiene nella stessa annata). Le sue 27 marcature portano il Livorno in serie B dopo 31 anni, cogliendo la promozione nell'ultima partita, in casa con l'Alzano, ma già ipotecata nella trasferta di Treviso, dove, "Il principe Igor", mise a segno la provvidenziale rete del 2-1 a soli 4' dal termine del match, quando ormai i 4.000 labronici giunti in Veneto, temevano il peggio. Alla sua prima stagione tra i cadetti con gli amaranto, raggiunge subito un altro prestigioso traguardo: diventa capocannoniere della Serie B con 23 reti, cogliendo così un singolare record: è l'unico calciatore europeo ad aver vinto le classifiche marcatori di tutte le categorie professionistiche, in questo caso: Serie A, nel 95-96; Serie B, nel 02-03 e Serie C, nei due anni che vanno dal 2000 al 2002. Finita l'avventura in B con gli amaranto, Protti decide di ritirarsi. Ma, a fine estate, dopo le incessanti preghiere dei tifosi livornesi e la pressione del nuovo amaranto, Cristiano Lucarelli, il suo ritiro viene smentito da lui stesso e, così, ritorna sui campi con i labronici.
La sua avventura, dunque, non finisce qui. Nella stagione 2003-04 prende parte alla compagine livornese partecipante al campionato cadetto. Il debutto vincente contro il Genoa e varie partite sono firmate dall'attaccante riminese. I suoi gol complessivi saranno 24 che, affiancati ai 29 del compagno Lucarelli, saranno decisivi per il ritorno, dopo 54 anni, del Livorno in serie A, raggiunto il 29 Maggio 2004, nella partita esterna col Piacenza, vinta 3 a 1.
In Serie A, nonostante i suoi 37 anni, segna altri 6 gol. Durante la stagione annuncia il ritiro a fine campionato. La sua ultima partita è Livorno - Juventus 2-2 in cui lascia la sua fascia di capitano all'amico e compagno Cristiano Lucarelli.
In occasione della partita Livorno-Milan del 21 dicembre 2005 il Livorno ha ritirato la sua maglia numero 10.
Il 27 marzo 2007 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria dal Comune di Livorno per i suoi meriti sportivi acquisiti sul campo con la maglia amaranto.
Il 28 marzo 2007 per i suoi meriti sportivi gli è stata conferita la cittadinanza onoraria dal comune di Bari.
Il 20 luglio 2007, Igor Protti decide di rimandare in campo la maglia numero 10 del Livorno, lasciandola indossare a Francesco Tavano e dichiarando che non si può togliere ad un bambino il sogno di giocare con il numero 10 della propria squadra.
Gli è stato dedicato anche un Cortometraggio, PRINCIPE IGOR regia di Giovanni Pasquini ...a lui che era ed è nominato dai tifosi del Livorno, IGOR PROTTI il capo degli ULTRA'. Per molti tifosi è il più forte giocatore ad aver indossato la maglia amaranto.
[modifica] Statistiche
Ha vinto 4 titoli di capocannoniere:
- Serie A 1995-96 (con il Bari) (24 gol)
- Serie C1 2000-01 (con il Livorno) (20 gol)
- Serie C1 2001-02 (con il Livorno) (27 gol)
- Serie B 2002-03 (con il Livorno) (23 gol)
Predecessore: | Capocannoniere della Serie A | Successore: |
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Gabriel Batistuta | 1996 con Giuseppe Signori | Filippo Inzaghi |
Predecessore: | Capocannoniere della Serie B | Successore: |
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Luis Oliveira | 2003 | Luca Toni |